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Teleri - Wikipedia

Teleri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nell'universo fantasy creato da J.R.R. Tolkien i Teleri (al singolare Teler) sono la terza (e la più numerosa) delle tre stirpi degli Eldar partite da Cuiviénen per il Grande Viaggio verso Aman.

Indice

[modifica] Il nome: Teleri o Lindar

Essi chiamavano se stessi Lindar, i Cantori; i vari gruppi che si staccarono dal popolo dei Lindar assunsero nomi diversi come i Nandor e i Sindar.

Teleri è il nome dato a questa schiera dagli Elfi che li avevano preceduti nel viaggio verso Aman e significa gli ultimi arrivati. Per estensione tale nome fu usato dai Vanyar e Noldor per indicare tutti gli appartenenti al terzo clan degli Eldar, sia che fossero giunti effettivamente in Aman sia che si fossero fermati nella Terra di Mezzo, lungo la marcia (Nandor e Sindar).

I Teleri di Aman venivano chiamati anche Falmari (Elfi del mare), nome la cui etimologia riprende il frangersi delle onde sulla costa.

[modifica] Storia (durante gli Anni degli Alberi)

[modifica] La divisione tra Teleri e Avari

La grande stirpe dei Lindar perse una parte dei propri membri all'atto della partenza per il Grande Viaggio verso Valinor. Coloro che si rifiutarono di seguire l'invito dei Valar, furono chiamati (insieme ad appartenenti alle altre stirpi elfiche) gli Avari, i Riluttanti; Teleri furono invece chiamati quelli che si erano messi in cammino per il viaggio, guidati da Elwë (Thingol, che era già stato in Aman al cospetto dei Valar) e Olwë, suo fratello.

[modifica] I Nandor

Il viaggio durò parecchi anni. Le tre stirpi si misero in marcia insieme, guidati da Orome. Ma il cammino dei Teleri fu più lento, essi infatti si fermarono una prima volta sulla riva orientale del fiume in seguito chiamato Anduin il Grande; qui alcuni rifiutandosi di oltrepassare i Monti Brumosisi stanziarono definitivamente sotto la guida di Lenwë e costituirono il popolo dei Nandor. In anni successivi il figlio di Lenwë, Denethor, riprese il cammino verso Ovest e prima che nascesse la Luna condusse una parte dei Nandor nel Beleriand, dove si stabilirono nell'Ossiriand. .

Caratteristica di questo popolo è l'amore per l'acqua ed il vivere presso cascate e torrenti; maggiore di quella di tutti i loro simili è la loro conoscenza di erbe ed animali. Sono chiamati anche "Elfi Verdi".

[modifica] I Sindar

Per approfondire, vedi la voce Sindar.

La schiera che proseguì verso l'Ovest attraversò i Monti Brumosi, le terre dell'Eriador e dimorò per qualche tempo presso il fiume Gelion.

L'incantesimo scoccato tra Elwë e Melian la Maia tolse ai Teleri la loro guida. Molti di essi, legati a lui da parentela o affetto, si staccarono dal popolo in viaggio per cercarlo. Prima che fosse ritrovato, essi avevano chiamato se stessi Eglath, il Popolo Abbandonato. La riunificazione tra essi ed Elwë segnò la nascita di una nuova stirpe. Il loro re assunse il nome di Thingol Mantogrigio (Elu Thingol) ed essi furono detti Sindar (Elfi del Crepuscolo, Elfi Grigi).

[modifica] Il Grande Viaggio e i Falathrim

Coloro che avevano proseguito la marcia erano guidati da Olwë, il fratello di Elwë che divenne poi loro signore in Valinor. In attesa di poter passare il Mare dimorarono presso le Bocche del Sirion, dove Ossë e la sua sposa Uinen vennero sovente ad incontrarli ed ammestrarli.

I Noldor e i Vanyar, che avevano già compiuto il viaggio, persuasero Ulmo a Valinor. Ulmo fu persuaso da Noldor e Vanyar, che avevano già compiuto il viaggio, a trasportare i Teleri in Aman; come per le altre stirpi egli svelse così l'isola che sarebbe stata poi chiamata Tol Eressëa trasportando gli elfi.

Ossë persuase alcuni dei Teleri a rimanere presso di lui ad est del grande mare: questi costruirono i porti di Brithombar e di Eglarest e furono detti Falathrim, gli Elfi delle Falas; Cirdan il carpentiere fu loro signore e furono i primi a costruire navi. Coloro che partirono, per raggiungere Valinor ebbero in dono da Ossë cigni bianchi che trainassero le navi che egli aveva loro insegnato a costruire.

[modifica] I Teleri a Valinor

I Teleri non giunsero però subito in Aman, ma si stanziarono sull'isola di Tol Eressëa; in seguito giunsero in Aman e si stanziarono sulla costa di Eldamar (che significa Casa degli Elfi), fondando la città di Alqualondë.

Essi amavano sopra ogni cosa solcare le acque della baia con le loro agili navi, le quali erano fatte a somiglianza di cigni, con becchi d'oro ed occhi d'oro e giaietto e bianche vele tessute dalle loro spose e figlie. Sulle spiagge avevano sparso opali, diamanti e pallidi cristalli, dono dei Noldor, e di perle prese al mare erano le loro dimore ed Alqualondë, il Porto dei Cigni, illuminato da molte lampade. Essi che dimoravano presso le onde erano i più superbi cantori tra gli Eldar e la musica deigli Ainu era nelle loro voci.

[modifica] I fatti di Alqualondë e la Guerra d'Ira

Dopo il fratricidio di Alqualondë ad opera di Feanor e di quelli che erano con lui, i Teleri si allontanarono sempre più dai loro fratelli. Se nella Guerra d'Ira accettarono di portare con le loro navi gli eserciti di Valinor al di qua del mare fu solo per amore di Elwing, sposa di Eärendil, che era della loro stessa stirpe. Però, nessuno di loro volle, né allora né mai, mettere piede nelle Terre-di-qua.

[modifica] Il linguaggio

Per approfondire, vedi le voci Telerin comune e Telerin.

Nel periodo di tempo in cui i Teleri dimorarono su Tol Eressëa, il loro linguaggio, il Telerin di Aman (derivato dal Telerin comune) assunse una differenza più marcata rispetto a quello di Vanyar e dei Noldor, diventando un idioma a sé stante.

[modifica] Voci correlate


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