Stirene
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Stirene | |
Nome IUPAC | |
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stirene | |
Nomi alternativi | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C8H8 |
Massa molecolare (amu) | 104,15 |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | 100-42-5 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g·cm-3, in c.n.) | 0,906 |
Solubilità in acqua | 0,24 g/l a 293 K |
Temperatura di fusione (K) | 242 (-31°C) |
Temperatura di ebollizione (K) | 418 (145°C) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol-1) | 103,8 |
C0p,m(J·K-1mol-1) | 182 |
Indicazioni di sicurezza | |
Flash point (K) | 309,9 (36,7°C) |
Temperatura di autoignizione (K) | 753 (480°C) |
Limiti di esplosione | 1,1 - 8,9% vol. |
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Lo stirene (noto anche come stirolo, feniletilene o vinilbenzene) è un idrocarburo aromatico. La presenza di un doppio legame carbonio-carbonio sulla catena laterale conferisce allo stirene anche la reattività tipica degli alcheni.
A temperatura ambiente è un liquido oleoso trasparente dal caratteristico odore dolciastro; è tossico e infiammabile. Insolubile in acqua, si scioglie nei più comuni solventi organici.
Viene prodotto dall'etilbenzene o per deidrogenazione catalitica condotta temperature comprese tra i 600°C ed i 650°C in presenza di ossido ferrico o di idrossido di potassio e di vapore acqueo.
Data la facilità con cui polimerizza - al punto che è necessario stabilizzarlo con sostanze capaci di bloccare la formazione di radicali liberi - il suo principale impiego è come monomero per la produzione di numerose materie plastiche, tra cui
- il polistirene (o polistirolo)
- l'ABS, ovvero il polimero acrilonitrile-butadiene-stirene
- la gomma SBR, ovvero butadiene-stirene-rubber
- il copolimero stirene-divinilbenzene
che trovano applicazione in innumerevoli prodotti ed applicazioni - plastiche, gomme, schiume isolanti, fibre, eccetera.
[modifica] Effetti tossici sull'uomo
(effeti a breve termine e intossicazione cronica)
L'esposizione a concentrazioni superiori (200-400 ppm) causa irritazione transitoria delle mucose congiuntivali e nasali e frequentemente cefalea, vertigini, sonnolenza, turbe della memoria diminuzione dei riflessi; a 500 ppm è costante l'irritazione congiuntivale delle prime vie aeree ed è frequente la tosse.
Una sintomatologia irritativa a carico delle congiuntive si manifesta per un'esposizione a 800ppm; la permanenza a queste concentrazioni causa svogliatezza, sonnolenza, astenia muscolare e depressione.
Lo stirene liquido, essendo una sostanza molto irritante, può causare eritema, secchezza della cute e delle fissurazioni; l'insorgenza di dermatiti può essere facilitata dal contemporaneo uso di altri solventi.
Lo stirene può determinare alterazioni a carico del sangue caratterizzate da riduzione dei globuli bianchi con linfocitosi relativa, alterazioni della funzionalità epatica e talvolta sono state evidenziate in alcuni soggetti esposti a turbe digestive, nausea, vomito, perdita di appetito e stanchezza.
Lo stirene è un possibile cancerogeno.
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