Lester Young
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Lester Young (Lester Willis Young, "Prez") (Woodville, Mississippi, 27 agosto 1909 – New York, 15 Marzo 1959) , sassofonista statunitense che introdusse nel sassofono jazz uno stile lirico e gentile antitetico a quello (allora dominante) promosso da Coleman Hawkins, e che fu ripreso da molti jazzisti dell'era bebop..
Young é ricordato come uno dei giganti del sax tenore e per aver dato inizio alla figura del jazzista "hipster". Assai legato alla cantante Billie Holiday che coniò per lui il nomignolo "Prez" (da "President"), era dotato di una personalitá gentile e raffinata, ma astratta ed eccentrica: anche per questo fu segnato dai maltrattamenti subiti prestando servizio nell'esercito durante la guerra, maltrattamenti dai quali non si sarebbe mai piú ripreso. Al suo ritorno, molti critici musicali espressero l'opinione che il suo modo di suonare si fosse deteriorato.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita rarefacendo le sue esibizioni e minando il suo fisico con l'alcool. Aveva preso alloggio in una stanza d'albergo di fronte al Birdland (il locale di cui era stato tante volte la principale attrazione). Qui passava il tempo guardando vecchi western alla televisione e ascoltando dischi di Frank Sinatra e Billie Holiday. La sera salutava con ampi gesti gli amici musicisti che vedeva entrare e uscire dal locale, e spesso si sedeva davanti alla finestra suonando il sassofono, finché cadeva addormentato sulla sedia. Un amico che lo vide in quello stato disse che le sue dita si muovevano sulle chiavi senza che dal sassofono uscisse alcun suono (negli ultimi anni gli capitò di avere problemi di emissione sonora anche durante i concerti).
Dopo la sua morte, provocata dall'alcoolismo all'etá di 50 anni, Charles Mingus lo ricordó nel brano elegiaco "Goodbye, Porkpie Hat".
