Alois Riegl
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Alois Riegl (Linz, 14 gennaio 1858 - Vienna, 17 giugno 1905) fu uno storico dell'arte austriaco, appartenente alla Wiener Schule der Kunstgeschichte ("Scuola viennese di storia dell'arte). La sua importanza nelle teorie storico-artistiche si deve al riconoscimento delle "volontà artistiche" (Kunstwollens) come fattore centrale della produzione artistica.
Allievo di Robert Zimmermann e Max Büdinger, come borsista dell’Istituto austriaco di Roma, in città studiò i falsi della raccolta Ceccarelli.
Dal 1881 al 1886 fu membro dell’Istituto austriaco di ricerca storica e dal 1886 al 1897 lavorò presso lÖsterreichischen Museum für Kunst und Industrie (Museo austriaco per l'Arte e l'Industria), per un anno come volontario e poi come conservatore responsabile della sezione tessuti.
A questo periodo appartengono: Die Mittelalterliche Kalender Illustration, 1889; Altorientalische Teppiche, 1891 e Stilfragen, 1893, tradotto in italiano col titolo Problemi di stile, Milano 1963, in esso, espone il principio del Kunstwollen (volontà o intenzionalità artistica), ovvero dello specifico impulso artistico ed estetico irriducibile a fattori esterni di una determinata epoca.
Abilitatesi nel 1889, divenne professore straordinario nel 1895 e ordinario nel 1897.
A questo periodo appartengono: Historische Grammatik der bildenden Künste, pubblicato postumo ed edito da K.M.Swoboda e Otto Pächt, 1966, manoscritti delle lezioni del 1897-98 e del 1899, edito in italia col titolo Grammatica storica delle arti figurative, Bologna 1983; Die spätrömische Kunstindustrie nach den Funden in Österreich in due volumi, 1901 e 1923, pubblicato in italiano col titolo Industria artistica tardoromana, Firenze 1953 e ristampato come Arte Tardoromana, Torino 1959, in questo, attraverso l'uso delle tracce e dei materiali piú anonimi, rivalutati in quanto maggiormente carichi di valore informativo, rivaluta il periodo storico preso in esame e per estensione tutti quei periodi definiti di «decadenza», come il barocco o l’eclettismo ottocentesco, affermandone gli autonomi e positivi valori formali ed espressivi.
Sempre di questo periodo sono Die Entstehung der Barockkunst in Rom, tratto dalle lezioni del 1901-02 e pubblicato nel 1908 e Das holländische Gruppenporträt, 1902, in quest'ultimo analizza i legami fra la ritrattistica e lo sviluppo democratico sociale olandese, analizzando in base alla ricognizione dei caratteri «esterni» e «interni» della composizione, i rapporti tra committenza, soggetti e pubblico, uno dei primi esempi di estetica della percezione.
Nel 1903 venne nominato presidente della Commissione per lo studio e la conservazione dei monumenti austriaci; dello stesso anno è Der moderne Denkmalkultus. Sein Wesen und seine Entstehung, tradotto in italiano col titolo Il culto moderno dei monumenti. Il suo carattere e i suoi inizi, Bologna 1981, nel saggio pone la scienza della conservazione dei monumenti come autonomo e specifico campo disciplinare, non piú ausiliario della storia dell’arte, anche se di questa emanazione. Inoltre parla del valore dell’antico: un valore «sentimentale», proprio del modo di sentire della massa della popolazione, non piú esclusivo, come il valore aristocratico degli antichi cultori d’arte, o specialistico, come il valore storico delle cerchie degli eruditi, ma un valore inedito, proprio della nuova formazione sociale, carico di implicazioni etiche e politiche, caratteristico del socialismo democratico cristiano.
[modifica] Opere principali
- Stilfragen ("Questioni di stile"), 1893.
- Die spätrömische Kunstindustrie nach den Funden in Österreich ("L'industria artistica tardo-romana secondo i ritrovamenti in Austria") in due volumi, 1901 e 1923.
- Das holländische Gruppenporträt ("I ritratti di gruppo olandesi"), 1902.
- Der moderne Denkmalkultus ("Il moderno culto delle immagini"), 1903.
- Die Entstehung der Barockkunst in Rom ("L'inizio dell'arte barocca a Roma"), 1908.
- Historische Grammatik der bildenden Künste ("Grammatica storica delle arti figurative"), postumo, edito da K.M.Swoboda e O.Pächt, 1966.