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Paestum - Wikipedia

Paestum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 Tempio di Nettuno a Paestum
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Tempio di Nettuno a Paestum

Paestum è riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità (1988). È uno dei principali parchi archeologici d'Europa.

Indice

[modifica] Posizione

Si trova in Campania, nel comune di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno, a circa 40 chilometri a sud del capoluogo della provincia (92 a sud di Napoli).

È situato nella Piana del Sele, vicino al litorale, nel golfo di Salerno. I dati geografici sono: 14°56'18" Est, 40°26'19" Nord.

[modifica] Storia

Basilica
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Basilica

La città fu fondata intorno all'inizio del VII secolo a.C. da coloni Greci provenienti da Sybaris con il nome di Poseidonia. La ricchezza della città è documentata dalla costruzione avvenuta tra il VI ed il V secolo a.C. da grandi templi le cui rovine sono giunte fino a noi.

Nel 400 ca. a.C. i Lucani, una popolazione italica di ceppo Sabellico conquistarono la città e le diedeto il nome di Paistos. Nel 273 a.C. divenne colonia romana di diritto latino con il nome di Paestum dopo che la città aveva parteggiato per il perdente, Pirro, nella guerra contro Roma agli inizi del III secolo a.C..

La città rimase sempre sotto il dominio romano, ma iniziò ad entrare nel declino fra il quarto ed il VII secolo, probabilmente a causa dei cambiamenti nel drenaggio che portarono a paludi e alla malaria. Dopo le distruzioni portate dai Saraceni nel IX secolo e dai Normanni nell'XI, fu abbandonato durante il Medio Evo, quando gli abitanti abbandonarono il posto e fondarono Capaccio.

[modifica] Punti di interesse

Tempio di Atena
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Tempio di Atena

Paestum mostra importanti monumenti architettonici di epoca greca e romana.

Particolarmente importanti sono i tre grandi templi di stile Dorico, che costituiscono uno dei migliori esemplari di questo stile.

La basilica arcaica (ca. 540 a.C., dedicata ad Era era uno dei più grandi templi greci costruito in pietra.
Il Tempio di Atena, (ca. 500 a.C.) in precedenza noto come tempio di Cerere, è più piccolo, ma più equilibrato nelle forme.
Il Tempio detto di Poseidone, ma in realtà anche questo dedicato ad Era, mostra le forme mature del tempio di Zeus di Olimpia.
(cfr. anche Tempio di Era (Paestum)

Bisogna anche menzionare un piccolo anfiteatro romano, il luogo d'incontro dei cittadini, il Comitium, ed altri edifici pubblici di epoca romana. Anche le mura cittadine (4,75 km) sono ben conservate e si possono riconoscere le fasi costruttive lucana e romana. Le quattro grandi porte cittadine sono romane. Paestum è anche località balneare dotata di una bella spiaggia sabbiosa, lunga 15 km, cinta da una rigogliosa pineta e affacciata sul mar Tirreno.

[modifica] Museo

Tomba del tuffatore
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Tomba del tuffatore

Il museo mostra una importante collezione di antichità greche dell'Italia meridionale. Sono esposti pezzi derivati dai ritrovamenti dei dintorni di Paestum, in primo luogo i corredi funerari provenienti dalle necropoli greca e lucana. Tra questi molti vasi, armi e vasellame dipinto. I più importanti sono i dipinti provenienti dalla Tomba del Tuffatore, che interpretano la transizione dalla vita al regno dei morti, come un salto del tuffatore nell'acqua.

[modifica] Riscoperta

Il "Tempio di Poseidone" in una incisione presa dal "Pierers Universal-Lexikon" del 1891. In realtà il tempio era dedicato ad Hera
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Il "Tempio di Poseidone" in una incisione presa dal "Pierers Universal-Lexikon" del 1891. In realtà il tempio era dedicato ad Hera

Dopo l'XI secolo Paestum cadde in completa dimenticanza e fu riscoperto solo nel XVIII secolo, quasi contemporaneamente alle città romane di Pompei ed Herculaneum. La scoperta ebbe al tempo grande attenzione. Una spedizione nella palude faceva parte del programma di viaggi di formazione artistica, il cosiddetto Grand Tour.

"Finalmente, incerti, se camminavamo su rocce o su macerie, potemmo riconoscere alcuni massi oblunghi e squadrati, che avevamo già notato da distante, come templi sopravvissuti e memorie di una città una volta magnifica"

Così scriveva Goethe nel suo Viaggio in Italia il 23 3 1787.

[modifica] Altri progetti

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