Giuseppe De Nava
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Giuseppe De Nava (Reggio Calabria, 23 settembre 1858 – Roma, 27 febbraio 1924) è stato un politico italiano.
[modifica] Biografia
Figlio di Francesco ed Elisabetta D’Agostino, Giuseppe apparteneva ad una famiglia di cavalieri castigliani che secondo l'araldista Palizzolo Gravina erano originari della Germania. L'antenato Guttierro De Nava (o Nava) ebbe in dono dal re Alfonso I il Magnanimo, per i servigi resi in Sicilia, il castello di Scilla. Il feudo mantenuto dai discendenti fino al 1532 fu poi ceduto ai Ruffo conti di Sinopoli.
Nel 1878 appena ventenne si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Napoli. Si dedicò agli studi economici e intraprese la libera professione.
Alcuni anni più tardi, dopo aver vinto il concorso nel 1893, divenne referendario del Consiglio di Stato e partecipò a numerose commissioni legislative:
Fu Capo di Gabinetto del Ministro dei Lavori Pubblici Giulio Prinetti nel Governo Di Rudinì. L'anno successivo, nel 1897, si candidò per la coalizione liberale nel collegio di Bagnara e fu eletto alla Camera dei Deputati ma l'elezione fu annullata per incompatibilità con le funzioni svolte presso il Consiglio di Stato. Ricandidatosi alle suppletive, dopo essersi dimesso dall'incarico, fu eletto nuovamente.
De Nava si occupò della riforma dell'amministrazione statale e dello sviluppo delle vie di comunicazione, non dimenticando mai i problemi del mezzogiorno, di Reggio e della sua provincia.
Alle successive elezioni fu sempre eletto con una gran messe di voti. Esponente della destra liberale e convinto sostenitore dei Governi Zanardelli-Giolitti, fu nominato Sottosegretario di Stato nel Governo Sonnino. Presentò il disegno di legge per i provvedimenti a favore della Calabria e, dopo il sisma del 1908, s’impegnò per risolvere i gravi problemi di Reggio Calabria e Messina.
Nel 1916 fu Ministro dell'Industria, Commercio e Lavoro nel Governo Boselli. Negli anni successivi fu Ministro dei Trasporti nel Governo Orlando, Ministro dei Lavori Pubblici e poi delle Finanze nel Governo Nitti, Ministro del Tesoro durante il Governo Bonomi. Partecipò, quale rappresentante dell'esecutivo, a diversi convegni internazionali e alla Conferenza di Pace di Parigi, distinguendosi come uno dei politici più preparati e competenti.
Nel 1922, alla vigilia dell'avvento del fascismo, fu incaricato dal Re Vittorio Emanuele II di costituire un governo, ma rinunciò al mandato a causa degli insanabili contrasti tra i partiti.
Nel 1924 accettò di fare parte della "Lista Nazionale", contrassegnata dal fascio littorio, per la XXVII legislatura.
Giuseppe De Nava morì a Roma il 27 febbraio del 1924.
Nel suo testamento Giuseppe De Nava donò la villa di famiglia al comune di Reggio Calabria destinandone l'uso a biblioteca. Questa, accorpata alla preesistente Biblioteca Ferdinandiana, assunse il nome di Biblioteca Pietro De Nava, in memoria del fratello.