Carlo Carcano
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Carlo Carcano (Varese, 26 febbraio 1891 - 1967) fu un calciatore e un allenatore italiano.
Alessandrino di adozione, iniziò come mediano nella squadra della città piemontese. Particolarmente talentuoso, fu il primo giocatore della formazione grigia a esordire in Nazionale il 31 gennaio 1915, a 23 anni, contro la Svizzera; ma lo scoppio della guerra e il conseguente stop dei campionati gli impedirono di mettersi davvero in luce come calciatore. Con gli azzurri giocò altre quattro gare a partire dal 1920, segnando anche un gol contro la Francia.
Nel 1925 iniziò la carriera di allenatore con un breve ma felice periodo all'Internaples, che arrivò a disputare le finali per la Lega Sud. Al termine della stagione fece ritorno all'Alessandria: si dimostrò altamente capace. Il suo intuito fece esplodere talentuosi centrocampisti come Elvio Banchero e i futuri Campioni del Mondo Giovanni Ferrari e Luigi Bertolini, trasformando i grigi, che sotto la sua guida sfiorarono lo scudetto 1928, in una delle potenze calcistiche di primo piano per l'epoca: tra l'ottobre 1928 e l'aprile 1929 gli fu affidato il ruolo di allenatore della Nazionale, prima dell'avvento di Vittorio Pozzo.
Lasciò l'Alessandria nel 1930, quando fu ingaggiato dall'ambiziosa Juventus: sulla panchina dei torinesi vinse quattro degli scudetti che contrassegnarono il Quinquennio bianconero. Pozzo lo scelse come vice-commissario tecnico in occasione dei vittoriosi Mondiali del '34.
Il felice rapporto con la Juventus e la Nazionale azzurra, però, si chiuse bruscamente il 16 dicembre di quell'anno, quando Carcano venne licenziato, ufficialmente, per motivi personali: in realtà, le voci di una presunta omosessualità dell'allenatore si erano fatte troppo insistenti per essere tollerate dal regime fascista. Così, fino alla fine della Seconda guerra mondiale, Carcano non allenò più: ritornò sulla panchina dell'Inter una prima volta durante il Campionato 1945-46 e una seconda nel 1948.
Morì nel 1967.