La Ballata del Vecchio Marinaio
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La Ballata del Vecchio Marinaio (The Rhyme of the Ancient Mariner, in inglese) è uno dei capolavori della letteratura anglosassone. Il poemetto scritto nel 1798 e ripreso più volte da Coleridge occupa l'introduzione alla celebre raccolta romantica Lyrical Ballads di Coleridge e Wordsworth. Il testo si compone di sette parti.
[modifica] Trama
Il poemetto narra la storia di un marinaio, senza nome e senza età, che nei pressi di una festa di matrimonio costringe uno degli ospiti, prima afferrandolo poi quasi ammaliandolo, ad ascoltare la sua storia. Il marinaio aveva già oltrepassato l'equatore, ma non pago, si dirigeva ancora più a sud. Intrappolata nei ghiacci in seguito a una tempesta, la nave vede in un albatros, che sembrava indicarle il passaggio, la via per la propria salvezza. La nave inizia a scivolare via dalla morsa glaciale, ma il marinaio, incomprensibilmente, lo uccide. Le conseguenze del terribile gesto non tardano a farsi sentire. La nave si ferma in preda alla 'bonaccia' e i marinai vengono torturati dalla sete, mentre il marinaio bestemmia contro le viscide creature serpentiformi' che strisciano negli abissi.
Mentre il Marinaio cominicia a sentire il peso della sua colpa appare una nave fantasma, con a bordo due soli passeggeri, la Morte e la Vita-Nella-Morte (Death e Life-in-Death). I due si giocano a dadi la vita dell'equipaggio, il destino decide che tutti gli altri marinai moriranno, ma il Vecchio Marinaio si salverà, vivendo un'esistenza ai limiti, peggiore della morte stessa.
Il Marinaio rimane sette giorni a fissare la maledizione negli occhi dei suoi compagni morti, poi il disgusto per la propria condizione è troppo forte. Avverte il bisogno di pregare, il pentimento si fa largo, ma non ha un filo di voce che esca; finalmente lo coglie la luna, e nella sua luce misteriosa benedice i serpenti marini che prima aveva maledetto.
È l'inizio della prodigiosa conversione: spiriti angelici iniziano a spingere la barca che, mossa in quel modo, giunge in prossimità delle coste dell'Inghilterra, dove la nave finalmente affonda.
Prima del naufragio la barca è affiancata da un'altra nave, che trae in salvo il marinaio, unico supestite. Qui riesce a confessarsi , ma la punizione della Vita-Nella-Morte non è ancora esaurita: egli sarà infatti costretto dal senso di colpa ad andare incontro a chiunque a raccontare la sua storia per evocare il rispetto della natura e dei suoi limiti. L'ospite si alza, un po' più triste, ma più saggio: ancora una volta il Marinaio ha compiuto il suo dovere.