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Morgoth - Wikipedia

Morgoth

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«"Sono io il Re Antico: Melkor, primo e più possente di tutti i Valar, che era prima del mondo e che l'ha creato. L'ombra del mio disegno copre Arda, e tutto quanto è in essa lentamente e sicuramente si piega alla mia volontà."»
(J. R. R. Tolkien, Racconti incompiuti, Narn i Hîn Húrin)

Morgoth Bauglir, originariamente chiamato Melkor ("Colui che si leva in Possanza"), è un personaggio fantastico creato dall'autore fantasy John Ronald Reuel Tolkien. È, alla creazione di e di Arda, il più potente dei Valar, e contese con Eru (il Creatore) durante la Musica degli Ainur. Morgoth Bauglir fu il primo in Arda e nella Terra di Mezzo a portare il titolo di Oscuro Signore, ed è il principale antagonista nel libro Il Silmarillion. Essendo una creatura "angelica" caduta, Morgoth è largamente ispirato dalla mitologia cristiana, in particolare a Lucifero (Satana). Morgoth significa "Lo scuro nemico del mondo" e Bauglir vuol dire "il Costrittore".


Indice

[modifica] Storia

Prima della creazione di , Melkor, il più potente tra gli Ainur creati da Eru, era invidioso del suo creatore, ed aveva il desiderio di possedere, dominare gli altri. Passò lungo tempo alla ricerca della Fiamma Imperitura, senza trovarla, perché non comprese che non era un artefatto materiale, ma era con Eru, e ne costituiva la potenza creativa. Durante la Musica degli Ainur, Melkor creò una dissonanza nei temi esposti dagli altri Valar, e questa era violenta, quasi a voler sfidare Eru Ilúvatar, e progettava di sottomettere a lui gli Ainur minori. La competizione di Melkor con i temi di Eru ad ogni modo arricchì la creazione: quando Ulmo immaginò le acque, Melkor tentò di distruggerle con immenso calore ed immenso freddo, creando così le nuvole e il ghiaccio. Quando Eru rivelò agli Ainur il risultato delle loro musiche (il mondo materiale, chiamato Eä), Melkor fu uno dei primi a scendervi, a causa del suo desiderio di sottomettere interamente Eä stessa.

Melkor lottò con gli altri Valar per molto tempo, per il controllo di Arda. Nonostante fosse il Vala più potente, non era in grado di eguagliare la potenza combinata degli altri. Tuttavia, questi erano occupati a plasmare il Mondo ancora nuovo, creando le montagne, il cielo, la terra, le acque ed erano costantemente impegnati a riordinare ciò che Melkor disfaceva e rovinava, così che la vera Prima Guerra avvenne molte migliaia di anni dei Valar dopo la creazione di Eä.

Egli fu in questa Guerra vinto e quindi trattenuto da Tulkas, che giunse per ultimo in Arda per combattere Melkor, e i Valar ordinarono Arda a loro piacimento. Melkor comunque aspettava, e quando i Valar (icluso Tulkas) finalmente si riposarono ad Almaren, lui e i suoi seguaci (gli Ainur/Maiar corrotti) attaccarono e distrussero le Due Lampade, Illuin ed Ormal (luminari precedenti ai Due Alberi ed al Sole e la Luna). A causa di ciò, Arda venne sconquassata, sulla Terra di Mezzo giunse l'Ombra, e la dimora dei Valar in Almaren venne distrutta.

I Valar si ritirarono dunque all'Ovest a Valinor, in Aman, e Melkor stabilì il proprio dominio sulla Terra di Mezzo, dove eresse la propria fortezza, Utumno, al Nord. Melkor durante quel periodo iniziò a spargere i propri semi di corruzione e avvelenamento in Arda, riuscendo così a guastare quasi tutte le cose con la propria essenza, corrompendo Arda. Questo lo rese però meno potente: i suoi poteri venivano consegnati all'universo in modo da poterlo corrompere, diminuendo in lui. Il primo regno di Melkor finì dopo il Risveglio degli Elfi nell'Est della Terra di Mezzo, quando i Valar conclusero di sottrarli alle sofferenze a cui sarebbero andati incontro se fossero rimasti lì. Mossero una tremenda guerra contro di lui, imprigionandolo e costringendolo a servire nelle Aule di Mandos per un periodo di tre Ere. Durante questa guerra gran parte del nord della Terra di Mezzo venne distrutto. All'insaputa dei Valar, però, Melkor aveva catturato degli Elfi, e per mezzo di torture e malvagi artifici aveva generato l'orrenda razza degli Orchi - un processo che continuò anche durante la sua cattura grazie a Sauron, secondo principale servitore del Nemico.

Dopo che ebbe scontato la pena, sfruttò la sua ritrovata libertà per corrompere i Noldor (un popolo degli Elfi che si era stanziato in Valinor) e rubare i Silmaril, creati da Fëanor dei Noldor. E fu proprio Fëanor, che, saputo il fatto che Melkor gli aveva ucciso il padre (Finwë) e rubato i Silmaril, alzò la mano destra al cospetto di Manwë e maledisse Melkor, chiamandolo Morgoth, cioè "Lo Scuro Nemico del Mondo". Con l'aiuto di Ungoliant, Morgoth distrusse poi anche i Due Alberi, gettando Valinor nell'ombra.

Scappato da Aman e ritornato nella Terra di Mezzo, riprese il potere al Nord, nel Beleriand settentrionale, questa volta ad Angband, che non era stata distrutta dai Valar come Utumno. Ma stavolta c'erano gli Elfi e più avanti ci furono gli Uomini e i Nani a combatterlo, perciò non fu l'unico a comandare nella Terra di Mezzo. Melkor divenne anche ulteriormente più debole a causa della distribuzione che fece dei suoi poteri ai suoi servitori, e come Morgoth, anche se di gran lunga più potente delle forze di Elfi, Uomini e Nani messi insieme, non disponeva più della potenza distruttiva di un tempo.

Comunque, dopo la costruzione delle sue armate (principalmente costituite dai suoi Orchi, che ora superavano di numero i Noldor e i Sindar), presto sconfisse i suoi nemici, con violenza e morte, e rimasero solo pochi avamposti contro la sua minaccia (come le roccaforti dei Nani sui Ered Lindon, e rifugi minori presso le Bocche di Sirion e l'Isola di Balar). Il suo predominio era stavolta completo.

Ma non tutto era perduto. Eärendil, discendente da Elfi, Maiar e Uomini, per amore delle Due Stirpi (Elfi e Uomini) navigò fino in Aman, e supplicò i Valar di salvare i Figli di Ilúvatar, sgominando le armate di Morgoth. Molti dei Maiar e dei Calaquendi (gli Elfi che avevano visto la luce dei Due Alberi) mossero verso Est con le navi dei Teleri (un popolo degli Elfi lontanamente imparentato coi Sindar), guidati da Eönwë, Araldo di Manwë. Eärendil navigò oltre le Porte della Notte e giunse nei Mari del Cielo, portando il Silmaril in fronte, sempre visibile durante la notte della Terra di Mezzo, diventando così la Stella del Vespro.

Durante la seguente Guerra d'Ira, Morgoth spiegò tutte le sue forze, ma non poté resistere alla furia dell'Esercito dell'Ovest. Liberò anche i Draghi Alati, ma Eärendil subito discese dal cielo con la sua nave Vingilot e uno per uno li abbatté. A causa della violenza delle battaglie, il Beleriand e gran parte del nord della Terra di Mezzo fu distrutto e sommerso, ma alla fine Morgoth rimase indifeso e si rifugiò nelle prigioni più remote di Angband. Allora la sua fortezza venne soverchiata e distrutta, molti esseri malefici (come i Balrog ancora rimasti) si rifugiarono nelle profondità di Arda, ed a Morgoth vennero tagliate le gambe, venne imprigionato e gettato fuori dei Confini del Mondo, nel Vuoto. Il suo Male rimase però presente in Arda Corrotta, e non se ne andrà fino alla fine di Arda stessa.

La Seconda Profezia di Mandos vuole che ci sarà un'Ultima Battaglia, Dagor Dagorath, e allora Morgoth tornerà, e tutte le armate, del Bene e del Male, torneranno in vita per combattere. Ma sarà sui campi di Valinor che, finalmente, Morgoth sarà sconfitto da Túrin Turambar, che più di tutti soffrì le sue ingiustizie, e così gli Uomini e tutti i Popoli Liberi saranno vendicati. Allora i Silmaril saranno tratti da acqua, terra e aria, Fëanor tornerà dalle Aule di Mandos, li prenderà e li offrirà a Yavanna Palúrien, ed ella li romperà, e col loro fuoco rigenererà i Due Alberi. Allora tutte le montagne saranno spianate per diffondere quell'intensa Luce, le Potenze torneranno giovani sotto quella Luce, e tutti gli Elfi morti risorgeranno così che giunga a compimento quanto Ilúvatar ha disposto per loro.

[modifica] Caratteristiche

Melkor inizialmente poteva assumere qualsiasi forma, e all'inizio aveva un bell'aspetto, come i suoi compagni Valar. In ogni caso dopo che riuscì ad allontanare i Noldor da Valinor e a sottrarre i Silmaril, discese nelle profondità di Angband, e la sua forma divenne l'aspetto dell'Oscuro Signore, il Morgoth: gigantesco e terribile da vedersi. Durante questo tempo perse l'abilità di cambiare forma, ed in effetti rimase confinato in questo terribile aspetto. Le sue mani erano state bruciate dal fuoco dei Silmaril, e mai guarirono. Durante la prima volta che uscì allo scoperto per combattere col Re Supremo Fingolfin, venne ferito al piede, e da allora in poi dovette per sempre camminare zoppicando. Nella battaglia utilizzò Grond, il Martello degli Inferi.

I poteri di Melkor erano inizialmente immensi, maggiori (seppur di poco) di quelli di suo fratello Manwë. Condivideva una parte del potere di tutti i Valar, ma diversamente da loro li usò esclusivamente per il proprio guadagno. Tuttavia, come Morgoth disperse i propri poteri sul Mondo, impregnandone la terra stessa di Arda, perdendo così la maggior parte del suo personale immenso potere (Questo venne in seguito emulato anche dal servo Sauron, creando l'Unico Anello). Quando, alla fine della Prima Era, Morgoth fu trascinato fuori da Angband in catene, non poté resistere all'esercito di Valinor.

Morgoth era molto esigente ed egoista, e covava il desiderio di distruggere tutto ciò che non poteva sottomettere al proprio servizio, come il Mare di Ulmo, e tutto quello che considerava una minaccia al proprio dominio. La pietà era al di là della sua comprensione, come il coraggio, dato che egli, unico tra i Valar, conobbe la paura.

[modifica] Politica

Come i più terribili abitanti di Arda, i capi dei servi di Morgoth erano Sauron, più tardi Oscuro Signore di Mordor, il suo Luogotenente Capo Gothmog, Signore dei Balrog e Alto Capitano di Angband, Glaurung, il Padre dei Draghi e Ancalagon il Nero, il più grande dei Draghi Alati.

A differenza del tardo Oscuro Signore Sauron, il desiderio di Morgoth non era di dominare le genti e le terre e di sottometterle al proprio potere, ma di possedere tutto il Mondo, e più avanti di distruggerlo, perché non poteva controllarlo tutto, e vedeva i Figli di Ilúvatar (Uomini ed Elfi) come una diretta minaccia, poiché erano indipendenti e non poteva dominarli tutti facilmente.

Ad un certo punto durante la formazione di Arda, Morgoth stesso creò un'entità malvagia da un Maia da lui corrotto, con cui poi strinse un'alleanza: la creatura Ungoliant, dalla forma di un'enorme ragno femmina. Fu lei a causare la morte dei Due Alberi quando Valinor venne oscurata.

Quando vennero i primi della razza degli Uomini, si dice che Morgoth si allontanò temporaneamente dalla fortezza di Angband e abitò tra loro: antiche leggende dicono che gli Atanatári (Padri degli Uomini) provarono a dimenticare le parole di un Oscuro Signore, che li guidò verso l'odio per Ilúvatar e l'adorazione di Morgoth. Gli Atanatári furono quegli uomini che non lo seguirono e fuggirono, ma Morgoth ebbe più avanti molte legioni di Uomini caduti al suo servizio.

Morgoth trattò sempre male anche i suoi stessi servitori: quando i Noldor vennero sconfitti, confinò tutti gli Uomini al suo servizio nelle terre dello Hithlum, vietando loro di muoversi da lì. Sembra che, una volta vittorioso, egli li avesse distrutti.

[modifica] Il ruolo di Morgoth

Morgoth ebbe una grande importanza nella creazione di Arda: fin dall'inizio combatté contro i suoi compagni Valar, anche se tutti i suoi schemi fallirono. Il suo liberare terribile freddo sulle acque di Ulmo non fece altro che creare ghiaccio e neve; i suoi potenti fuochi non prosciugarono i mari, ma crearono le nubi. Fu lo stesso parzialmente vittorioso: distrusse le Due Lampade, e ruppe l'originale perfetta simmetria di Arda.

Morgoth creò anche la razza degli Orchi mutando malvagiamente gli Elfi, allevò i Draghi e creò i Troll, come brutta copia degli Ent. Il suo male poteva solamente rovinare e distruggere, mai creare. I suoi servi erano anch'essi ombre corrotte delle nobili creazioni degli altri Valar. Egli corruppe molti dei Maiar al suo servizio, tra di loro spiriti di fuoco che vennero conosciuti come Valaraukar, o Balrog.

Forse la suo opera più nefasta fu lo scatenare la ribellione dei Noldor contro Valinor, insieme alla distruzione dei Due Alberi e al Ratto dei Silmaril. Questo portò al disastroso Giuramento di Fëanor, che annientò praticamente quasi tutta la Stirpe dei Noldor.

Le leggende tra gli Uomini lo accusano anche della loro caduta, di aver strappato loro l'immortalità, anche se questo non è in realtà vero, visto che la Morte fu il Dono di Eru agli Uomini, come sanno gli Elfi. Ma certamente Morgoth creò la paura dell'ombra e della morte tra gli Uomini.

Siccome Morgoth disperse la sua malvagità in Arda stessa, si è detto che tutte le terre, al di fuori del Reame Beato abbiano della malvagità in esse, a causa della presenza del Male Supremo.

Probabilmente la più diretta e duratura di tutte le realizzazioni di Morgoth fu la corruzione di Sauron, in origine un Maia di Aulë. Sauron diventò col tempo il più grande servitori del Male, e dopo la caduta del suo Signore, vi fu la sua ascesa come Oscuro Signore, seguendo lo stesso terribile percorso del suo Maestro, completando le malvagità verso Uomini ed Elfi che Morgoth aveva iniziato.

[modifica] Nomi e titoli

Il suo nome fra gli Ainur (usato sia dai servi che dal Nemico) viene ricordato come Melkor, in una forma arcaica Melkórë, che è la forma Quenya per "Colui che si leva in Possanza". Il suo originale nome Valarin non si ricorda. La forma Sindarin era Belgur, ma non fu mai usata, tranne che nella forma, volutamente alterata, di Belegurth, Grande Morte. Il suo nome più antico conosciuto, dall'Eldarin Comune, è *mbelekôro.

Dopo l'Oscuramento di Valinor non fu più chiamato con questo nome dagli Elfi, ma sempre e solo Morgoth, lo Scuro Nemico. Altri titoli gli vennero dati in seguito, come l'Oscuro Signore, il Grande Nemico, l'Oscura Potenza del Nord e il Signore dell'Ombra. Il suo più antico nome tra questi era il Nero Cacciatore, da una leggenda attribuitagli quando catturò degli Elfi per creare la razza degli Orchi, e tentò di umiliare Oromë.

Gli Uomini lo chiamavano l'Oscuro Re di Angband o l'Oscuro Re. Il nome datogli dai Nani è sconosciuto, e gli Hobbit non sembra che sapessero della sua esistenza.

Morgoth e Il Morgoth si differenziano nel significato: "Il Morgoth" era un termine dato alla persona di Melkor/Morgoth nel suo pieno potere sopra la materia di Arda: quindi Draghi, Troll, Orchi e l'insieme di Angband erano in un certo senso parte di quest'ultimo, ma non parte di Melkor/Morgoth. "Il Morgoth" aveva ancora tutto il potere che Melkor aveva anticamente, ed era di gran lunga l'essere più potente in Arda, ma Morgoth in persona perse invece molto del suo potere da diventare non enormemente superiore al più grande degli Elfi: considerando che Melkor avrebbe potuto distruggere Fingolfin quasi senza sforzo, Morgoth dovette realmente duellare col Re degli Elfi. Mentre Melkor/Morgoth fu infine sottomesso dai Valar, l'unica via per distruggere "Il Morgoth" era la distruzione di Arda e la sua completa ricostruzione: un'operazione che i Valar non potevano attuare al tempo senza coinvolgere i Figli di Ilúvatar e che sarebbe avvenuta soltanto dopo la Dagor Dagorath e la fine del Mondo.

[modifica] Versioni precedenti del personaggio

Le versioni precedenti del suo nome, nei lavori precedenti di Tolkien, comprendono Melko, Belcha, Melegor, Meleko e altri.

La malvagità e la potenza di Melkor furono immensamente aumentate nei successivi scritti di Tolkien: ne Il Silmarillion c'è appena una traccia del fatto che il Male rimase comunque in Arda anche dopo la sua sconfitta.


Ainur di Arda
Musica degli Ainur / Ainulindalë
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