Albert Ayler
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Albert Ayler (Cleveland, 13 luglio 1936 – New York, 25 novembre 1970) è stato un sassofonista statunitense.
Albert Ayler comincia a suonare il sax alto a sette anni. Frequenta l'Accademia di Musica e a sedici anni entra in una band di R&B. Ama Lester Young e Charlie Parker. Nel 1956 decide di passare al sax tenore. Dopo varie esperienze si trasferisce nel 1962 in Svezia e lì comincia a studiare la "sua musica": dopo poco incontra il pianista Cecil Taylor e lo segue a New York. Nella Grande Mela forma una band con musicisti free come Don Cherry e Gary Peacock. Tornato nel 1965 a New York, dopo una lunga tournèe mondiale, crea un nuovo gruppo col fratello Donald Ayler. La sua musica dura, stridente, incompleta, legata al free jazz, con elementi folk che richiamano il blues, il gospel e le marce della vecchia New Orleans, suscita clamori e dissapori. È una musica di rottura. Il suono di Ayler è insopportabile, rabbioso, mette contro il nuovo e l'antico; Occidente e Africa; ripetizione ossessiva e libertà creativa. Muore nel 1970: il suo corpo viene ritrovato nell' East River di New York. Una sua morte misteriosa come la sua musica.
[modifica] Discografia
- The first recordings Volume 1 (1962)
- The first recordings Volume 2 (1962)
- My Name is Albert Ayler (1963)
- Witches and Devils (1964)
- Goin' Home (1964)
- Prophecy (1964)
- Albert Smiles with Sunny (1964)
- Spiritual Unity (1964)
- New York Eye and Ear Control (1964)
- The copenhagen Tapes (1964)
- Ghosts (1964)
- The Hilversum Session (1964)
- Holy Ghost (1964)
- Bells (1965)
- Spirits Rejoice (1965)
- Sonny's Time Now (1965)
- Live at Slug's Saloon (1966)
- Albert Ayler Live in Europe (1966)
- Lorrach/Paris 1966 (1966)
- In greenwich Village (1967)
- The Village Concerts (1967)
- Love Cry (1968)
- New Grass (1968)
- Music is the Healing Force of the Universe (1969)
- The Last Album (1969)
- Live on the Riviera (1970)
- Nuits de la fondation Maeght (1970)