Mirella Izzo
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Mirella Izzo (Genova, 23 aprile 1959) è una figura di riferimento nel panorama trans. Ha lavorato per anni per i diritti civili delle persone transessuali, anche a livello politico, ed è fondatrice di Crisalide AzioneTrans ONLUS, una delle più importanti associazioni italiane su questo tema, di cui è stata presidente dal 1999 a maggio 2006 (attualmente è presidente onoraria, per motivi di salute). E' lei stessa una donna trans e si definisce pansessuale e lesbica. Attualmente, fra le altre cose, cura una rubrica su Gender Channel di gay.tv, "La Posta di Mirella".
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[modifica] Biografia
[modifica] Primi anni
Nasce come bambino molto loquace, ma altrettanto fragile e sensibile, oltre che cagionevole di salute. Negli anni della scuola elementare, aveva un ottimo rendimento, tanto da essere sempre fra i primi della classe, tuttavia provava un forte disagio per i giochi aggressivi e la competitività dei sui coetanei maschi, coi quali aveva perciò serie difficoltà. Le difficoltà, anche coi genitori, che lo sgridavano affinché non si comportasse "da femminuccia" e si facesse valere, terminarono col trasferimento della sua famiglia in centro a Genova, dove, coi suoi nuovi compagni, sfruttò le sue capacità di parola ed empatiche per assumere un ruolo di leadership, nonostante fosse il bambino più gracile del gruppo, ottenendo così quella stima che gli mancava dai suoi compagni e dai suoi genitori.
[modifica] I primi amori e gli anni ribelli
Pur provando attrazione per le ragazze, provava anche una certa invidia per loro, in quanto, confrontandosi, si sentiva brutto e sgraziato. Inoltre non riusciva a porsi nei loro confronti nel modo in cui esse si aspettavano, sognava di venire lui corteggiato e preferiva ritirarsi, se un altro ragazzo era attratto dalla stessa ragazza. Da ragazzo tranquillo, con l'adolescenza divenne ribelle e nel 1973, a 14 anni, iniziò una militanza politica negli anarchici e poi in altri movimenti, provando anche sostanze stupefacenti. Conobbe gli insegnamenti di Osho Rajneesh, dei quali prenderà ispirazione per tutta la vita. Sempre in quegli anni, per caso, attraverso le riviste pornografiche, scoprì il transessualismo: ne provò immediatamente una gran attrazione e divenne infine anche cliente di una donna transessuale.
[modifica] La gioventù e il matrimonio
A 17 anni ebbe un esaurimento nervoso e la somministrazione di psicofarmaci a base di sulpiride (normalmente non prescritta ai maschi) gli procurò una ginecomastia monolaterale, che tuttavia non gli dispiacque, ma anzi gli fece tenerezza. A 24 anni divenne discepolo di Osho e andò a trovarlo in Oregon, ma al ritorno si ripresentò l'esaurimento e venne ricoverato in una clinica per le malattie nervose, da cui fuggì dopo pochi giorni. Nel frattempo conobbe una ragazza, alla quale si aggrappò come un'ancora di salvezza e, nonostante i suoi conflitti interiori, la sposò. Nel giro di alcuni mesi, guarì dalla depressione e non prese più psicofarmaci. Il matrimonio però non funzionò. I due coniugi erano incompatibili e lui coltivava sempre di più le sue fantasie erotiche transessuali, pur non frequentando più la prostituzione transessuale. La cosa divenne sempre più intensa, cominciò a travestirsi e a sognarsi donna. Dopo poco averlo fatto sapere alla moglie, lei, pur avendolo inizialmente accettato, alla fine lo lasciò. Avendo perduto insieme alla moglie il giro di amicizie, rimase in totale solitudine, dalla cui uscì tramite il videotel, grazie al quale conobbe varie ragazze, tra cui una donna con la quale ebbe un'intensa relazione amorosa, ma che finì dopo sette mesi per cause esterne.
[modifica] La transizione
Sentendo la sua insoddisfazione nello stereotipo maschile crescere sempre di più, si spinse in fantasie sempre più estreme, anche in parte bisessuali fin quando, alla fine di un travagliato processo interiore, nel 1998, realizzò cosa non andava e quale fosse la sua vera intima natura. Mirella, nel giro di alcuni mesi, divenne velocemente visibile: saltò quasi completamente la fase del travestimento privato closet e passò, in un mese, ai primi outing, poi le uscite di giorno nella propria città e pian piano anche sul posto di lavoro, affrontando reazioni estremamente negative sia in famiglia, sia sul posto di lavoro (mobbing). In questo periodo, grazie ad una utile psicoterapia di accompagnamento emersero ricordi infantili di travestimento, fino a quel momento totalmente rimossi. La precedente turbolenza della sua sessualità si placò, diventando serena, trovando finalmente la sua collocazione. Mirella Izzo iniziò un vero e proprio percorso di transizione e, nel novembre di quell'anno, iniziò la terapia ormonale.
[modifica] La fondazione di Crisalide e le proposte politiche
Nel 1999, Mirella Izzo conosce Matteo, un trans FtM, di cui si innamorò, durante la riunione di un circolo che sarebbe diventato poi l'associazione Crisalide AzioneTrans, che l'avrebbe vista presidente fino al 2006. Nel 2000 partecipa al "World Pride 2000" di Roma e anche Crisalide inizia a partecipare alle varie manifestazioni della comunità GLBT. Terminata la storia d'amore con Matteo, continua la proficua collaborazione fra i due ai vertici dell'Associazione. Nel maggio del 2000 propone ufficialmente, durante il simposio internazionale "Transiti" tenutosi a Bologna all'interno degli eventi del World Pride di Roma, la detassazione delle istanze al tribunale per la rettificazione anagrafica e sessuale. La proposta verrà accolta dall'on. Maura Cossutta che, con modalità rocambolesche, riuscirà a farla diventare legge di Stato, inserendola nella Finanziaria dell'anno 2000-2001. Nel 2002 importa in Italia il termine Transfobia spiegandone caratteristiche, analogie e differenze rispetto all'omofobia. Nell'arco di un anno il termine entra a far parte del linguaggio comune di tutto il movimento GLBT italiano. Nel 2005, successivamente all'approvazione della [Gender Recognition Act]], legge britannica che consente la modificazione di prenome e indicativo di genere (sesso) a prescindere da interventi chirurgici genitali, lancia un appello pubblico a tutte le Associazioni GLBT italiane di abbandonare l'istanza della cosiddetta piccola soluzione che, in imitazione di una vecchia legge tedesca, consente il solo cambio di prenome (e non di genere), in assenza di intervento chirurgico sui genitali e di abbracciare l'istanza di una legge all'inglese anche per l'Italia. A partire dai Manifesti politici del Torino Pride 2006, tutto il movimento GLBT italiano fa propria la proposta della Izzo. Attualmente offre la propria collaborazione all'on. Vladimir Luxuria per un testo di legge quadro sulla qualità di vita delle persone transgender e transessuali in Italia. Sta inoltre scrivendo, in collaborazione con Davide Tolu ed il regista Enrico Vanni, una docufiction sul transgenderismo e sulla destrutturazione del genere sessuale. In progetto un libro che raccoglierà le tematiche culturali che più ha contribuito a sviluppare. Ovvero il femminismo transgender (transfemminismo), il lesbismo transgender (translesbismo) il genderismo e la transfobia. Scrive poesia a tematica transgender e translesbica sul proprio sito personale e sul sito Fuorispazio.net curato, fra gli altri, dalla giornalista Delia Vaccarello.
[modifica] I problemi di salute
Mirella Izzo ha avuto una salute cagionevole fin in gioventù, di cui ricorda tra l'altro frequenti emicranie. Oltre a subire lo stress del mobbing sul posto di lavoro, dopo il 2000 le furono diagnosticate delle ischemie e per un certo periodo dovette sospendere la terapia ormonale, cosa che le causò ulteriori problemi. Il 3 dicembre 2003 viene operata per aneurisma all'aorta (e viene dimessa solo il 31 dicembre), che le causarono un peggioramento dell'ischemia, con vari episodi di parestesie agli arti e alla mandibola. Nel 2005 le viene diagnosticata la fibromialgia e alla fine dell'anno le viene dato il 90% di invalidità civile.
[modifica] Voci correlate
- LGBT
- Transgender
- Transessuale
- Two spirits
- Transfemminismo
- Translesbismo
- Transfobia