Anfiarao
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Anfiarao è un personaggio della mitologia greca, figlio di Oicle (secondo un'altra versione, di Apollo e di Ipermestra.
Anfiarao aveva avuto in dono la preveggenza e diventò l'indovino della città di Argo, dove aveva sposato Erifile (sorella del re Adrasto). Grazie alle sue doti, Anfiarao previde il fallimento della spedizione dei Sette contro Tebe e rifiutò di accompagnarlo. La presenza di Anfiarao era però necessaria, perchè serviva un'ultima persona fidata che presidiasse la settima porta di Tebe.
Erifile si fece persuadere da Polinice, che le promise la collana dell'eterna giovinezza, appartenuta ad Armonia se avesse convinto il marito a partire.
Anfiarao cedette, ma prima di partire chiese a suo figlio Alcmeone di vendicare la sua morte e di uccidere la madre.
Una volta a Tebe, Anfiarao ebbe l'incarico di attaccare la porta di Omoloide, ma fu sconfitto e le sue truppe disperse. Anfiarao fu costretto alla fuga, e solo l'intervento di Zeus impedì che venisse ucciso dai soldati tebani. Il dio decise di farlo precipitare in una fossa aperta con uno dei suoi fulmini, e fece sì che quel luogo diventasse sacro, e vi fu posto persino un oracolo.
Recenti studi hanno portato con buona probabilità a pensare che uno dei due Bronzi di Riace custoditi presso il Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, raffiguri proprio Anfiarao.