L'esorcismo di Emily Rose
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L'esorcismo di Emily Rose | |
Titolo originale: | The Exorcism of Emily Rose |
Paese: | Stati Uniti |
Anno: | 2005 |
Durata: | 119' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | horror |
Regia: | Scott Derrickson |
Sceneggiatura: | Paul Harris Boardman,Scott Derrickson |
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Fotografia: | Tom Stern |
Montaggio: | Jeff Betancourt |
Effetti speciali: | Bill Orr,William H. Orr,Keith VanderLaan |
Musiche: | Christopher Young |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
L'esorcismo di Emily Rose è un film del regista Scott Derrickson che narra una vicenda realmente accaduta nel 1970 ad una ragazza tedesca, Anneliese Michel. Il film, uscito nel 2005, ha suscitato numerose critiche dati gli scottanti argomenti cui tratta.
[modifica] Trama
Emily Rose appartiene ad una famiglia fortemente cattolica che vive nelle campagne inglesi. La prima sequenza del film ci palesa la morte della ragazza, avvenuta in circostanze atroci, date le condizioni strazianti del corpo. Viene accusato dell'omicidio il suo sacerdote, colpevole di averle fatto sospendere le cure mediche per curare una rara forma di "epilessia psicotica", diagnosticata alla ragazza, a favore di una ipotesi più mistica: la ragazza sarebbe stata posseduta dal demonio.
[modifica] Curiosità
Questo film, è tratto dalla vera storia di Anneliese Michel, ragazza tedesca morta, per conseguenza di un'esorcismo nel 1976.
[modifica] Il legal movie
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Motivazione: recensione cinematografica ed apprezzamenti di merito Vedi anche: Progetto cinema Portale cinema Segnalazione di Caulfieldimmi tutto
Il film è lontano anni luce dal capostipite del genere, L'esorcista. L'esorcismo di Emily Rose è una ventata di terrore allo stato puro, la protagonista non sembra una bambola obesa ma fa paura lo stesso, soprattutto se si considera che per i suoi movimenti del corpo non sono stati usati effetti speciali, ma solo l'impegno e la buona volontà. Ma ciò che fa del film una vera novità è la sua sceneggiatura, davvero eccellente, che coniuga horror e legal movie in un intreccio veramente appassionante. Gran parte de L'esorcismo di Emily Rose si svolge infatti in un'aula di tribunale, in cui l'imputato è il sacerdote e l'accusa è affidata ad un avvocato senza scrupoli. Vengono chiamati sul banco i vari testimoni e, mano a mano che essi depongono, parte l'horror, cioè la visione dei loro racconti. Il risultato è un horror allo stato puro, senza gambe mozzate o teste tagliate, che riesce a creare suspance come un vero thriller. E come un thriller ci riserva una sorpresa nel finale, svelandoci il motivo dell'insistenza del sacerdote a testimoniare, nonostante le pressioni della sua diocesi.
Una rara dimostrazione di come la carta e la penna sanno fare più paura dei sofisticatissimi effetti digitali.