Ducati Pantah
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Le Ducati Pantah formano una gamma di motocicli prodotti dalla casa di Borgo Panigale dal 1979 al 1984.
Nella seconda metà degli anni '70, la Ducati era preoccupata dal fiasco commerciale delle bicilindriche parallele 350 e 500 che aveva lasciato la gamma della casa bolognese, "scoperta" nel settore delle moto di media cilindrata.
Incaricato di progettare una nuova moto, l'ufficio tecnico della Ducati si mette all'opera, agli inizi del 1976, per realizzare quello che diverrà il propulsore più importante della sua storia. Lo schema prescelto è quello del motore bicilindrico a V di 90° longitudinale (comunemente detto ad "L") progettato da Taglioni alla fine degli anni '60, ma il sistema di distribuzione ed il cambio vengono completamente ripensati.
Questa volta, però, Taglioni detta solo le linee di base e decide di far sviluppare la progettazione alle "nuove leve" Gianluigi Mengoli e Renzo Neri. Alla fine del 1977, il primo prototipo è pronto per il collaudo, ma i risultati sono deludenti sotto il profilo dell'affidabilità.
Tanto deludenti che lo staff tecnico decide all'unanimità di ridisegnare completamente il basamento, invertire la rotazione del motore ed utilizzare cinghie dentate per comandare la distribuzione desmodromica. Tuttavia, considerato che la parte telaistica era ormai pronta, il prototipo venne inviato al Salone di Milano del 1977.
Versione | Anni di produzione | Esemplari |
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500 L Pantah | dal 1979 al 1982 | 3.834 |
600 L Pantah | dal 1980 al 1982 | 2.366 |
600 TL | dal 1982 al 1983 | 801 |
600 TL - PU | nel 1982 | 99 |
350 TL | nel 1983 | 275 |
350 SL Pantah | nel 1983 | 211 |
500 SL Pantah | nel 1983 | 1 |
600 SL Pantah | dal 1983 al 1984 | 583 |
650 SL Pantah | nel 1983 | 288 |
600 SL Pantah Corsa | nel 1983 | 30 |
Totale |
8.488 |
Nel frattempo l'opera dei progettisti prosegue per arrivare a conclusione verso la seconda metà del 1978 con il secondo prototipo marciante che promette molto bene, sviluppando 48 cv al banco. Servì ancora un anno di messa a punto per giungere all'omologazione, nell'ottobre del 1979.
La veste estetica, curata da Marco Cuppini, risultò particolarmente indovinata per la nuova mezzolitro sportiva 500, così come la scelta della denominazione "Pantah", contrazione di "pantera".
La "Pantah" venne prodotta dal 1979 al 1984 nelle cilindrate 500, 350, 600 e 650, in 8.488 esemplari. Tuttavia, l'importanza di quel propulsore, travalica la modesta produzione, fungendo da modello funzionale per i basamenti Ducati del futuro.
Il progetto di motore derivato da quello della "Pantah" è stato successivamente utilizzato per un gran numero di motociclette sportive, enduro, speedway, prodotte con i marchi Ducati, Cagiva, Bimota ed altri; ed é ancora in produzione dopo tanti anni, grazie alle continue modifiche ed aggiornamenti tecnici che l'hanno tenuto al passo con le norme antinquinamento.
Dimensioni e pesi |
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Lunghezza | 2.150 mm |
Larghezza | 670 mm |
Altezza | 1.160 mm |
Altezza della sella | 700 mm |
Interasse | 1.450 mm |
Peso a vuoto | a vuoto 180 kg |
Capacità serbatoio | 19 litri |
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Tipo motore | Bicilindrico a V longitudinale di 90° ciclo Otto |
Cilindrata | 498,9 cc |
Alesaggio | 74 mm |
Corsa | 57,8 mm |
Raffreddamento | ad aria |
Distribuzione | Desmodromica monoalbero comandata da cinghia dentata, 2V |
Potenza | all'albero 54,74 CV a 9.000 giri |
Frizione | Dischi multipli in bagno d'olio |
Cambio | a 5 marce ad innesti frontali |
Trasmissione | a catena |
Avviamento | elettrico |
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Telaio | Traliccio in tubi d'acciaio |
Sospensioni anteriori | Forcella Marzocchi teleidraulica |
Sospensioni anteriori | Forcellone oscillante infulcrato nel carter motore con ammortizzatori Marzocchi a gas, regolabili su 5 posizioni |
Freno anteriore | a doppio disco Brembo da 260 mm |
Freno posteriore | a disco singolo Brembo da 260 mm |
Pneumatici | anteriore 3,25 x 18; posteriore 3,50 x 18 |
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Velocità massima | (con rapporto lungo) 221 km/h |
Accelerazione | sui 400 mt da fermo, 13,346 sec |
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