Chalcidoidea
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Chalcidoidea | |||||||||||||||||||||
Blastophaga psenes ( Agaonidae ) |
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Classificazione scientifica | |||||||||||||||||||||
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Famiglie | |||||||||||||||||||||
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Chalcidoidea è una superfamiglia di Imenotteri, che raggruppa un gran numero di insetti parassiti e iperparassiti. Si stima sia la superfamiglia di insetti più vasta tra tutte.
Indice |
[modifica] Descrizione
Raggruppa specie di piccole dimensioni (la lunghezza del corpo raggiunge raramente i 3 mm), caratterizzati da ali genicolte, corpo molto sottile e ali dalla ridotta venatura. Il pronoto non arriva mai a raggiungere le tegule. Molti sono iridescenti o di colori dal blu al verde metallico.
[modifica] Abitudini
Nonostante le piccole dimensioni giocano un ruolo significativo nell'ecosistema e la loro importanza non deve essere sottovalutata.
La maggior parte delle specie sono infatti parassite di altri insetti (lepidotteri, ditteri e coleotteri), di cui attaccano le uova o le larve o di cui sfruttano il corpo come camera per l'impupamento.
In virtù di questa caratteristica molte specie di questo gruppo sono utilizzate nei programmi di controllo biologico.
Alcune specie di Calcidoidi sono invece fitofaghe e le larve crescono all'interno di semi, gambi e galle.
[modifica] Tassonomia
Trattandosi di un raggruppamento così vasto per numero e distribuzione geografica e trattandosi inoltre di una superfamiglia sulla quale sono stati avanzati un numero ridotto di studi, la sistematica dei Calcididi risulta tutt'oggi in via di sviluppo, cosicché la posizione di molte specie risulta ambigua e oggetto di nuove proposte sistematiche.
A complicare gli studi si riscontra in alcuni Calcididi una propensione al fenomeno dell'ibridazione tra specie. In particolare in Aphelinidae e Trichogrammatidae si ritrovano la nascita di piccole comunità ibride denominate specie criptiche, irriconoscibili data la fusione degli elementi distintivi delle specie di partenza (e spesso anche sessualmente fertili). Alcuni hanno avanzato la creazione di un nuovo taxon per classificare queste "morfo-specie", definite anche come specie fratello, semi-specie, razze, stirpe o biotipo.
La scarsa osservazione di questa superfamiglia ha reso inoltre impossibile delineare delle caratteristiche riconoscitive importanti. D'altronde si osserva che una stessa progenie non conserva costanti le proprie caratteristiche, probabilmente perché la morfologia viene influenzata dalle le caratteristiche del corpo parassitizzato. Ad esempio sì è riscontrato che lo sviluppo in ospiti dalle dimensioni eseguie può provocare occelli più ravvicinati, ovopositori più corti, ecc. Ancora si aggiunge un relativo dimorfismo stagionale (specialmente in Torymidae e Eulophidae) basato sulle condizioni atmosferiche e sulla temperatura; dimorfismo che può condizionare, ad esempio, una colorazione più scura o più brillante o una variazione della lunghezza alare. Tutt'oggi sono considerate famiglie appartenenti ai Chalcidoidea le seguenti:
- Agaonidae (Walker, 1846)
- Aphelinidae (Thomson, 1876)
- Chalcididae (Latreille, 1817)
- Encyrtidae (Walker, 1837
- Eucharitidae (Latreille, 1809)
- Eulophidae (Westwood, 1829)
- Eupelmidae (Walker, 1833)
- Eurytomidae (Walker, 1832)
- Leucospidae (Fabricius, 1775)
- Mymaridae (Haliday, 1833)
- Ormyridae (Forster, 1856)
- Perilampidae (Latreille, 1809)
- Pteromalidae (Dalman, 1820)
- Rotoitidae (Boucek e Noyes, 1987)
- Signiphoridae (Ashmead, 1880)
- Tanaostigmatidae (Howard, 1890)
- Tetracampidae (Forster, 1856)
- Torymidae (Walker, 1833)
- Trichogrammatidae (Haliday e Walker, 1851)
[modifica] Controllo biologico
I Calcididi sono tra gli insetti maggiormente utilizzati per il controllo biologico di parassiti animali e vegetali. Due tra le svariate famiglie sono maggiormente utilizzate a simili scopi: gli Aphelinidae e gli Encyrtidae.
Tra gli Aphelinidae il genere Encarsia è certamente il gruppo parassitoide maggiormente utilizzato. Molte specie si sono dimostrate utilissime nel controllo biologico di Aleyrodidae e Diaspididae; così come l'E. perplexa nel controllo degli Aleurocanthus woglumi nel sud degli USA e nei Caraibi, l'E. smithi per il controllo dell'Aleurocanthus spiniferus e l'E. inaron utilizzati contro alcuni parassiti delle querce in California. Ma sicuramente l'esempio più conosciuto di specie appartenenti al genere Encarsia è l'E. formosa, forse il parassitoide più utilizzato per il controllo biologico in tutto il Mondo. Ha trovato ampio spazio nel controllo del Trialeurodes vaporariorum ed è divenuto largamente reperibile anche in commercio. Altri esempi da ricordare sono l'E. berlesei utilizzato per controllare Pseudaulacaspis pentagona e l'E. perniciosi contro Quadraspidiotus perniciosus.
Tra gli Aphelinidae sono stati largamente utilizzati anche esemplari dei generi Eretmocerus e Aphytis, questi ultimi specialmente per il controllo dei Diaspididae.
Le specie della famiglia Encyrtidae hanno rappresentato egualmente una risorsa molto importante nei programmi di controllo biologico, specialmente nelle regioni dai climi più caldi dove sono in grado di adattarsi meglio rispetto gli Aphelinidae. Gli interventi di maggior successo si sono ottenuti nella lotta ai danni provocati dalle cocciniglie, tra cui il più recente e fruttuoso esempio è quello dell'Anagyrus lopezi del Sud America per il controllo del Phenacoccus manihoti. Questa cocciniglia fu scoperta per la prima volta in Congo nel 1973 e nella metà degli anni '80 è arrivata a coprire quasi l'intera Africa subsahariana minacciando di distruggere la principale fonte di carboidrati di oltre 200mila persone. L'A. lopezi fu rilasciato in Nigeria tra i primi anni del 1980 e la fine del 1990 arrivando a controllare completamente l'espansione smisurata del P. manihoti. Il costo totale di questo programma, dal 1988, è arrivato a toccare i 15mila dollari ma le stime compensano la spesa valutando un risparmio di più di 250mila dollari l'anno per i danni evitati alle piantagioni.
Un altro programma di controllo biologico che ha dato grandi risultati ma meno conosciuto è quello dei primi degli anni 80 che ha previsto l'utilizzo del Neodusmetia sangwani per il controllo dell'Antonina graminis nel sud delle Nazioni Unite. Con una spesa iniziale di non più 0,2 mila dollari si stima d'aver evitato circa 200mila dollari annui di danni che avrebbero colpito i bovini e l'industria del foraggio Texani. L'Antonina graminis è oggi sotto controllo dal Texas e la Florida al sud del Brasile, sin oltre i confini del Nuovo Mondo.
Tra le specie parassitoidi maggiormente utilizzate in Europa è da ricordare il Psyllaephagus pilosus, liberato dal 1993 in Irlanda, Galles e Francia per il controllo dell'Eucalyptus psyllid. Il programma ha dato ottimi risultati tant'è che il P. pilosus è stato di recente introdotto (probabilmente accidentalmente) anche in alcune regioni del Sud America, comprese Perù e Argentina.
Nel controllo dei parassiti vegetali sono stati introdotti alcuni Calcididi fitofagi, come lo Pteromalide Trichilogaster acaciaelongifoliae. Questa specie australiana è stata introdotta nel sud dell'Africa nel 1982 per il controllo dell'Acacia longifolia, dimostrando anche in questo caso risultati soddisfacenti.
Nonostante l'utilizzo parassitoide e quindi prettamente benefico dei Calcididi, più di 80 specie sono maggiormente conosciute per la loro natura parassita nei confronti dei prodotti agricoli. La maggior parte di questi esemplari appartiene alla famiglia degli Eurytomidae e dei Torymidae. Tra i primi i generi maggiormente conosciuti sono forse i Bruchophagus, che attaccano spesso semi di diversi leguminose, come l'erba medica (Medicago sativa); e i Systole, parassiti di varie Apiaceae utilizzate come spezie (come il coriandolo, Coriandrum sativum).
[modifica] Bibliografia
- Guida degli insetti d'Europa, di Michael Chinery; Franco Muzzio editore, 1998; ISBN 88-7413-025-2
- (EN) E. Eric Grissell and M. E. Schauff. 1997. A Handbook of the Families of Nearctic Chalcidoidea (Hymenoptera): Second Edition, Revised. Entomological Society of Washington. 87pp
- (EN) Ferriere, Ch. e Kerrich, G.J. "Hymenoptera: Chalcidoidea" Handbooks for the Identification of British Insects (VIII vol.), 1963