Horst Wessel

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Horst Wessel (Bielefeld 9 settembre 1907 - Berlino 23 febbraio 1930) è stato l'autore dell'inno nazista "Die Fahne Hoch"(In alto la bandiera), più noto come "Horst-Wessel-Lied" (Canzone di Horst Wessel).

Figlio di un pastore, il giovane Wessel nel 1926 abbandonò gli studi in legge per aderire alle SA, nei giorni in cui il nazismo era ancora una forza marginale in Germania ma si stava espandendo. Il giovane attirò l'attenzione di Joseph Goebbels che nel 1928 lo mandò a Vienna per organizzare il movimento nazista giovanile nella capitale austriaca.

Horst fu particolarmente astuto in ambito politico ma fu molto attivo anche nelle scorribande delle SA nei tumultuosi anni finali della Repubblica di Weimar. Ritornato in Germania infatti partecipò all'assalto delle SA a una sede del Partito Comunista Tedesco nel quartiere Friedrichshain di Berlino.

Il 14 gennaio del 1930, Wessel fu ferito con alcuni colpi di pistola da Albrecht Höhler (a quanto pare per motivi riguardanti la vita privata dei due: infatti Erna Jänicke, ex prostituta, fidanzata di Horst Wessel, era stata in precedenza legata a Höhler) e morì alcune settimane più tardi.

Il fatto che l'omicida fosse un militante comunista fu sfruttato dalla propaganda del partito nazista: Horst Wessel fu considerato un "eroe del Popolo" ed ebbe un solenne funerale orchestrato da Goebbels, al quale parteciparono oltre 30.000 persone. Il giovane fu molto celebrato dal regime e la canzone che aveva composto pochi mesi prima della sua morte divenne l'inno ufficiale del Partito Nazista nel 1931, e a partire dal 1933 venne suonato nelle occasioni ufficiali dopo l'inno nazionale.

Il quartiere Friedrichshain di Berlino fu ribattezzato Horst-Wessel-Stadt in suo onore, e riprese il suo nome originario solo nel 1945, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.