Pseudococcidae
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Cocciniglia | |||||||||||||||||||||
Una femmina di cocciniglia |
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Classificazione scientifica | |||||||||||||||||||||
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Le cocciniglie o Pseudococcidae sono una famiglia di insetti parassiti delle piante.
Le piante attaccate dalle cocciniglie sono moltissime e per questo risulta più facile, nella nomenclatura di uso corrente, identificare le varie specie con la pianta ospite.
Indice |
[modifica] Descrizione
Di varie forme e con una gran varietà di cicli biologici, possono avere colorazioni che vanno dal bruno-rossastro al bianco. Sono però tutte accomunate dall'avere dimenisoni racchiuse dai pochi millimetri al mezzo centimetro.Riconoscere le cocciniglie non è difficile, infatti sono molto diversi dagli insetti comunemente visibile, infatti le cocciniglie si ricoprono di una patina cerosa che usano per proteggersi, formando uno scudo protettivo, solitamente bianco, che può essere gommoso oppure rigido a seconda della specie.Tra le specie di cocciniglia più diffuse ci sono le Iceria Saissetia (che si possono distinguere grazie al loro scudo esterno rigido, spesso scuro), Ceroplastes (con forme adulte protette da scudo ceroso), Chloropulvinaria (altrimenti chiamata comunemente cocciniglia fioccosa), Pseudococcus e planococcus (comunemente chiamata cocciniglia farinosa).
[modifica] Preferenze
Le cocciniglie attaccono prevalentemente le conifere, le succulente, le piante ornamentali, la vite e gli agrumi; si sviluppano al meglio nelle zone della pianta in cui filtra poca luce, poca umidità e poca ventilazione.
[modifica] Alimentazione
Le cocciniglie si annidano su fusti giovani e foglie, che perforando si nutrono di linfa ricca di sostanze zuccherine.Anche se la maggior parte infesta foglie e germoglio, alcune specie colonizzano anche le radici causando danni ingenti alle piante.
[modifica] Riproduzione
I maschi delle cocciniglie sono muniti di ali, mentre le femmine ne sono prive. Dopo aver deposto le uova a volte perdono anche le zampe trasformandosi in una barriera protettiva per la prole.Le cocciniglie depongono due o più volte all'anno alcune centinaia (e talvolta milgiaia) di uova, ma si moltiplicano secondo una gran varietà di sistemi riproduttivi e si riproducono soprattutto per partenogenesi.
[modifica] Prevenzione
Non abbondare con i concimi ad alto tenore di azoto infatti le piante che ricevono molto azoto regolarmente sembrano essere preferite dal parassita.Come gli afidi, anche le cocciniglie si fanno trasportare sulle piante dalle formiche, che trovano sostentamento dalla melata secreta dagli emitteri, la presenza di formiche sulle piante deve essere debellata con insetticidi appositi, poi bisognerebbe cercare anche afidi e cocciniglie in zone a noi non facilmente visibili.
[modifica] Lotta
Se l'infestazione dovesse risultare lieve basta asportare manualmente le cocciniglie e disinfettare con alcol servendosi di un bastoncino e del cotone.Se invece fosse massiccia l'infestazione va combattuta con olio bianco o insetticidi specifici. I trattamenti antiparassitari vanno utilizzati a fine autunno inizio inverno, così da evitare lo sterminio di specie non dannose, pur uccidendo le larve dannose.L'olio bianco va evitato per specie di cocciniglie radicali. La lotta biologica si pratica utilizzando Cryptolaemus montrouzieri, un coccinellide che si nutre di cocciniglie; alcune piccole vespe riescono a perforare gli scudi per deporvi successivamente le uova, le larve della vespa si nutriranno di quelle della cocciniglia, diventando a loro volta parassiti.
[modifica] Curiosità
Dalle femmine si estrae un colorante naturale, il rosso carminio, usato per colorare gli alimenti. Fino all'avvento dei coloranti artificiali, il rosso ricavato dalla cocciniglia veniva impiegato anche come colorante per tinteggiare le lane con le quali si annodavano i tappeti persiani.
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