Speranza
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La speranza sarebbe in qualche modo legata al sentimento dell'ottimismo: lo speranzoso è fiducioso negli avvenimenti futuri o già accaduti di cui non conosce i contorni precisi e le esatte possiblità di riuscita. Il colore che più la caratterizza è, forse, il verde.
[modifica] Psicologia
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La speranza, in psicologia, è uno stato d’animo di attesa fiduciosa nel compimento imminente o futuro di un evento o nel raggiungimento di uno scopo prefissato"
[modifica] Religione
Secondo il cristianesimo rappresenta una delle tre virtù teologali, insieme a fede e carità, definite da San Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi (Cap.13).
Nell'articolo 2090 del Catechismo della Chiesa Cattolica la speranza è definita come "l'attesa fiduciosa della benedizione divina e della beata visione di Dio" e anche come "il timore di offendere l'amore di Dio e di provocare il castigo".
Nello stesso articolo sono definiti come "peccati contro la speranza" la disperazione (che equivale alla cessazione della fiducia nella onnipotenza di Dio) e la presunzione (con la quale si presume di potersi salvare senza Dio, o, viceversa, senza una personale conversione).
Ne consegue che per il cristiano la speranza equivale alla certezza della divina Misericordia che si orienta verso il peccatore convertito.
Nel Novecento teologico la parola "speranza" evoca la riflessione di Jurgen Moltmann: riprendendo in un discorso di fede le riflessioni del marxista Ernst Bloch sul "principio speranza", Moltman pone in primo piano l'escatologia cristiana, cuore della fede in Gesù Cristo e cioè la promessa di un riscatto per i poveri, per chi subisce ingiustizie e persecuzioni.