Campaniforme
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Il vaso campaniforme è caratteristico dell'età del rame e della antica Età del Bronzo (fine III - inizio II millennio a.C.) del Mediterraneo e dell'Europa, ed è cosi denominato per la tipica forma di campana rovesciata. Presenta nel suo insieme molte varianti, sia sul piano cronologico che su quello geografico. È caratterizzato da fini decorazioni (ottenute con tecniche diverse: cordicella, pettine, conchiglia).
Questa facies archeologica, che ancora oggi presenta ancora molti lati oscuri, si diffonde dalla Scozia alla Sicilia, dal Portogallo alla Polonia, arrivando fino alle coste dell'Africa settentrionale. Dagli studiosi dei primi anni del XX secolo, il bicchiere campaniforme, rinvenuto soprattutto in contesto funerario, per le sue caratteristiche morfologiche e stilistiche, veniva associato ad una popolazione nomade che portava con se i segreti della lavorazione del rame, e conservava in questi recipienti bevande fermentate, in certi casi addirittura il materiale campaniforme veniva identificato con la testimonianza dell'indoeuropeizzazione di una regione. Attualmente questa teoria non viene generalmente più accolta, poiché i paletnologi, preferendo indagare il rapporto tra l'aspetto materiale campaniforme e il contesto socio-economico delle necropoli e degli abitati in cui esso è rinvenuto, constatano variabili culturali e distinzioni cronologiche da sito a sito che non sono più conciliabili con un'interpretazione diffusionista del fenomeno.
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