Ardito Desio
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Ardito Desio (Palmanova (UD), 18 aprile 1897 - Roma, 12 dicembre 2001), geologo e geografo italiano.
Partecipa come volontario alla prima guerra mondiale, prima fra i ciclisti poi come ufficiale degli alpini; fatto prigioniero trascorre un anno in Boemia.
Si laurea in Scienze naturali a Firenze nel 1920 e presta servizio come assistente presso le Università di Firenze, Pavia e Milano. Dal 1927 al 1972, quando viene nominato professore emerito, copre la cattedra di geologia all'Università di Milano, dove fonda l'Istituto di Geologia.
Ha pubblicato oltre 400 testi che illustrano i risultati delle ricerche svolte in Italia ed in vari paesi dell'Asia e dell'Africa; i risultati più notevoli li ottenne in Libia, dove tra il 1926 e il 1940 effettuò diversi rilevamenti scoprendo ricche sorgenti sotterranee di acqua e per la prima volta anche il petrolio. Fu da alcuni criticato per non aver saputo valutare l'importanza economica del petrolio libico che, in effetti, non venne adeguatamente valorizzato.
Partecipa nel 1929 alla spedizione italiana guidata da Aimone di Savoia Aosta duca di Spoleto nel Karakorum. Organizza e dirige 15 spedizioni in Asia e Africa.
Nel 1954 è il leader della spedizione che, con Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, raggiunge per la prima volta la vetta del K2. Molto del merito per il successo della spedizione va a Desio, il quale effettua una selezione dei partecipanti, escludendo chi, come Riccardo Cassin, avrebbe potuto fargli ombra, e controlla in modo autoritario l'andamento della missione, tanto da guadagnarsi l'appellativo di ducetto. Si ricorda una polemica dell'epoca con Walter Bonatti, il quale, nonostante abbia spontaneamente assunto il ruolo di gregario e dopo aver portato a quota 8100 metri le bombole con l'ossigeno indispensabili per l'attacco finale alla vetta, venne tacciato di scorrettezze al solo scopo di rendere credibile il fatto che Lacedelli e Compagnoni raggiunsero la vetta senza l'ausilio dell'ossigeno.Il CAI dopo 50 anni di discussioni ha nominato una commissione che però non ha mai fatto piena luce sul caso, ma anzi ha contribuito a creare confusione sullo stesso cercando di dare una spiegazione che accontentasse tutti e senza mai attribuire ai due della vetta le loro colpe e le loro menzogne. Desio non rivide mai la versione ufficiale dell'avvenimento ignorando fino alla morte le posizioni prese da Bonatti contribuendo alla nascita di un falso storico e così alla denigrazione dell'alpinismo italiano in tutto il mondo.
Dopo la fortunata conquista, che lo rende famoso pur non essendo egli assolutamente un alpinista, continua a darsi da fare in molti campi e ad occuparsi delle amate montagne.
Nel 1987 progetta una spedizione avente lo scopo di ottenere misure più precise dell'altitudine della vette dell'Everest. Ultranovantenne lo vediamo visitare laboratori istallati alle basi delle montagne himalaiane.
Ardito Desio si spegne serenamente il 12 dicembre 2001 alla veneranda età di 104 anni; viene sepolto come da suo desiderio nel cimitero della città natale.
