Kinzica de' Sismondi
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Giovane figlia di una nobile famiglia pisana (alcuni dicono una principessa), appartiene alla storia della città di Pisa perché la leggenda narra che avesse salvato la città dall'invasione dei Saraceni di Mujāhid al-‘Āmirī, italianizzato in Musetto.
Si racconta che la giovane Kinzica, che quella notte non riusciva a dormire, fosse stata la prima ad accorgersi che i pirati stavano sbarcando furtivamente nel quartiere meridionale della città, che all'epoca era particolarmente sguarnita di uomini abili alla difesa. Subito prima che il borgo fosse messo a fuoco dai saraceni Kinzica riuscì a raggiungere i Consoli della città che, suonando con forza le campane della Torre del Palazzo degli Anziani, riuscirono ad avvisare la popolazione.
La leggenda a questo punto diverge leggermente. Una versione vuole che, mentre la città si metteva in armi i pirati, scoraggiati dal fallimento del loro attacco di sorpresa, si ritirarono velocemente al suono echeggiante delle campane, che si amplificava nel silenzio della notte. L'altra versione vuole che i cittadini pisani avessero combattutto aspramente gli invasori saraceni, con Kinzica stessa che nel cuore della battaglia li incitava a resitere. I pisani ottennero una schiacciante vittoria a tutti i saraceni furono uccisi. Il pirata Musetto non doveva evidentemente essere tra questi, perché le fonti storiche dicono che morì in altre circostanze.
La leggenda vuole che l'episodio di Kinzica fosse avvenuto nel 1004 o nel 1005, quando il grosso della flotta e dell'esercito della Repubblica di Pisa erano impegnati nella conquista di Reggio Calabria sempre a danno dei Saraceni. Gli storici tuttavia osservano che l'aggrssione araba contro Pisa del 1004 (alcune fonti parlano del 1015) fu un completo successo dei saraceni, che trucidarono i vecchi e i bambini rimasti in città e lasciarono in vita solo le donne, molte delle quali vennero rapite e vendute come schiave nel resto del mondo arabo. Quindi sembra poco probabile che sia questo l'episodio di Kinzica.
Se mai l'episodio di Kinzica fu reale si ritiene che l'attacco di Mujāhid al-‘Āmirī a cui fa riferimento sia avvenuto diversi anni più tardi: più probabilmente nel 1016, se non addirittura nel 1024, e che l'assenza della flotta pisana si possa spiegare con le operazioni navali contro i saraceni (e proprio contro Musetto in particolare) che avvenivano in quel periodo per il controllo della Sardegna.
Indipendentemente dalla leggenda è accertato che, già all'epoca delle Repubbliche Marinare, uno dei tre quartieri in cui era suddivisa la città di Pisa si chiamasse proprio Kinzica. L'antico quartiere Kinzica, la zona mercantile sulla riva sinistra dell'Arno che sarebbe stata attaccata dai pirati, corrisponde approssimativamente all'attuale quartiere di S.Martino
Kinzica è un nome di origine araba; storicamente è noto che il quartiere dei mercanti di Pisa fosse uno di quei rari luoghi di incontro per individui provenienti dai paesi più diversi, soprattutto dell'Oriente (arabi, parti, caldei). Sembra quindi ragionevole che Kinzica fosse figlia di una famiglia di mercanti di origini non italiane e che abitasse proprio nel quartiere attaccato dai pirati; per questo sarebbe stata tra le prime persone ad accorgersi dell'attacco notturno.
Al giorno d'oggi una antica statua a lei dedicata è situata nella centrale Via S.Martino, in Pisa (anche se si ritiene che la statua rappresenti in realtà una matrona romana). Le è stata dedicata anche una strada nel centro storico della città. Kinzica è il personaggio più importante della sfilata storica e della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, come per Venezia è Caterina Cornaro. Nella sfilata l'eroina pisana viene presentata a cavallo nel centro del corteo, circondata da 6 damigelle e da un palafreniere e scortata da 8 tamburini e 4 alfieri.
Curiosamente pare che anche un antico pasticcino tradizionale Pisano recentemente riscoperto venisse chiamato "Kinzica".