Matrice esponenziale
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In matematica, più precisamente in algebra lineare, la matrice esponenziale è una funzione analoga alla funzione esponenziale.
La matrice esponenziale viene utilizzata nella risoluzione dei sistemi lineari di equazioni differenziali. Ha quindi un'importante applicazione nella teoria dei sistemi e nella teoria dei controlli automatici.
Indice |
[modifica] Definizione
Sia A una matrice quadrata a coefficienti reali o complessi. La matrice esponenziale di A, indicata con , è una matrice quadrata ottenuta con lo sviluppo in serie di potenze
Questa serie è sempre convergente, quindi la matrice esponenziale è ben definita. Si nota che se A è una matrice (quindi A è un numero reale o complesso), la serie della matrice esponenziale corrisponde alla definizione formale della funzione esponenziale.
[modifica] Proprietà
Siano X e Y due matrici complesse di dimensione e siano a e b due numeri complessi. Si indica la matrice identità con I e la matrice nulla con 0. La matrice esponenziale soddisfa le seguenti proprietà:
- e0 = I.
- eaXebX = e(a + b)X.
- eXe − X = I.
- Se AB = BA, allora eAeB = eA + B.
- Se Y è invertibile allora .
- det(eX) = etr(X).
- , dove XT indica la matrice trasposta di X. Ne segue che se X è una matrice simmetrica allora eX è simmetrica; inoltre se X è una Matrice antisimmetrica allora eX è una matrice ortogonale.
- , dove X * indica la matrice trasposta coniugata di X. Ne segue che se X è una matrice hermitiana allora eX è una matrice hermitiana; inoltre se X è una matrice antihermitiana allora eX è la matrice unitaria.
[modifica] Calcolo della matrice esponenziale
Per il calcolo della matrice esponenziale eA non viene utilizzata la serie di potenze dato che è costituita da una sommatoria di infiniti addendi. Utilizzando gli autovettori si ricava una serie con un numero finito di termini.
Considerando la diagonalizzabilità della matrice A si hanno due casi distinti.
[modifica] Il caso di A diagonalizzabile
Se la matrice A è diagonalizzabile significa che ha n autovalori distinti . Si può quindi scrivere
Con autovettore associato all'autovalore λn.
Si raggruppano tutti gli autovettori in un'unica matrice
Ponendo la matrice formata dagli autovettori pari a T e la matrice diagonale degli autovalori pari a Λ si ottiene
Introducendo la matrice S, inversa di T, si ottengono le seguenti relazioni
Dalla seconda relazione si ricava
Quindi
Si calcola eΛ
Si considera ora l'ultima relazione precedentemente ricavata e si applica la trasposta
Si può quindi scrivere
Si nota quindi che gli sono autovettori sinistri di A. Si può quindi partizionare la matrice S per righe
In questo modo si ottiene
In conclusione, nel caso A abbia n autovalori distinti, si ha
con autovettore destro e autovettore sinistro, entrambi associati all'autovalore λk
[modifica] Il caso di A non diagonalizzabile
Se A non è diagonalizzabile si ricorre alla forma di Jordan.
In questo caso si ha , con J matrice diagonale a blocchi
dove il k-esimo blocco è della forma
Le matrici Jk vengono detti blocchi di Jordan.
Per approfondire, vedi la voce forma canonica di Jordan. |
Utilizzando il procedimento seguito nel caso di A diagonalizzabile si ottiene
- eA = TeJS
dove
Si nota che il prodotto delle matrici Λk e Jk0 è commutativo. Si può quindi scrivere
Si calcola ora
Si verifica facilmente che si calcola spostando in alto e a destra la diagonale formata dagli 1
Dove νk è la dimensione di Jk0. Per potenze superiori a νk si ha la matrice nulla.
Quindi
Inoltre
Quindi il k-esimo blocco di eJ ha la seguente espressione
La matrice esponenziale vale
dove e .
T non è costituita dagli autovettori di A. Il calcolo della matrice di trasformazione T è più complesso rispetto al caso di A diagonalizzabile.
[modifica] Applicazione ai sistemi di equazioni differenziali
Un sistema di equazioni differenziali di ordine n può sempre scritto con n equazioni differenziali del primo ordine.
[modifica] Collegamenti esterni
- Esercizio svolto sulla forma canonica di Jordan
- Esercizi sulla forma di Jordan e sull’esponenziale di matrice
Spazio vettoriale: Applicazione lineare · Base · Teorema della dimensione · Formula di Grassmann · Teorema di Rouché-Capelli · Rango · Determinante
Diagonalizzabilità: Autovettore e autovalore · Polinomio caratteristico · Polinomio minimo · Forma canonica di Jordan
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