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Nigel Mansell - Wikipedia

Nigel Mansell

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Nigel Mansell

Regno Unito
Carriera in Formula 1
Stagioni 1980-1992, 1994-1995
Scuderie Lotus, Williams, Ferrari, McLaren
Miglior risultato Campione del Mondo 1992
GP disputati 187
GP vinti 31
Pole-positions 32

Statistiche

Stagioni | Gran Premi | Circuiti | Persone | Piloti | Scuderie | Fornitori | Vetture


Tutte le voci sulla Formula 1

Nigel Ernest James Mansell, ex pilota di Formula 1, è nato a Baughton (Gran Bretagna), l' 8 agosto 1953.

Ha debuttato in Formula 1 nel Gran Premio d'Austria 1980, al volante di una Lotus-Cosworth 81, qualificandosi 24°, e ritirandosi al 40° giro per rottura del motore. Mansell ha corso per la Lotus fino al 1984, con alterni risultati, non conquistando nessuna vittoria e ottenendo come migliore prestazione nella classifica del mondiale il 9° posto nel 1984, con 13 punti.

L'anno successivo l'approdo al team Williams cambiò le sorti della carriera di Nigel. Dopo un inizio difficile, a causa del lento sviluppo del fragile motore giapponese Honda, Mansell riuscì finalmente ad ottenere la sua prima vittoria nel Gran Premio d'Europa (terz'ultima gara della stagione), alla quale seguì in rapida successione la vittoria in Sudafrica.

Nel 1986 il nuovo compagno di squadra dell'inglese divenne il brasiliano Nelson Piquet, che godeva di tutti i favori del pronostico in una Williams netta favorita per la vittoria finale del mondiale. La stagione però smentì i pronostici perché Mansell, lottando con un coraggio che non aveva fatto intravedere nei suoi primi anni di carriera (il suo primo soprannome "mansueto" fu cambiato in "Leone" proprio per la straordinaria grinta e abilità che aveva iniziato l'anno precedente a mostrare) , riuscì a prevalere nei confronti del compagno di squadra e si presentò alla vigilia dell'ultima gara di Adelaide, in Australia con 7 punti di vantaggio sul pilota della McLaren Alain Prost e 9 su Piquet (che però, al contrario dei due rivali, non doveva più scartare risultati validi). La gara però ebbe un esito rocambolesco: al 63° passaggio (a 19 dal termine) Mansell, che era 3° dietro ai due rivali e stava tranquillamente amministrando la gara, dechappò uno pneumatico in pieno rettilineo dovendo dar sfoggio di tutta la sua abilità di guida per controllare la macchina ormai impazzita. A quel punto il mondiale era perso, se lo aggiudicò Prost, che in quella stagione sfruttò alla perfezione la rivalità tra i due piloti Williams.

La stagione 1987 fu altrettanto sfortunata per Mansell: con una Williams ora imbattibile i giochi erano riservati tra l'inglese e il compagno Piquet. Il mondiale però andò a quest'ultimo, meno veloce ma più saggio nel gestire la stagione senza correre inutili rischi e raccogliendo sempre risultati quando ce n'era bisogno. In ogni caso fu memorabile l'umiliante sorpasso all' esterno della velocissima curva Stowe a Silverstone che il brasiliano subì ad opera di Mansell nel GP di Gran Bretagna quello stesso anno. Il nostro chiuse drammaticamente la stagione con un pauroso incidente nelle prove del penultimo Gran Premio, quello del Giappone, incidente che gli chiuse definitivamente ogni speranza di lottare per il titolo.

Dopo un 1988 in tono minore imputabile alla fragilità dei motori del Team Williams che aveva perso la possibilità di approvvigionare propulsori Honda, e dove aveva deciso di rimanere in nome dell' amicizia con lo sfortunato Frank Williams che l'anno precedente aveva perso l'uso degli arti inferiori a causa di un incidente stradale, l'inglese nel 1989 trasferì armi e bagagli a Maranello per correre in Ferrari. Con il Team Williams Nigel Mansell collezionò 14 ritiri per danni alla monoposto. Al contrario la partenza con la nuova squadra fu trionfale (vittoria nel primo Gran Premio, dove la Rossa utilizzò, prima al mondo, il cambio semi automatico, in Brasile), ma il proseguo della stagione non lo fu altrettanto, con una lunga sequela di ritiri. Arrivò solo un'altra vittoria, in Ungheria, ottenuta peraltro in maniera spettacolare, partendo dal 13° posto in griglia.

Anche il 1990 non fu ricco di soddisfazioni. La Ferrari aveva una vettura in grado di lottare per il titolo, ma l'inglese fu sopraffatto più che in velocità pura soprattutto psicologicamente dal nuovo compagno, Alain Prost, e restò ben presto tagliato fuori dalla lotta per il titolo, arrivando addirittura ad annunciare il ritiro dalle gare nel dopocorsa del Gran Premio di Gran Bretagna. L'annuncio si rivelò ben presto un bluff, in quanto l'inglese firmò poi per la Williams, in quello che si sarebbe rivelato un clamoroso ma proficuo ritorno. La Williams infatti, dopo alcune stagioni di anonimato, stava ritornando grande grazie alla partnership col motorista Renault; dopo aver sfiorato il titolo nel 1991 Nigel si prese una clamorosa rivincita nel 1992 quando dominò in lungo e in largo la stagione (grazie anche alla fenomenale Williams FW14B), sbaragliando compagno di squadra (Patrese) e avversari raccogliendo qualcosa come 9 vittorie e 14 pole position su 16 gare dimostrando alla fine di essere un campione forte e sicuro libero da quelle ombre psicologiche che in passato avevano influito sulle sue prestazioni in pista e confermandosi il pilota più vincente, come numero di gran premi, del regno unito e sicuramente uno dei piloti più veloci e spettacolari della storia.

Nigel Mansell impegnato nella CART
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Nigel Mansell impegnato nella CART

La Williams non si dimostrò però molto grata al pilota, scaricandolo proprio alla fine dell'annata trionfale, e preferendogli, per questioni economiche, un Prost ormai a fine carriera. Mansell decise così di andare a correre negli USA in CART, nel team di Paul Newman e Carl Haas. Fu anche qui un'annata trionfale, nella quale il "Leone" (il soprannome col quale è affettuosamente conosciuto) ebbe solo la piccola amarezza del 3° posto alla 500 Miglia di Indianapolis, gara che avrebbe voluto vincere e che comunque affrontava da rookie. Resta ancora imbattuto il suo più grande record : é stato l'unico uomo al mondo a riuscire ad essere contemporaneamente campione del mondo di Formula 1 e di Formula Cart in quanto si laureò campione in questa categoria nel '93 quando ancora il nuovo titolo di formula 1 non era stato assegnato.

Nel 1994 Mansell iniziò la stagione ancora in America ma a metà annata fu richiamato in Williams per correre alcune gare in sostituzione di Ayrton Senna, deceduto ad Imola. Pur a mezzo servizio l'inglese riuscì a tornare alla vittoria, nell'ultimo Gran Premio in Australia.

Nel 1995 il "Leone" firmò un contratto con la McLaren-Mercedes, ma di fronte ai molteplici problemi che la monoposto anglo-tedesca evidenziò nelle prove pre-campionato Mansell decise di prendersi una pausa per aspettare che la vettura fosse sviluppata a dovere, e saltò le prime due gare, sostituito da Mark Blundell. Tornò al volante (con scarsi risultati) nel Gran Premio di San Marino e nel successivo Gran Premio di Spagna, ma i problemi della McLaren MP4/10 erano tutt'altro che risolti e l'inglese decise grazie ad una clausola del suo contratto di sciogliere anticipatamente la sua collaborazione, abbandonando definitivamente la Formula 1.

Negli anni successivi ha partecipato sporadicamente ad alcune corse con vetture categoria Turismo. Nel 2005 Mansell ha accettato di partecipare al Grand Prix Masters World Series vincendo la prova inaugurale svoltasi in novembre a Kyalami, in Sudafrica, dopo avere anche ottenuto la pole-position. Il suo compenso è stato devoluto interamente per aiutare i bambini poveri dell' Africa. L'altra sua grande passione può considerarsi il golf.

Nigel Mansell ha disputato 187 Gran Premi di Formula 1, con 31 vittorie, 32 pole position, 30 giri più veloci in corsa e 480 punti validi conquistati; si è classificato per 82 volte a punti e per 59 sul podio, ed è partito per 56 volte in prima fila.

I tratti che hanno reso Mansell uno dei campioni più amati della storia della formula 1 sono il suo coraggio fuori dal comune, il suo provarci sempre fino all'ultima curva, il suo odio per i ragionamenti tattici, la sua passione per i duelli (memorabile quelli del '92 con Senna), il suo correre sempre e unicamente con il cuore solo per il piacere di regalare e regalarsi forti emozioni. Questo suo modo di fare lo ha portato a vincere un solo mondiale di formula 1 ma lo ha vinto a modo suo : dominando dall' inizio alla fine, lasciando agli avversari solo le briciole.

[modifica] Riconoscimenti

  • Ordine dell'Impero britannico (OBE) nel 1990
  • Personalità sportiva dell'anno della BBC nel 1986 e nel 1992
  • Dottorato ad honorem in ingegneria all'Università di Birmingham nel 1993
  • Special Constable (oltre 13 anni di servizio)

[modifica] Vittorie

  • 1985: Europa, Sudafrica
  • 1986: Belgio, Canada, Francia, Gran Bretagna, Portogallo
  • 1987: San Marino, Francia, Gran Bretagna, Austria, Spagna, Messico
  • 1989: Brasile, Ungheria
  • 1990: Portogallo
  • 1991: Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Spagna
  • 1992: Sudafrica, Messico, Brasile, Spagna, San Marino, Francia, Gran Bretagna, Germania, Portogallo
  • 1994: Australia

Pole Position:

  • 1984: Dallas
  • 1985: Sudafrica
  • 1986: Canada, Australia
  • 1987: Brasile, Belgio, Monaco, Stati Uniti, Francia, Germania, Ungheria, Messico
  • 1990: Francia, Gran Bretagna, Portogallo
  • 1991: Gran Bretagna, Germania
  • 1992: Sudafrica, Messico, Brasile, Spagna, San Marino, Monaco, Francia, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Italia, Portogallo, Giappone, Australia
  • 1994: Australia

Giri più veloci in gara:

  • 1983: Europa
  • 1985: Italia
  • 1986: Spagna, Francia, Gran Bretagna, Portogallo,
  • 1987: Gran Bretagna, Germania, Austria
  • 1988: Gran Bretagna
  • 1989: Messico, Gran Bretagna, Ungheria
  • 1990: Francia, Gran Bretagna, Australia
  • 1991: Brasile, Canada, Messico, Francia, Gran Bretagna, Portogallo
  • 1992: Sudafrica, Spagna, Monaco, Francia, Gran Bretagna, Ungheria, Italia, Giappone



[modifica] Risultati in F1

Debutto:

GP Austria 1980 - Team Lotus - (Lotus 81B Ford Cosworth),

24° in prova, ritirato in gara.


miglior risultato assoluto:

Pole Position, vittoria e giro più veloce nei GP:


Gran Bretagna 1991 - Team Williams - (Williams FW14 Renault)

Sud Africa 1992 - Team Williams - (Williams FW14B Renault)

Spagna 1992 - Team Williams - (Williams FW14B Renault)

Francia 1992 - Team Williams - (Williams FW14B Renault)

Gran Bretagna 1992 - Team Williams - (Williams FW14B Renault)


Teams di appartenenza:

Team Lotus - 61 GP - (1980-1984)

Team Williams - 97 GP - (1985-1988, 1991-1992, 1994)

Scuderia Ferrari - 31 GP - (1989-1990)

Team McLaren - 2 GP - (1995)


vetture utilizzate:

Lotus - 61 GP - (1980-1984)

Williams - 97 GP - (1985-1988, 1991-1992, 1994)

Ferrari - 31 GP - (1989-1990)

McLaren - 2 GP - (1995)



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