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Ravenna - Wikipedia

Ravenna

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Ravenna
Portale:Portali Visita il [[Portale:{{{portale}}}|Portale {{{portale}}}]]
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: Ravenna
Coordinate:
Latitudine: 44° 25′ 4′′ N
Longitudine: 12° 11′ 58′′ E
Mappa
Altitudine: 4 m s.l.m.
Superficie: 652,83 km²
Abitanti:
149.084 2005
Densità: 228,36 ab./km²
Frazioni: Vedi elenco 
Comuni contigui: Alfonsine, Argenta (FE), Bagnacavallo, Bertinoro (FC), Cervia, Cesena (FC), Comacchio (FE), Forlì (FC), Russi
CAP: 48100
Pref. tel: 0544
Codice ISTAT: 039014
Codice catasto: H199 
Nome abitanti: ravennati 
Santo patrono: Sant'Apollinare 
Giorno festivo: 23 luglio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Piazza del Popolo
Ingrandisci
Piazza del Popolo

Ravenna (Ravêna in romagnolo) è una città dell'Emilia-Romagna di 149.084 abitanti circa, capoluogo della provincia omonima, centro più popolato e storicamente importante della Romagna.

La città è situata nell'entroterra ma è collegata al Mare Adriatico dal canale navigabile Candiano. I collegamenti sono garantiti, oltre che dal porto, dalla ferrovia e dall'autostrada. L'aeroporto più vicino è quello di Forlì.

Ravenna è la città che fu capitale tre volte: prima dell'Impero Romano d'Occidente, successivamente del Regno degli Ostrogoti e dell'Impero Bizantino. Attualmente è il capoluogo dell'omonima provincia. Insediamento di epoca remota, il toponimo deriva da un prelatino "rava", che designa un dirupo prodotto da acqua che scorre, unito ad un suffisso "-enna", di origine etrusca.

Indice

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia di Ravenna.

Le origini di Ravenna sono incerte. I primi insediamenti della zona erano insediamenti Tirreni, Tessali o Umbri. La città consisteva in case costruite su palafitte in una serie di piccole isole in una palude - una situazione simile alla Venezia di secoli dopo.

Ai tempi dell'Impero Romano la città era un importante porto marittimo adriatico e una delle città d'Europa più importanti dell'età romana e del Medioevo. Nel 402 l'imperatore dell'Impero Romano d'Occidente Onorio trasferì a Ravenna la residenza imperiale da Milano, per sfuggire alle minacce di Alarico. A Ravenna si giocarono le sorti dell'Impero d'Occidente allorché nel 476 venne deposto l'ultimo imperatore, Romolo Augustolo, per mano di Odoacre, re degli Eruli. Il regno di Odoacre ebbe vita brevissima e il re dei Goti Teodorico, nel 493, rivendicò il controllo della città, dopo un lungo assedio. Il sovrano goto, che morì nel 526, si distinse per una politica di distensione soprattutto dal punto di vista religioso.

Divenuto imperatore d'Oriente Giustiniano, egli avviò un programma politico mirato alla riconquista di quei territori dell'Impero Romano d'Occidente occupati da regni barbarici (Ostrogoti in Italia, Visigoti in Africa e Spagna). Per fare ciò diede l'avvio ad una offensiva militare nota come Guerra Greco-Gotica. Anche l'Italia rientrò ben presto sotto il controllo dell'impero d'Oriente. Giustiniano stabilì nella penisola un protettorato che ebbe sede a Ravenna, successivamente controllato da esarchi. Giustiniano, inoltre, si preoccupò di fare occupare il soglio vescovile ravennate da Massimiano, suo uomo di fiducia, che assunse, per volontà dell'imperatore e per la prima volta nella storia della chiesa, il ruolo di arcivescovo. Nel 751 l'Esarcato cadde sotto l'offesiva dei Longobardi. Per volontà del re dei Franchi Pipino il Breve, la città passò sotto il controllo del papa e vi rimase per diversi secoli.

Nel 1512, in occasione della guerra della Lega Santa, Ravenna fu teatro di scempio e sangue per la prima grande guerra con armeria moderna mai subita prima.

Dopo il momentaneo dominio napoleonico Ravenna torna nuovamente allo Stato Pontificio finché, nel 1859, in seguito a continue ribellioni, non verrà annessa al Piemonte e nel 1861 gode dell'Unità d'Italia.

Ravenna è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Fabrizio Matteucci dal 28/05/2006
Centralino del comune: 0544 482111
Email del comune: urp@comune.ra.it

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Monumenti

Otto monumenti presenti a Ravenna sono presenti all'interno della lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO:

Altre attrazioni turistiche sono:

  • L'antica chiesa dello Spirito Santo, costruita nel V secolo. Era originariamente un tempio ariano.
  • La chiesa di San Giovanni Evangelista, costruita nel V secolo da Galla Placidia dopo un naufragio. E' stata ristrutturata dopo un bombardamento della Seconda Guerra Mondiale.
  • La basilica di San Francesco, ricostruita nel X-XI secolo sopra ad un precedente edificio dedicato agli Apostoli e poi a San Pietro. Dietro l'umile facciata di mattoni, sono presenti una navata centrale e due navate laterali. Sono visibili frammenti di mosaico della chiesa primitiva sul pavimento. In questa chiesa fu svolta la cerimonia funebre di Dante Alighieri nel 1321; il poeta è sepolto in una tomba a fianco della chiesa.
  • La chiesa barocca di Santa Maria Maggiore (525-532, ricostruita nel 1671), che ospita un quadro di Luca Longhi. Uno stile barocco è anche presenta nella chiesa di San Giovanni Battista, che presenta anche un campanile medievale.
  • La basilica di Santa Maria in Porto (XVI secolo), con una ricca facciata del XVIII secolo. Ha una navata centrale, due navate laterali e un'alta cupola. Ospita l'immagine della famosa Madonna Greca, che fu portata a Ravenna da Costantinopoli. La vicina Galleria Comunale possiede diverse opere di pittori romagnoli.
  • La Rocca Brancaleone, costruita dalla Repubblica di Venezia nel 1457. Precedentemente parte delle mura della città, ora è un parco pubblico. E' divisa in due parti: il castello vero e proprio e la cittadella, per un estensione totale di 14.000 m2.
  • Il cosiddetto Palazzo di Teodorico, di fatto l'entrata della precedente chiesa di San Salvatore. Al suo interno sono presenti mosaici dal vero palazzo del re ostrogoto.
  • La chiesa di Santa Eufemia XVIII secolo, è l'accesso alla cosiddetta Domus dei Tappeti di Pietra (VI-VII secolo), che possiede all'interno splendidi mosaici provenienti da un palazzo bizantino.
  • Il Museo Nazionale.
  • Il Duomo.

Dai documenti d'epoca, sappiamo che Ravenna fu dotata nei secoli VI e VII e nell'Alto e Basso Medioevo di molti edifici di culto. Quanto resta a noi è solo una minima parte di ciò. Molti edifici sono andati distrutti, altri sono stati ristrutturati e hanno perso la loro originaria struttura. Anche l'edilizia privata e di rappresentanza, soprattutto nei secoli VI e VII, fu di rilevante qualità, ma difficilmente documentabile, visto che ne sopravvivono scarsissime tracce. In particolare poco sappiamo della residenza imperiale, costruita per volontà dell'imperatore Onorio, e poi successivamente rimaneggiata sino a raggiungere l'entità di un quartiere interamente occupato da strutture legate alla presenza a Ravenna della corte imperiale.

Sono degni di nozione anche altri edifici non di culto quali il Palazzo dei Rasponi del Sale, attuale sede della banca Unicredit in Piazza del Popolo, di recente ristrutturazione la facciata è stata riportata al nuovo riqualificando notevolmente l'estetica della piazza. Nella medesima piazza è inoltre presente il Palazzo Merlato, residenza del Comune di Ravenna. Si tratta del rifacimento di un antico palazzo attribuito all'imperatore Teodorico durante la dominazione dei veneziani. Del palazzo originale restano le colonne mentre sotto le volte è possibile ammirare degli affreschi di notevole pregio risalenti alla prima metà del sedicesimo secolo. Sempre in Piazza del Popolo è presente il palazzo ex sede della Banca Nazionale del Lavoro, costruito dall'architetto Camillo Morigia il quale è collegato al palazzo della prefettura da un voltone dal quale è possibile scorgere la tomba di Dante, opera dello stesso architetto.

Sono interessanti anche gli edifici siti in piazza Andrea Costa quali la casa di Francesca da Polenta (meglio nota come Francesca da Rimini) attuale sede dell'albergo Cappello nonché i resti della chiesa di S.Michele in Africisco, una chiesa con la tipica struttura ravennate risalente all'anno 1000 circa, di cui restano solamente l'abside (all'interno di un negozio di abbigliamento) e il campanile (postumo) che si può ancora vedere dalla piazza.

Della cinta muraria rimangono quasi tutte le porte costruite in epoche diverse e i resti di qualche torre. Ricordiamo di queste la più antica Port'aurea, realizzata inizialmente in epoca romana di cui oggi rimangono solo le fondamenta, porta San Mamante, porta Sisi, Porta Gaza, Porta Pamphilia meglio nota come Porta Nuova, Port'aurea nuova meglio nota come Porta Adriana, Porta Anastasia meglio nota come porta Serrata nonché l'ultima costruita di fronte a Porta Sisi detta "il portonaccio", eretta dall'architetto Morigia nel 1785 a seguito dell'annessione del borgo S.Rocco alla città.

Resti della cinta muraria sono visibili partendo da Porta Gaza; proseguendo verso Port'aurea si può arrivare fino alla Madonna del Torrione, torre demolita durante la seconda guerra mondiale sui cui resti è attualmente edificata l'omonima chiesa. Proseguendo lungo le mura è possibile seguire l'antico percorso dietro lo stabilimento Callegari recentemente demolito per poi interrompersi nei pressi di Via Oberdan. La cinta muraria riprende tuttavia a Porta Adriana e prosegue dietro alla basilica di San Vitale per qualche decina di metri per poi interrompersi. Altri resti sono ancora visibili più avanti percorrendo Via Sabbionara fino al piazzale di Torre Umbratica dove le mura si ricongiungono a Porta Serrata. Del tratto tra porta serrata e la Rocca Brancaleone rimane solo qualche pietra visibile lungo Via Rocca Brancaleone. Saltando la stazione FS i resti visibili rimangono in tutto il tratto lungo la linea ferroviaria che conduce a Rimini seguendo il viale dei giardini giungendo fino a Porta Nuova. Infine, partendo da Porta Sisi rimane qualche resto verso Porta Nuova mentre tra Porta Sisi, Porta San Mamante e Porta Gaza non si trovano ulteriori resti visibili.

Altri edifici appartenuti alla famiglia Rasponi da segnalare sono il Palazzo dei Rasponi dalle Teste, attuale sede dell'università in piazza J.F.Kennedy e il palazzo sede della Provincia di Ravenna attiguo alla Basilica di San Francesco di cui è fortemente consigliata una visita ai bellissimi giardini.

Della Ravenna più antica rimangono invece il campanile della Chiesa di San Giovanni Battista, il più antico campanile di pianta circolare della città, nonché i mosaici pavimentali di recente ritrovamento che è possibile ammirare visitando la Domus dei Tappeti di Pietra. Durante lo scavo per costruire delle autorimesse sotterranee sono stati trovati i resti della città come si presentava in epoca romana e sono stati riportati alla luce i mosaici pavimentali di una casa di epoca romana ed è ben visibile la strada che prosegue sotto gli edifici attigui.

[modifica] Musei

  • Museo Arcivescovile di Ravenna
  • Museo Dantesco
  • Museo degli Strumenti Musicali Meccanici "Marini"
  • Museo Nazionale di Ravenna
  • Museo Ornitologico e di Scienze Naturali
  • Pinacoteca Comunale di Ravenna


[modifica] Sport

Il 16 maggio 2005 la 9^ tappa del Giro d'Italia 2005 si è conclusa a Ravenna con la vittoria di Alessandro Petacchi.

Ravenna Calcio

[modifica] Personaggi illustri

[modifica] Cittadini illustri

[modifica] Legati a Ravenna

  • Gino Piva, sindacalista, socialista, giornalista, poeta

[modifica] Frazioni

  • Ammonite
  • Borgo Masotti
  • Borgo Faina
  • Camerlona
  • Casal Borsetti-Primaro
  • Casemurate
  • Castiglione di Ravenna
  • Classe
  • Coccolia
  • Conventello
  • Filetto
  • Fornace Zarattini
  • Fosso Ghiaia
  • Gambellara
  • Ghibullo
  • Grattacoppa
  • Lido di Magnavacca
  • Lido Adriano
  • Lido di Classe
  • Lido di Dante
  • Lido di Savio
  • Madonna dell'Albero
  • Mandriole
  • Marina di Ravenna
  • Marina Romea
  • Mezzano
  • Osteria
  • Pialassa Baiona
  • Pialassa Piombone
  • Piangipane
  • Pilastro
  • Pineta San Vitale
  • Porto Corsini
  • Porto Fuori
  • Punta Marina Terme
  • Ragone
  • Roncalceci
  • San Michele
  • San Pietro in Campiano
  • San Pietro in Trento
  • San Pietro in Vincoli
  • San Romualdo
  • Sant'Alberto
  • Sant'Antonio
  • Santerno
  • San Zaccaria
  • Santo Stefano
  • Savarna
  • Savio
  • Torri

[modifica] Altri progetti

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