Itterbio
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Generalità | |||||||||
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Nome, Simbolo, Numero atomico | itterbio, Yb, 70 | ||||||||
Serie chimica | lantanidi | ||||||||
Gruppo, Periodo, Blocco | --, 6, f | ||||||||
Densità, Durezza | 6570 kg/m3, n.d. | ||||||||
Aspetto | bianco argenteo |
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Proprietà atomiche | |||||||||
Peso atomico | 173,04 amu | ||||||||
Raggio atomico (calc.) | 175 (222) pm | ||||||||
Raggio covalente | nessun dato | ||||||||
Raggio di van der Waals | nessun dato | ||||||||
Configurazione elettronica | [Xe]6s24f14 | ||||||||
elettroni (e-) per livello energetico | 2, 8, 18, 32, 8, 2 | ||||||||
Stati di ossidazione | 3 (basico) | ||||||||
Struttura cristallina | cubica a facce centrate | ||||||||
Proprietà fisiche | |||||||||
Stato a temperatura ambiente | solido | ||||||||
Punto di fusione | 1097 K (824°C) | ||||||||
Punto di ebollizione | 1467 K (1194°C) | ||||||||
Volume molare | 2,484 × 10-5 m3/mol | ||||||||
Calore di evaporazione | 128,9 kJ/mol | ||||||||
Calore di fusione | 7,66 kJ/mol | ||||||||
Tensione di vapore | nessun dato | ||||||||
Velocità del suono | 1590 m/s a 293,15 K | ||||||||
Varie | |||||||||
Elettronegatività | 1,1 (scala di Pauling) | ||||||||
Calore specifico | 150 J/(kg*K) | ||||||||
Conducibilità elettrica | 3,51 × 106 /m ohm | ||||||||
Conducibilità termica | 34,9 W/(m*K) | ||||||||
Energia di prima ionizzazione | 603,4 kJ/mol | ||||||||
Energia di seconda ionizzazione | 1174,8 kJ/mol | ||||||||
Energia di terza ionizzazione | 2417 kJ/mol | ||||||||
Energia di quarta ionizzazione | 4203 kJ/mol | ||||||||
Isotopi più stabili | |||||||||
iso | NA | TD | DM | DE | DP | ||||
166Yb | sintetico | 56,7 ore | ε | 0,304 | 166Tm | ||||
168Yb | 0,13% | Yb è stabile con 98 neutroni | |||||||
169Yb | sintetico | 32,026 giorni | ε | 0,909 | 169Tm | ||||
170Yb | 3,05% | Yb è stabile con 100 neutroni | |||||||
171Yb | 14,3% | Yb è stabile con 101 neutroni | |||||||
172Yb | 21,9% | Yb è stabile con 102 neutroni | |||||||
173Yb | 16,12% | Yb è stabile con 103 neutroni | |||||||
174Yb | 31,8% | Yb è stabile con 104 neutroni | |||||||
175Yb | sintetico | 4,185 giorni | β- | 0,470 | 175Lu | ||||
176Yb | 12,7% | Yb è stabile con 106 neutroni | |||||||
177Yb | sintetico | 1,911 ore | β- | 1,399 | 177Lu | ||||
iso = isotopo |
L'itterbio è l'elemento chimico di numero atomico 70. Il suo simbolo è Yb.
È un metallo tenero di colore argento ed appartiene al gruppo delle cosiddette terre rare. Si trova nei minierali gadolinite, monazite e xenotite, spesso associato all'ittrio e agli altri lantanidi.
Indice |
[modifica] Caratteristiche
L'itterbio è un elelmento di aspetto metallico lucente; è tenero, malleabile e abbastanza duttile. Viene facilmente dissolto dagli acidi, lentamente reagisce con l'acqua e si ossida per esposizione all'aria. A temperature elevate si incendia spontaneamente convertendosi nel suo ossido.
Dell'itterbio esistono tre forme allotropiche, α, β e γ, le cui temperature di conversione sono -13°C e 795°C. La forma β, che esiste a temperatura ambiente, ha un reticolo cristallino cubico a corpo centrato.
Normalmente la forma β possiede la conducibilità elettrica tipica dei metalli, ma diventa un semiconduttore quando esposto a pressioni attorno a 16.000 atm.
[modifica] Applicazioni
Un isotopo dell'itterbio trova uso come fonte di raggi X in dispositivi portatili da usarsi in assenza di elettricità.
L'itterbio viene usato come additivo all'acciaio inossidabile per migliorarne la grana, la forza ed altre proprietà reologiche.
Alcune leghe contenenti itterbio hanno trovato uso in odontoiatria. Alcuni suoi sali sono usati per la produzione di dispositivi laser.
[modifica] Storia
L'itterbio è stato scoperto dal chimico svizzero Jean Charles Galissard de Marignac nel 1878. Marignac individuò un nuovo componente nella terra nota come erbia e lo chiamò itterbia, dal nome della cittadina svedese di Ytterby.
Nel 1907 il chimico francese Georges Urbain sperò l'itterbia di Marignac in due frazioni: la neoitterbia e la lutezia. La neoitterbia venne successivamente identificata come l'elemento itterbio e la lutezia venne riconosciuta essere l'elemento lutezio. Anche Auer von Welsbach isolò indipendentemente questi elementi dall'itterbia in un periodo simile e li chiamò aldebaranio e cassiopeio.
Le proprietà chimiche e fisiche dell'itterbio non furono determinate in dettaglio fino al 1953 quando venne prodotto l'itterbio puro.
[modifica] Disponiblità
L'itterbio si trova in alcuni rari minerali, accompagnato ad altri elelmenti del gruppo delle 'terre rare. La sua principale fonte commerciale è la monazite che ne contiene lo 0,03%.
L'itterbio è difficile da separare dagli altri elementi a lui simili; solo in tempi recenti è stato possibile isolarlo attraverso tecniche di estrazione e scambio ionico.
I composti chimici dell'itterbio sono rari.
[modifica] Isotopi
L'itterbio in natura si compone di 7 isotopi stabili; 168Yb, 170Yb,171Yb,172Yb,173Yb,174Yb,176Yb, di cui il più abbondante è 174Yb (31,8%).
Dell'itterbio sono noti 22 isotopi radioattivi, di cui i più stabili sono 169Yb (emivita: 32,026 giorni), 175Yb (4,185 giorni) e 166Yb (56,7 ore). Tutti gli altri hanno emivite inferiori alle 2 ore e la maggior parte di essi inferiore a 20 minuti. Ne esistono anche 6 metastati ed il più stabile di essi è 169mYb (emivita: 46 secondi).
La principale modalità di decadimento degli isotopi più leggeri di 174Yb è la cattura elettronica con conversione in isotopi di tulio; quelli più pesanti subiscono invece preferenzialmente un decadimento beta con conversione in isotopi di lutezio.
[modifica] Precauzioni
Benché l'itterbio sia abbastanza stabile, è meglio conservarlo in contenitori sigillati, per proteggerlo dal contatto con l'aria e l'umidità. La polvere di itterbio metallico può incendiarsi spontaneamente all'aria.
Tutti i composti dell'itterbio sono considerati tossici; sono noti per causare irritazione alla pelle e agli occhi e sono sospetti cancerogeni.
[modifica] Collegamenti esterni
in inglese
- Los Alamos National Laboratory – Ytterbium
- Guide to the Elements – Revised Edition, Albert Stwertka, (Oxford University Press; 1998) ISBN 0-19-508083-1
- It's Elemental – Ytterbium
- WebElements.com – Ytterbium
- EnvironmentalChemistry.com – Ytterbium
- High-res. www.seltenerden.de - immagini e dettagli sull'itterbio metallico (inglese e tedesco)