Joseph Darnand
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Aimé-Joseph Darnand (Coligny, 19 marzo 1897 – Châtillon, 10 ottobre 1945) è stato un politico francese.
Suo nipote, Robert Darnand, fu un partigiano catturato e deportato a Neuengamme.
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[modifica] Prima guerra mondiale
Joseph Darnand combatte durante la Prima guerra mondiale, e riceve diverse citazioni per il suo coraggio come «nettoyeur de tranchées» (assalitore di trincee). Riceve la medaglia militare dalle mani del Maresciallo Pétain, per il quale in seguito nutrirà un attaccamento senza limiti. Deluso per non essere stato nominato ufficiale in servizio permanente effettivo a guerra conclusa, ne attribuisce la responsabilità al regime repubblicano.
[modifica] Tra le due Guerre
Tra le due guerre, contemporaneamente alla sua attività di trasportatore, milita nell'estrema destra in un primo tempo nell'ambito dell'Action Française. In seguito cospira contro la Repubblica partecipando al complotto della Cagoule, della quale è responsabile a Nizza.
[modifica] Seconda guerra mondiale
Nel 1939 e 1940, combatte, in un battaglione alpini (nel corpo franco della 29 D.I), nelle retrovie del nemico.
Viene nominato "primo soldato di Francia" e ufficiale della Legion d'Onore per aver cercato tra i nemici il corpo del suo capo e amico il capitano Agnely.
[modifica] Pétain e il SOL
Nel giugno 1940, quando Pétain prende il potere, aderisce alla Révolution Nationale. Darnand si mette alla testa della nuova Légion française des combattants (LFC), nelle Alpi Marittime. Dopo l'apertura della LFC ai giovani seguaci del regime che non hanno mai combattuto, fonda nell'agosto del 1941, nel suo dipartimento, un Service d'ordre légionnaire (SOL), dove entrano alcuni elementi del «Milieu» nizzardo. Questo SOL, esteso ulteriormente a tutta la zona non occupata e al Nordafrica, raccomanda la Collaborazione attiva con l'occupante nazista. Diversi capi e militanti del SOL si abbandonano ad azioni brutali contro gli avversari reali o supposti del regime e scatenano un’ondata di delazione che non risparmia né le autorità civili, né le autorità religiose dello Stato francese.
Quando il comando nazionale del SOL viene assegnato a Darnand, questi si insedia a Vichy. Ostenta posizioni apertamente collaborazioniste, sempre restando molto vicino a Pétain.
Il 5 gennaio 1943, il Maresciallo esalta il patriottismo dei SOL che avrebbero, a fianco dell'Armata d’Africa, sparato sugli Americani in seguito allo sbarco alleato del novembre 1942 nel Nordafrica. In realtà, solo qualche dozzina di uomini di Darnand, su migliaia, ha combattuto a Oran e in Marocco, mentre ad Algeri i SOL si sono tutti lasciati catturare senza opporre resistenza, all'epoca del «Putsch dell' 8 novembre 1942».
[modifica] La nascita della milizia
Pétain annuncia l'autonomia del SOL e la sua trasformazione in Milice française, agli ordini del suo capo nazionale Darnand. L'autonomia del SOL è decisa, tanto per allontanare dalla Légion i suoi membri più estremisti, quanto per permettere a Darnand e ai suoi uomini d’agire, a modo loro.
Nell'agosto 1943, Darnand diventa «Sturmbannführer» della Waffen-SS e presta giuramento a Hitler. Il 30 dicembre 1943, viene nominato da Pétain Secrétaire Général au Maintien de l'Ordre (Segretario Generale al Mantenimento dell'Ordine), e il 13 giugno 1944 Segretario di Stato agli Interni. Nel 1944, la milizia è estesa al nord della Francia, e i sicari di diversi partiti collaborazionisti vi entrano.
[modifica] L'attività della milizia
Darnand si reca a Parigi e cerca un alloggio confortevole. Mette gli occhi su un appartamento del XVI arrondissement, in un immobile appartenente alla famiglia ebrea Schwob d’Héricourt, i cui occupanti legittimi, compresi i bimbi, sono obbligati a nascondersi.
La Milice française, che Darnand definisce «nuova cavalleria», conduce una serie di azioni violente: come truppe suppletive dei Tedeschi, lottano contro la Resistenza e partecipano alla liquidazione dei maquis di Glières. Destabilizzati dalla loro impopolarità presso la maggior parte dei francesi, i miliziani assumono posizioni sempre più estreme. Si abbandonano anche a esecuzioni sommarie: in seguito all'assassinio ad opera della resistenza del segretario di stato dell'informazione e della propaganda Philippe Henriot, dei membri della Milizia percorrono in auto le vie di Châteauroux sparando a caso sui passanti. Gli uomini di Darnand si impegnano anche nella caccia agli ebrei, e nell'assassinio di uomini politici, che, come Georges Mandel, o Maurice Sarraut, hanno tentato di opporsi alla Germania nazista (Georges Mandel fu ucciso in rappresaglia all'assassinio di Henriot).
[modifica] La fuga in Germania
Alla Liberazione, i miliziani fuggono in Germania, dove vengono assegnati alla Waffen SS. Ma Darnand deve lasciare il comando a un ufficiale superiore tedesco, mentre lui stesso viene inviato in Italia del nord per combattere i partigiani. È qui che viene arrestato il 25 giugno 1945 dai britannici, e consegnato alle autorità francesi.
[modifica] Condanna a morte
Trasferito in Francia, Darnand viene giudicato colpevole il 3 ottobre 1945 e condannato a morte dall'Haute Cour de Justice. Viene fucilato il 10 ottobre 1945.
[modifica] Vedere anche
[modifica] Bibliografia
- Pierre Giolitto, Histoire de la Milice, Perrin, Paris, 2002.
- Jean Delperrié de Bayac, Histoire de la Milice (1918-1945), Fayard, Paris 1995.
- Hugues Viel, Darnand ou la mort en chantant, Jean Picollec, Paris, 1996 ISBN 2864771276
- Henry Charbonneau, Les Mémoires de Porthos (2 tomes), La Librairie Française, Paris, 1979 (réed.).
