Pagliara
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Pagliara | |||
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Immagine:Pagliara-Stemma.png | |||
Stato: | Italia | ||
Regione: | Sicilia | ||
Provincia: | Messina | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 200 m s.l.m. | ||
Superficie: | 14 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 88 ab./km² | ||
Frazioni: | Rocchenere, Locadi | ||
Comuni contigui: | Furci Siculo, Mandanici, Roccalumera, Santa Lucia del Mela | ||
CAP: | 98020 | ||
Pref. tel: | 0942 | ||
Codice ISTAT: | 083065 | ||
Codice catasto: | G234 | ||
Nome abitanti: | Pagliarini | ||
Santo patrono: | San Sebastiano | ||
Giorno festivo: | 20 gennaio | ||
Sito istituzionale |
Pagliara è un comune di 1.237 abitanti della provincia di Messina.
Indice |
[modifica] Cenni storici e geografici
L’odierno centro abitato si estende a mezza collina, sui monti peloritani, dominato da U Pizzu Tunnu (un monte dalle caratteristiche morfologiche cosi aspre che ne rendono difficile la scalata), sulla sponda sinistra dell’omonimo torrente, all’altezza del km. 3,5 della Strada Provinciale 25 (Roccalumera-Mandanici) che attraversa il paese da est ad ovest.
Alcuni studiosi sostengono che nell'ampio letto del torrente che costeggia tutt'oggi l'abitato, nel periodo di fine estate del 36 a.C., trovò facile riparo l'esercito di Sesto Pompeo, che di li a poco si sarebbe scontrato con Ottaviano, futuro primo imperatore romano.
Pare inoltre che intorno all'anno 1000 dei pastori provenienti dall'allora casale di Nisi (Fiumedinisi), alla ricerca di una zona dal clima più mite, si stabilirono nell'alveo dell'allora torrente Santa Caterina (oggi torrente Pagliara) dove costruirono delle case fatte di paglia e rami, le cosiddette "pagliare". Da qui inizialmente la denominazione di "Casale Tuguriorum".
La prima citazione risale tuttavia al 1130, quando Ruggero II d’Altavilla, assegnò all'abate basiliano Luca, archimandrita di Savoca, la relativa baronia e i suoi possessi, tra i quali il castello di "Puctifur" (Pintefurres, cioè "Cinque Ladroni"), tra i cui casali si annoverava anche Pagliara.
Nel 1500 il casale era già parecchio sviluppato tanto che lo storico Rocco Pirri nel suo volume Sicilia Sacra, parla di "Casale Tuguriorum", e cioè, nel linguaggio dell’epoca, di un centro rurale di mediocre entità, con forme chiuse e ammassate e con una media di 60 famiglie, censite allora assieme a quelle di Savoca.
Il Comune fu costituito verso il 1600, epoca in cui comprendeva le borgate di Rocchenere e Madonna delle Grazie. Infatti nel 1652, tutti i censimenti considerarono gli abitanti di Pagliara separatamente da quelli di Savoca e di conseguenza pare che già allora Pagliara fosse Municipio. Inoltre alcune opere d’arte conservate nelle chiese dei SS. Pietro e Paolo e di S. Sebastiano confermano l’ascesa e la prosperità che nel seicento dovettero caratterizzare la vita del neo-Municipio.
Nel 1700 Pagliara raggiunse la massima prosperità artistica ed economica grazie alla coltivazione ed alla lavorazione in vari mulini del baco da seta.
Altra area significativa fu la "Marina di Pagliara" che, sino al 1854 fu parte integrante del comune, poi aggregata a Roccalumera, conosciuta già in epoca romana con il nome di "Tamaricium et Palmarum".
Nella marina sorgevano già nel 1600 varie locande, e sino all'ottocento ne rimase in funzione una denominata "Zi Paola", punto di ritrovo di molti viaggiatori dell'epoca.
Dalla prima metà dell'ottocento, cominciò per Pagliara un lento degrado, facilitato dallo spostamento della popolazione verso la marina e fu così che con regio decreto dell'11 Aprile 1880, il Municipio di Pagliara venne soppresso, ed il suo territorio fu aggregato a quello di Roccalumera.
Solo con la Legge del 5 luglio 1914 Pagliara riuscì a ripristinare la propria autonomia con il distacco da Roccalumera e nel 1927 tornò ad essere comune autonomo.
Nel ventesimo secolo, la crisi perdurò fino alla fine della [prima guerra mondiale]], seguito da un fecondo periodo (1921-1940) caratterizzato da un notevole incremento demografico e sviluppo edilizio.
Durante la seconda guerra mondiale La vallata del torrente Pagliara fu teatro di una cruenta battaglia tra le forze nazi-fasciste sconfitte e quelle anglo-americane. Qui fu fermata la ritirata tedesca e furono fatti prigionieri due loro battaglioni, grazie all'ostacolo naturale che le colline della zona presentano e al percorso sinuoso del fiume.
Tra il 1941 e il 1960 vi fu un altro periodo di crisi nell'espansione urbana dovuto ancora una volta, in gran parte alle perdite subite durante la seconda guerra mondiale.
Nel territorio attuale sono comprese anche le frazioni Rocchenere e Locadi (un tempo comune autonomo ed anche frazione di Furci Siculo), posta di fronte a Mandanici a 330 m. sul livello del mare al cui interno si trovano ancora strutture in rovina del tardo '600 e la cinquecentesca "Torre Sollima".
Nelle campagna circostanti sono inoltre ancora visibili antichi mulini ad acqua e vecchi frantoi. Oggi gli abitanti di Pagliara sono occupati nel settore terziario ed alcuni si dedicano alla coltivazione degli agrumi e degli ulivi.
La struttura urbana antica è ancora pressoché intatta. Sulla via principale spiccano alcuni palazzi ottocenteschi (Calabrò, Allegra) e nei viottoli caratteristici si possono ammirare archi di pietra gialla e testimonianze di abitazioni tardo-medievali. Nel centro del paese, in Via Carceri, sono ancora visibili i resti delle antiche prigioni, mentre in contrada Rinaldo esistono ancora i resti di un antico frantoio a trazione animale, unitamente ai resti di un mulino ad acqua.
A Pagliara si trova inoltre un pino marittimo alto 25 metri e con un imponente tronco della circonferenza di 4,70 metri ed un diametro dell’ombra proiettata di almeno 30 metri, per il quale è stato richiesto l'inserimento nel Guiness dei primati, Il pino si trova in mezzo ad una distesa di alberi d’ulivo di cui l’intera vallata è tanto ricca da essere stata ribattezzata “Valle degli ulivi”, nelle adiacenze del palazzo Loteta (famiglia nobiliare Messinese che possedeva nel territorio di Pagliara la residenza estiva ed una stalla).
[modifica] Beni Monumentali
- A Pagliara: chiesa di San Sebastiano, chiesa dei Santi Pietro e Paolo, palazzo Calabrò, palazzo Loteta
- Nella frazione Rocchenere: chiesa di San Francesco, chiesa di Santa Lucia
- Nella frazione Locadi: chiesa di San Giovanni, torre Sollima
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Eventi
[modifica] Feste sacre
- Festa patronale di san Sebastiano (Pagliara - 20 Gennaio e festeggiato anche la prima domenica di agosto).
- Festa di santa Lucia (frazione Rocchenere - seconda domenica di agosto)
- Festa di san Giovanni (frazione Locadi - terza domenica di agosto)
In occasione delle feste si tengono processioni dei simulacri dei santi festeggiati per le vie del centro o della frazione interessata, con accompagnamento della banda musicale. In serata sono proposti spettacoli vari e giochi pirotecnici.
- Pellegrinaggio al Tindari: Da molte generazioni, i fedeli del Comune di Pagliara e della Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo partono nel mese di maggio in pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna del Tindari attraversando i monti peloritani.
[modifica] Eventi culturali
- Presepe Vivente (26 Dicembre e domenica successiva): rappresentazione in cui vengono proposte delle scene reali di quei mestieri e quelle immagini di quotidianità, ormai scomparse, arricchite con musiche e canti sacri dell'antica tradizione siciliana;
- Stagione teatrale (da novembre ad aprile): incontri di vario tipo: teatro, danza, musica, video, arte.
[modifica] Eventi gastronomici
- Sagra dell'olio d'oliva con il "Premio l'Oro della vallata" (mese di dicembre): convegno ed esposizione dei produttori, con degustazione di bruschette all'olio d'oliva;
- Sagra del dolce (mese di agosto): degustazione di dolci tipici locali con serata danzante e musica caraibica
- Sagra della salsiccia (mese di dicembre): degustazione di salsiccia alla brace e vino locale;
- Festa della mimosa (in primavera)
[modifica] Eventi sportivi
- Ciclismo: gara regionale di mountain bike (agosto)
- Tennis da tavolo: Torneo a squadre "Città di Pagliara" (agosto)
[modifica] Mercati e mostre
- Raduno dell'artigianato locale (agosto);
- Mostra di modellismo statico e dinamico (agosto).
[modifica] Come Arrivare: Trasporti
- Treno: Stazione FF. SS Roccalumera-Mandanici della tratta Catania-Messina
- Automobile: Via Autostrada: A18 Messina-Catania - CT, Casello di Roccalumera, dirigersi sulla sinistra nella S.S. 114 in direzione Messina fino al Bivio in Piazza Mazzullo nel Comune di Roccalumera, da qui proseguire sulla S.P. 25 "Roccalumera-Mandanici" per circa 3 km
- Autobus: Autolinea Interbus
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Domenico Santi Prestipino dal 27/05/2003
Centralino del comune: 0942 737168
Email del comune: sindaco@comune.pagliara.me.it
[modifica] Collegamenti esterni
- Foto e informazioni sul comune di Pagliara (CaSpa Web)
- Pagina con cenni storici sul comune di Pagliara (FotoSantaTeresaDiRiva.com)
- Informazioni su Pagliara e sulle sue frazioni (Club Pantera Rosa)
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