Dislocamento
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Il dislocamento di una nave è il peso dell'acqua spostata dallo scafo posto a galleggiare e per il principio di Archimede coincide con il peso dell'imbarcazione.
È misurato in tonnellate, dove 1 t = 1.000 kg. Queste unità non devono essere confuse con le tonnellate di stazza, che sono invece una misura di volume.
Il volume di acqua spostata, calcolabile con procedimenti geometrici, è in relazione con il dislocamento secondo la formula:
dove Δ è il dislocamento in tonnellate, γ è il peso specifico del liquido (circa 1,026 per l'acqua di mare) e V è il volume in metri cubi. Il calcolo deriva dal principio di Archimede secondo cui il peso di un oggetto galleggiante è equivalente al peso dell'acqua spostata.
Nei paesi anglosassoni il dislocamento è misurato in ton (Gran Bretagna) e long ton (Stati Uniti), corrispondenti a 1016,0469088 kg.
Si possono indicare tre tipi di utilizzo per il termine.
- Dislocamento: è il peso reale di una nave e del suo contenuto. Si usa per classificare le imbarcazioni non mercantili, poiché il loro carico è più o meno costante e non sono soggette al sistema di tariffe portuali usate per il commercio.
- Dislocamento a vuoto: misura il peso della nave senza carburante, carico, passeggeri, equipaggio, e provviste a bordo.
- Portata lorda: è il peso massimo che una nave può trasportare in condizioni di sicurezza e a pieno carico. Nel calcolo vanno inclusi i passeggeri, il carburante, l'equipaggio, le provviste e il carico. È ottenibile sottraendo al dislocamento il dislocamento a vuoto.