Serapide
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Serapide o Sarapide (in greco Σέραπις o Σάραπις) è un dio greco-egizio, il cui culto fu introdotto ad Alessandria d'Egitto da Tolomeo I, che vi fece costruire il Serapeo.
Circa le origini della divinità esistono teorie contrastanti: le più accreditate sono quella dell'origine sinopitica-babilonese e quella dell'origine menfitica da Osiris-Api.
Veniva raffigurato come Zeus o Ade barbuto, con un moggio di grano in testa, seduto sul trono, con uno scettro in una mano, spesso con l'altra su Cerbero. L'animale a lui sacro è il toro Api. Alcuni studiosi, basandosi sul racconto di Plutarco (Iside e Osiride, 28), ritengono che il dio, o almeno la sua immagine, provenisse da Sinope. In questa colonia assira ellenizzata sarebbe esistito un tempio ad una divinità semitica, Ea, conosciuta con il titolo di Sar-Apsi ("signore degli abissi"). L'oracolo di questo dio, secondo Arriano (Anabasis, VII. 26), sarebbe stato consultato a Babilonia dai generali di Alessandro Magno malato. L'assonanza dei nomi Sarapsi e Wsr-hp=Osorapis avrebbe spinto Tolomeo I alla scelta del dio per farlo accettare al popolo egizio.
Altri studiosi propendono per un'origine autoctona del dio e lo identificano con la divinità degli inferi Osiride-Api, venerato a Menfi. Qui il tempio di Serapide sorgeva su una collina chiamata Sen-Hapi, che nella trascrizione greca fu resa con Synopion, causando l'omonimia con Sinope.
Gli sforzi compiuti da Tolomeo I di integrazione della religione egizia con quella dei conquistatori greci portarono all'accettazione da parte dei sacerdoti egizi di una statua greca scelta come idolo e dichiarata l'equivalente antropomorfo di Api, ovvero la manifestazione terrestre di Osiride.
Grazie alla politica religiosa dei Tolomei, l'importanza di Serapide crebbe fino a farne la maggiore divinità egizia, sostituendosi ad Osiride ed associandosi quindi ad Iside, Horo (nella forma di Harpocrate) e Anubi.
Con un fenomeno tipico del sincretismo di età ellenistica Serapide fu identificato con molti dei greci, quali Zeus, in quanto Signore dell'Universo, Ade, come dio dell'oltretomba, Dioniso, in quanto dio della fecondità, Asclepio, come dio guaritore, ed Helios, nell'aspetto solare. Il culto di Serapide si confuse anche col cristianesimo:
«Gli adoratori di Serapide sono cristiani e quelli che sono devoti al dio Serapide chiamano se stessi Vicari di Cristo»
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( Adriano)
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L'importanza di Serapide non fu legata solamente all'Egitto, ma il suo culto fu introdotto in molte città del mondo greco e romano, fino al IV secolo, quando, in seguito ad una serie di editti di Teodosio I, il Serapeo di Alessandria fu distrutto ed i culti pagani vietati.