Metilfenidato
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Nome IUPAC: methyl a-phenyl-2-piperidineacetate |
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Numero CAS 113-45-1 |
Codice ATC N06B A04 |
Formula chimica | C14H19NO2 |
Peso molecolare | 233.31 |
Biodisponibilità [1] | 11–52% (Orale) |
Metabolismo | Epatico |
Emivita di eliminazione | 2–4 ore |
Escrezione | Urinaria |
Categoria gravidanza | C |
Tabella DPR 309/90 | Tabella I |
Commercio in Italia | NO |
Indicazioni terapeutiche:
Utilizzi illegali
Altri impieghi:
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Controindicazioni:
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Effetti collaterali:
Cardiovascolari:
Endocrini:
Gastrointestinali:
Ematologici:
Muscolo-scheletrici:
Neurologici:
Psicologici:
Respirazione:
Pelle:
Apparato riproduttivo:
Vari:
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Il metilfenidato (MPH) è un analogo delle amfetamine, stimolante utilizzato in medicina per il trattamento del disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività (ADHD) in bambini e in adulti. Viene anche impiegato per trattare sintomi di traumi cranici e i sintomi diurni di stanchezza indotti dalla narcolessia. Trova impiego anche nel trattamento della sindrome da affaticamento cronico. È commercializzato negli Stati Uniti sotto il nome di Ritalin®, Ritalina®, Concerta® (capsule a rilascio prolungato), Metadate®, Methylin® e Rubifen®, come racemo. Focalin® è un preparato che contiene invece solo l'enantiomero destrogiro del metilfenidato.
Anche a causa delle numerose critiche mosse nei confronti di questo farmaco (v. sezione successiva) in Italia non è ancora in commercio, inoltre, da aprile 2006 questo farmaco è inserito tra le sostanze stupefacenti dal ministero della Sanità.
Indice |
[modifica] Storia
Il metilfenidato è stato brevettato nel 1954 dalla Ciba Pharmaceutical Company (successivamente diventata Novartis) e inizialmente era utilizzato per il trattamento della depressione, sindrome da affaticamento cronico e narcolessia. A partire dagli anni '60, viene impiegato per il trattamento dei bambini affetti da ADHD, che a quel tempo era chiamata "disfunzione cerebrale minima". Oggi il metilfenidato è il farmaco più prescritto al mondo per il trattamento dell'ADHD. Stime indicano che più del 75% del metilfenidato utilizzato viene prescritto a bambini. L'80% delle prescrizioni è per bambini di sesso maschile. L'incremento sostanziale delle prescrizioni si è avuto negli anni novanta, specialmente negli Stati Uniti, anche perché la diagnosi di ADHD è stata accettata ampiamente nella comunità medica americana.
Il Ritalin viene prodotto negli Stati Uniti, anche se il metilfenidato è prodotto anche in Messico e Argentina, grazie a particolari accordi commerciali tra le case farmaceutiche locali e la Novartis. La vendita di metilfenidato è approvata in alcuni stati europei, come il Regno Unito e la Germania, ma il numero di prescrizioni è nettamente inferiore al dato statunitense.
Nel 2000 l'FDA ha approvato Concerta, una formulazione a rilascio prolungato che permette una singola somministrazione giornaliera. Studi mostrano che queste formulazioni sono efficaci quanto quelle tradizionali.
Nell'aprile 2006 è stato approvato un cerotto per uso transdermico chiamato Daytrana. Sarà disponibile a breve negli Stati Uniti nelle dosi da 10, 15, 20, or 30mg.[2]
[modifica] Effetti
Il metilfenidato è uno stimolante del sistema nervoso centrale. Ha un effetto calmante, e riduce il comportamento impulsivo nei bambini affetti da ADHD; medesimi effetti negli adulti.
Il metilfenidato ha effetti collaterali inferiori a quelli prodotti da altre amfetamine analoghe. [3] Una bassa dose di metilfenidato è generalmente ben tollerata.[4]
Il meccanismo d'azione del metilfenidato, alla stregua di molte altre anfetamine, è tuttora poco conosciuto. Alcuni ricercatori sostengono che l'ADHD sia causato da uno squilibrio dei recettori della dopamina, e il metilfenidato agisce da inibitore del reuptake della dopamina, incrementandone i livelli del neurotrasmettitore nel cervello e bloccando parzialmente i mediatori che lo rimuovono dalle sinapsi. [5] Questo potrebbe spiegarne l'efficacia.
Negli Stati Uniti il metilfenidato è classificato come sostanza controllata in tabella II, insieme ad altre molecole di riconosciuta attività medica ma caratterizzate da elevato potenziale d'abuso. Per le convenzioni internazionali è inserito in tabella II dalla Convention on Psychotropic Substances. [6] In Italia è soggetta alla disciplina del DPR 309/90, tabella I. Sono stati segnalati casi di abuso tra ragazzi ed adolescenti che frantumavano le pastiglie per assumerle per via nasale, con un effetto paragonabile all'assunzione di cocaina. Assunto per via orale ai dosaggi terapeutici è improbabile che possa dare effetti paragonabili ad altre droghe eccitanti come cocaina ed extasy.
Alcuni studenti abusano di Ritalin con lo scopo infondato di aumentare le proprie prestazioni scolastiche, prima di esami e lavori particolari. [7]
Alcuni utilizzano il metilfenidato per combattere i sintomi negativi del consumo di alcool. Le conseguenze di questa assunzione concomitante sono potenzialmente gravi.
[modifica] Formulazioni
La maggior parte delle formulazioni contengono un racemo 50:50 di destro-metilfenidato e levo-metilfenidato, anche se l'enantiomero farmacologicamente attivo è solo quello destrogiro. Il Focalin costituisce un'eccezione, in quanto contiene soltanto il destro-metilfenidato. È assunto più rapidamente della formulazione racemo.
[modifica] Critiche
[modifica] Sovra-prescrizione
Una considerevole parte della comunità scientifica critica l'uso del metilfenidato nei bambini, considerano inopportuno il trattamento di bambini con sostanze stupefacenti, tanto più che il numero di bambini trattati è aumentato drasticamente negli anni. I sostenitori rispondono che questa preoccupazione sia infondata. Il problema è particolarmente vivo negli Stati Uniti, zona in cui la percentuale di bambini trattati con Ritalin è notevolmente superiore ad ogni altro paese nel mondo. L'incidenza di ADHD nella popolazione è stimata intorno al 4%, la prescrizione di Ritalin negli Stati Uniti intorno al 1.5%. Effettuando però una distinzione per fasce d'età si evidenzia che, in alcune zone degli Stati Uniti, il 10-12% dei bambini tra i 6 e i 12 anni è in terapia con Ritalin. [8] Studi mostrano come il 12.5% dei bambini che rispondono ai criteri del DSM-III per la diagnosi di ADHD siano in trattamento con farmaci stimolanti come il metilfenidato. [9] Altri studi ancora mostrano come in alcune scuole statunitensi la prescrizione raggiunga il 50% degli alunni maschi.
A seguito di queste polemiche, in Italia si è attivato un consorzio nazionale di farmacovigilanza dal nome "Giù le Mani dai Bambini"che protesta contro la somministrazione indiscriminata di psicofarmaci - metilfenidato in particolare - a bambini ed adolescenti. Questo comitato raggruppa circa cento realtà del terzo settore - incluse associazioni professionali, nonché singoli pediatri, psicologi, psichiatri, pedagogisti - ed ha espresso le proprie tesi scientifiche con un documento di consenso di respiro nazionale ("Consensus") lanciato a Torino dall'Ospedale San Giovanni Battista Molinette nel maggio 2005, documento che riassume le tesi scientifiche del comitato - contrarie alla somministrazione del farmaco - e che ha ottenuto circa 200.000 sottoscrizioni di "addetti ai lavori", tra individuali e collettive
[modifica] Dipendenza
Alcuni ipotizzano che la prescrizione di amfetamine predisponga i bambini ad un abuso di altre sostanze nell'adolescenza. Nonostante ciò esistono studi che affermerebbero il contrario. [10] Questo studio però non risolve la diatriba sull'uso dello stesso metilfenidato come droga d'abuso.
[modifica] Effetti a lungo temine
Poiché l'uso prolungato del metilfenidato era raro prima degli anni '90, gli effetti neurologici a lungo termine non sono stati ancora indagati approfonditamente. Studi effettuati sulle amfetamine suggeriscono però che possa esistere un rischio effettivo a carico del sistema dopaminergico. Alcuni studi effettuati su ratti vanno in questa direzione. [11] È tuttora ignoto se ciò possa valere per le capacità cognitive degli uomini.
Uno studio del 2005 non ha evidenziato sintomi neurologici statisticamente significativi dopo un trattamento di 2 anni, tuttavia sarebbero necessari studi a più lungo termine. [12]
[modifica] Effetti sulla statura
Alcuni studi hanno messo in mostra un rallentamento della crescita in bambini trattati con metilfenidato. [13] Altri studi suggeriscono che questo effetto si risolva comunque nell'adolescenza. [14] [15]
[modifica] Rischio di morte
Anche se estremamente rari, sono stati segnalati casi di morte improvvisa da attribuirsi all'assunzione di metilfenidato.
[modifica] Potenziale oncogenico
Nel febbraio 2005, un team di ricercatori dell'Università del Texas ha affermato che uno studio condotto su 12 bambini mostrerebbe un rischio cancerogeno associato al metilfenidato. Nello studio ai 12 bambini è stata somministrata la dose standard. Dopo 3 mesi i bambini mostravano aberrazioni cromosomiche farmaco-indotte. I ricercatori hanno affermato che saranno necessari studi ulteriori, data la ristrettezza del campione coinvolto. [16]
I risultati restano comunque contrastanti: uno studio su ratti del 2003 mostrava totale assenza di cancerogenicità del metilfenidato racemo. [17]
[modifica] Uso illecito
La "modica quantità" prevista dalla legge italiana (legge "Fini-Giovanardi") in riferimento alle droghe, è stata fissata a 180 mg di metilfenidato, oltre questa quantità si incorre nel reato di spaccio di sostanze stupefacenti, punibile con lunga reclusione e pesanti sanzioni.
Negli Stati Uniti, le autorità hanno espresso preoccupazione per la facilità con cui le confezioni di metilfenidato regolarmente acquistato possano essere dirottate sul mercato illecito.[18][19]
Secondo la DEA "L'aumento dell'impiego terapeutico di questa sostanza ha creato un aumento parallelo del suo abuso tra gli adolescenti e giovani per via nasale. I ragazzi hanno poche difficoltà ad ottenere il metilfenidato dagli amici e compagni di classe cui è regolarmente prescritto."[20]
[modifica] Fonti
- ↑ Internet Mental Health
- ↑ Peck, P. (2006, 7 April). FDA Approves Daytrana Transdermal Patch for ADHD. MedPage today. Retrieved April 7, 2006, from http://www.medpagetoday.com/ProductAlert/Prescriptions/tb/3027.
- ↑ Barbaresi, W.J., et al. (2006). "Long-Term Stimulant Medication Treatment of Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder: Results from a Population-Based Study". J Dev Behav Pediatr. 2006 Feb;27(1):1-10.
- ↑
- ↑ Volkow N., et al. (1998). "Dopamine Transporter Occupancies in the Human Brain Induced by Therapeutic Doses of Oral metilfenidato". Am J Psychiatry 155:1325-1331, October 1998.
- ↑ Green List: Annex to the annual statistical report on psychotropic substances (form P) 23rd edition. August 2003. International Narcotics Board, Vienna International Centre. Accessed 02 March 2006
- ↑ Pittsburgh Tribune-Review. "More students abusing hyperactivity drugs".
- ↑ The New Yorker. 2 February 1999. "Running from Ritalin".
- ↑ Jensen, Peter S., Lori Kettle, Margaret T. Roper, Michael T. Sloan, Mina K. Dulcan, Christina Hoven, Hector R. Bird, Jose J. Bauermeister, and Jennifer D. Payne. 1999. Are stimulants overprescribed? Treatment of ADHD in four U.S. communities. Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry 38 (7):797-804.
- ↑ Mannuzza, S., Klein, R.G., Moulton, J.L. (2003). "Does Stimulant Treatment Place Children at Risk for Adult Substance Abuse? A Controlled, Prospective Follow-up Study". Journal of Child and Adolescent Psychopharmacology, Sep 2003, Vol. 13, No. 3: 273-282.
- ↑ Adriani, W. et al. (2005). "metilfenidato Administration to Adolescent Rats Determines Plastic Changes on Reward-Related Behavior and Striatal Gene Expression". Neuropsychopharmacology advance online publication 23 November 2005;doi:10.1038/sj.npp.1300962.
- ↑ Wilens, T., et al. (2005). ADHD treatment with once-daily OROS metilfenidato: final results from a long-term open-label study". J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2005 Oct;44(10):1015-23.
- ↑ Rao J.K., Julius J.R., Breen T.J., Blethen S.L. (1996). "Response to growth hormone in attention deficit hyperactivity disorder: effects of metilfenidato and pemoline therapy". Pediatrics. 1998 Aug;102(2 Pt 3):497-500.
- ↑ Spencer, T.J., et al. (1996). "Growth deficits in ADHD children revisited: evidence for disorder-associated growth delays?". J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 1996 Nov;35(11):1460-9.
- ↑ Klein R.G. & Mannuzza S. (1988). "Hyperactive boys almost grown up. III. metilfenidato effects on ultimate height". Arch Gen Psychiatry. 1988 Dec;45(12):1131-4.
- ↑ El-Zein R.A., et al. (2005). "Cytogenetic effects in children treated with metilfenidato". Cancer Lett. 2005 Dec 18;230(2):284-91.
- ↑ Teo, S.K., et al. (2003). "D-metilfenidato is non-genotoxic in vitro and in vivo assays". Mutat Res. 2003 May 9;537(1):67-79.
- ↑ United Nations International Narcotics Control Board. 1995. Dramatic Increase in metilfenidato Consumption in US: Marketing Methods Questioned [Web page]. Author, [cited 19 April 2004]. Available from http://www.incb.org/e/press/1995/pdf/e_bn_02.pdf.
- ↑ United States Drug Enforcement Administration. 2000. Statement by Terrance Woodworth Deputy Director, Office of Diversion Control, Drug Enforcement Administration Before the Committee on Education and the Workforce: Subcommittee on Early Childhood, Youth and Families May 16, 2000 [Web page], [cited 19 April 2004]. Available from http://www.usdoj.gov:80/dea/pubs/cngrtest/ct051600.htm.
- ↑ DEA, Briefs & Backgrounds, Drugs and Drugs of Abuse, Descriptions, metilfenidato. Retrieved April 7, 2006 from http://www.usdoj.gov/dea/concern/metilfenidato.html.
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Erowid metilfenidato Vault
- (EN) U.S. Drug Enforcement Administration statement on MPH abuse
- (EN) Dep't of Energy 1998 Sep 29 press release on Ritalin
- (EN) CBS: Kiddie Cocaine
- (EN) Website of anti-Ritalin advocate Dr. Peter Breggin
- (EN) Students without ADHD are using Ritalin to help them study
- (EN) Is metilfenidato like cocaine?
- (EN) metilfenidato and cocaine have a similar in vivo potency to block dopamine transporters in the human brain
- (EN) Dexmetilfenidato
- Giù le Mani dai Bambini, è il primo comitato italiano di farmacovigilanza
- Perché Non Accada, campagna di informazione culturale e sociale sul tema ADHD
- [http://www.aifa.it Associazione Italiana famiglie ADHD. Associazione di genitori con bambini ADHD che offrono consigli come affrontare in modo vissuto questo problema.