Aquila (costellazione)

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Aquila

Nome latino Genitivo	Aquila Aquilae
Abbreviazione	Aql
• Coordinate
Ascensione retta Declinazione	20 h +5°
Area totale	652 gradi quadrati
• Dati osservativi
Visibilità da Terra - Latitudine minima - Latitudine massima - Passa al meridiano	-75° +85° luglio
Stella principale - Magnitudine app.	Altair (α Aquilae) 0.77 (dal Sole)
Altre stelle - Magnitudine < 3 - Magnitudine < 6	3 {{{stellesottoil6}}}
• Sciami meteorici
Aquilidi di Giugno Epsilon Aquilidi
• Costellazioni confinanti
Da est, in senso orario: Sagitta Hercules Ophiuchus Serpens Scutum Sagittario Capricorno Acquario Delphinus

L'Aquila è una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo, ed è oggi parte delle 88 costellazioni riconosciute dall'UAI. Si trova vicino all'equatore celeste.

La sua stella α, Altair, è un vertice del cosiddetto Triangolo Estivo.

[modifica] Caratteristiche

L'Aquila, che è attraversata dalla Via Lattea, contiene molti campi ricchi di stelle.

α Aql: conosciuta anche come Altair (parola araba che indica l'aquila), è una stella tripla con una magnitudine apparente di 0,77. La principale è di tipo spettrale A7 V.
β Aql (Alshain): di tipo spettrale G8 IV, brilla con una magnitudine apparente di 3,71. Come Altair, è una stella multipla con tre componenti.
γ Aql (Tarazed): Tipo spettrale K3 II, magnitudine 2,72.
η Aql: questa stella variabile è una delle più brillanti variabili Cefeidi del cielo; la sua luminosità apparente varia tra 3,48 e 4,39 magnitudini, ogni 7,177 giorni.
15 Aql: è una stella doppia, la cui principale è di tipo K e magnitudine 5,4, con una compagna di settima magnitudine. È facilmente visibile con piccoli telescopi.
14 Aql: La sua magnitudine apparente da Terra è pari a 5,40.

Per un elenco più esaustivo di oggetti, vedi Stelle principali della costellazione dell'Aquila

[modifica] Oggetti del profondo cielo

Nell'Aquila si trovano due interessanti nebulose planetarie:

NGC 6803 mostra un anello piccolo ma brillante.
NGC 6781, somigliante alla Owl Nebula nell'Orsa Maggiore.

Altri oggetti non stellari:

NGC 6709: un ammasso aperto di magnitudine 6,7
NGC 6755: un ammasso aperto di magnitudine 7.5m
NGC 6760: un ammasso globulare di magnitudine 9.1m

[modifica] Storia

Nell'Aquila sono state osservate due stelle novae: la prima nel 389 a.C., che fu descritta come brillante quanto Venere, la seconda brillante quanto Altair.

[modifica] Mitologia

Aquila in latino ha lo stesso significato che in italiano. Questa costellazione rappresenta l'aquila che, nella mitologia greca classica, porta i fulmini di Zeus, e che fu da lui mandata a portare il pastore Ganimede (rappresentato dalla vicina costellazione Acquario) sul Monte Olimpo, dove divenne il mescitore di vini per tutti gli dei. Seguendo lo stesso mito, la luna più grande di Giove (che è il nome latino di Zeus) è stata chiamata Ganimede.

Questa costellazione era conosciuta agli antichi romani anche come Vultur volans, da non confondere con Vultur cadens, che era il nome romano di quella che oggi è la costellazione della Lyra.

Nella storia d'amore cinese di Qi Qiao Jie, Niu Lang (Altair) e i suoi due figli (β Aql e γ Aql) sono separati per sempre dalla loro madre Zhi Nu (Vega), che si trova dall'altra parte del fiume (la Via Lattea).

[modifica] Curiosità

Secondo alcuni studi recenti, la città di L'Aquila sarebbe stata edificata con le chiese e i monumenti disposti a terra specularmente alla costellazione Aquila, per volere del suo fondatore Federico II di Svevia.