Encyclopédie
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L'Encyclopédie era un progetto culturale intorno a cui si radunarono i migliori intellettuali francesi, tra cui Diderot, d'Alembert e il barone Paul Henri Thiry d'Holbach. Ostacolata dalla censura e dai ripetuti attacchi della chiesa cattolica, l'opera trovò infine compimento nel 1766.
L'Encyclopédie, chiamata anche "Dizionario ragionato delle arti e dei mestieri" fu la più grande realizzazione culturale dell'Illuminismo. Nonostante un decreto regio della monarchia francese del 1752 vietasse la pubblicazione di quest'opera, fra il 1751 e il 1765 uscirono 17 volumi di testo, a cui seguirono, nel 1772, 11 volumi di tavole. Per via delle numerose battaglie combattute per la sua pubblicazione contro la censura e l'ostilità di certi ambienti culturali, l'Encyclopédie fu considerata come espressione di un vero e proprio "partito filosofico".
Il principale curatore di questo grandioso lavoro fu Denis Diderot, vivace intellettuale, scrittore e filosofo. L'opera ebbe origine da un contratto sottoscritto dallo stesso nel 1747 per la traduzione della Cyclopaedia o Universal Dictionary of Arts and Sciences, pubblicata a Londra da Ephraim Chambers nel 1728.
Fine dell'opera era il compendio dell'intero stato delle conoscenze dell'epoca. Secondo le parole dello stesso Diderot:
Non c'era materia troppo prosaica né troppo aulica da non essere trattata. Diderot assegnò un ampio posto alle scienze ed alle "arti meccaniche". In particolare, incontrò direttamente gli artigiani al fine di descrivere il loro lavoro nel modo più veritiero possibile e riprodurre fedelmente le macchine di fatto impiegate.
Parteciparono alla stesura dell'opera tutti i maggiori intellettuali francesi dell'epoca. Diderot fu affiancato dal matematico d'Alembert, che scrisse il "Discorso preliminare". D'Alembert tuttavia abbandonò la collaborazione, quando nel 1758 l'opera venne condannata dal Parlamento di Parigi.
Fra gli altri collaboratori si annoverano anche il barone de Holbach, e Jean-Jacques Rousseau, che collaborò con articoli di argomento musicale e redasse la voce "Economia politica". Le linee direttrici dell'Enciclopedia facevano capo alle teorie filosofiche e scientifiche di John Locke, Francesco Bacone, Cartesio, Isaac Newton.
L'Encyclopédie ebbe un largo successo all'epoca, all'inizio verso i ceti più ricchi, visto l'elevato prezzo dell'edizione completa, ma in seguito, con la pubblicazione di volumi più maneggevoli e meno costosi, si diffuse presso tutte le classi sociali.
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