Deus Ex: Invisible War
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Deus Ex: Invisible War è il seguito di Deus Ex, un gioco di ruolo per PC e XBox uscito nel 2004, ambientato in una futura civiltà minacciata dai terroristi.
Alla fine del primo Deus Ex, i giocatori attenti avranno notato che tra le capsule di esseri nano-modificati, vi era, ancora in attesa di nascere, il progetto Alex Denton...
Sarà il fratellastro di Paul e JC che impersoneremo in questo videogioco ibrido della Ion Storm (la stessa di Daikatana, guidata da Warren Spector).
Sono passati 30 anni dal momento in cui JC si è interfacciato alla Intelligenza artificiale Helios, facendo saltare le comunicazioni mondiali e uccidendo il potente Bob Page (è stato scelto di implementare tutti e tre i finali del primo gioco).
Alex studia in un'accademia che, oltre ad offrirgli un'istruzione ed un addesramento in sicurezza e anti-terrorismo, gli propone anche la consegna di up-grade nano-tecnologici alla fine del corso.
Purtroppo nell'arco di una notte, una setta di anti-tecnologici chiamati Templari (il richiamo al medioevo e alle crociate non è ovviamente casuale), attacca le due accademie su territorio americano.
Nel frattempo, Alex scopre di essere solo un esperimento e di essere stato sotto controllo per moltissimo tempo.
Dopo la fuga iniziale, al giocatore si aprirà un'ampia rosa di scelte (comunque non infinita); egli dovrà scegliere con quale fazione allearsi, a chi essere fedele e come svolgere le sue missioni.
[modifica] Caratteristiche del gioco
La trama è intrigante mentre il commento musicale è molto legato al primo episodio (forse meno epico-tech e più sinfonico).
La grafica è molto piacevole e, malgrado qualche bug, riflette la sensazione di claustrofobia e insicurezza degli ambienti cyberpunk ed è supportata dal sistema fisico Havok che permette di sfruttare gli elementi dell'ambiente circostante in modo creativo per completare i propri compiti.
Nel secondo episodio della saga di Deus Ex mancano i punti esperienza: di primo acchitto, questa può sembrare la conferma che il gioco ha perso i suoi elementi di gioco di ruolo, ma (secondo la filosofia del gioco) l'utente interpreta sé stesso nelle scelte morali e non viene limitato dalle sue capacità in un dato ambito. Può anzi decidere di comportarsi come vuole in ogni situazione.
[modifica] Collegamenti esterni
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