Giuseppe Garibaldi (portaerei)
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Giuseppe Garibaldi (C 551) | |
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Il Giuseppe Garibaldi in navigazione |
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Descrizione generale | |
Tipo | Incrociatore porta-aeromobili |
Cantiere | Cantieri Navali di Monfalcone |
Impostazione | marzo 1981 |
Entrata in servizio | 1985 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | a secco: 10.000 t a pieno carico: 13.850 t |
Lunghezza | 180,2 m |
Larghezza | 33,4 m |
Altezza | 6,7 m |
Ponte di volo | 173,8 x 30,4 m |
Propulsione | 4 turbine a gas Fiat-General Electric LM-2500 (2 el.) |
Velocità | 30 nodi (56 km/h) |
Autonomia | 7.000 mn (13.000 km) alla velocità di 20 nodi |
Equipaggio | 550 uomini + addetti alla componente aerea (fino a 225) |
Equipaggiamento | |
Sistemi difensivi | due lanciatori per chaff, flares o jammers sistema ECM |
Armamento | Sistema missilistico teleguidato 2 tubi lancia siluri da 324 mm 8 missili terra-aria (SAM) Aspide tre cannoni leggeri Breda tipo Dardo da 40 mm |
Mezzi aerei | 12 aerei AV-8B "Sea" Harrier o 18 elicotteri Agusta |
Note | |
Motto | Obbedisco |
La nave Giuseppe Garibaldi (C 551), un incrociatore porta-aeromobili, è la nave ammiraglia della Marina Militare Italiana; prende il nome dal generale ed eroe italiano Giuseppe Garibaldi. L'unità, di base a Taranto, è stata la prima portaerei nella storia della Marina Militare Italiana ad entrare in servizio attivo (due unità portaerei furono infatti approntate nel corso della Seconda guerra mondiale ma non entrarono mai in servizio).
L'unità, progettata per operazioni anti-sommergibile, dispone di una componente aerea che può, alternativamente, essere composta da un massimo di dodici aerei STOVL AV-8B "Sea" Harrier, ovvero diciotto elicotteri Agusta o da un misto di entrambi a seconda della missione da svolgere. Il ponte di volo, dalla caratteristica struttura disassata rispetto all'asse longitudinale della nave e dotato di un trampolino di lancio (sky-jump), è lungo 174 e largo 30 metri.
La nave è equipaggiata con un sistema missilistico teleguidato e due tubi lancia siluri da 324mm. Il sistema di difesa della nave è composto da due apparati da otto missili terra-aria (SAM) Aspide, da tre cannoni leggeri Breda tipo Dardo da 40 mm. Le misure anti-missile comprendono due lanciatori per chaff, flares o jammers ed un sistema ECM; l'unità è inoltre dotata di un sistema anti-siluri.
La nave è motorizzata da quattro turbine a gas (COGAG) Fiat (costruite su licenza della General Electric), che forniscono una potenza, a regime, di 82.000 HP (60 MW) ai due alberi motore e consentono una velocità massima di 30 nodi (circa 56 km/h); la nave ha inolte un autonomia di circa 7.000 miglia nautiche (13.000 km) ad una velocità media di 20 nodi.
Costruita nei cantieri navali della Fincantieri di Monfalcone a partire dal marzo del 1981, varata nel 1983 è entrata in servizio il 30 settembre del 1985: al momento del varo era la portaerei in servizio più piccola al mondo.
A causa della legislazione vigente all'epoca (che permetteva esclusivamente all'Aeronautica il possesso di mezzi aerei militari ad ala fissa) la Garibaldi non ebbe, fino al cambio delle legge nel 1989, alcuna dotazione di aerei.
Nave Garibaldi sarà affiancata dalla portaerei Cavour il cui varo è avvenuto il 20 luglio 2004 e che entrerà in servizio nel novembre del 2007. Nave Cavour sarà la prima vera portaerei italiana e andrà a sostituire l'incrociatore Vittorio Veneto posto in riserva nel 2004.
L'attuale nave Garibaldi (l'unità C 551) è la quinta, nella storia della Marina Militare Italiana e della Regia Marina, a prendere il nome dall'eroe dei due mondi; le altre navi che l'hanno preceduta sono:
- una fregata nel 1861;
- un incrociatore corazzato del 1901;
- un incrociatore leggero del 1933;
- un incrociatore, varato nel 1961.
Tutte e cinque tali navi hanno avuto quale stemma il volto di Garibaldi ed il motto "Obbedisco".