Giardino zen
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Il giardino zen (枯山水 karesansui, giardino di pietre) è un giardino tipico della cultura giapponese, i cui gli elementi (acqua, piante, pietre) sono rappresentati in maniera simbolica da pietre e ghiaia. L'acqua viene rappresentata da "fiumi" di ghiaia il cui moto si scontra con l'emergenza dal suolo di grosse pietre dalle forme naturalmente disordinate, allo scopo di simboleggiare il dinamismo delle forme della natura.
Sono usati dai monaci zen giapponesi durante la meditazione. Talvolta ridotti ad una forma da interni in una struttura in legno, i giardini zen in miniatura sono chiamati bonseki.
Indice |
[modifica] Tempio di Ryoan-ji
Il più celebre giardino zen è quello di Ryoan-ji, tempio di Kyōto.
Il giardino di ghiaia è stato creato per offrire ai monaci un posto dove meditare, ed è conosciuto per il suo effetto calmante.
[modifica] Disegno
Ci sono stati molti tentativi di spiegare il disegno dei giardini zen. Alcuni di questi sono:
- La ghiaia rappresenta l'oceano e le pietre rappresentano le isole del Giappone
- Le rocce rappresentano una mamma tigre con i cuccioli che nuota verso un drago
- Le rocce formano parte del kanji per cuore o mente
Si veda Ryōan-ji per una analisi matematica di un giardino zen
Un recente suggerimento dei ricercatori Gert van Tonder dell'Università di Kyoto e di Michael J. Lyons degli ATR Intelligent Robotics and Communication Labs è che le pietre formino un immagine subliminale di un albero. Questa immagine non può essere percepita consciamente quando la si guarda; i ricercatori sostengono che la mente subconscia sia in grado di vedere una sottile associazione tra le pietre. Essi ritengono che ciò sia responsabile dell'effetto calmante del giardino.
[modifica] Adattamenti per la progettazione paesaggistica
I concetti della progettazione di un giardino Zen sono stati adattati per la creazione di un paesaggio piantumato in maniera più naturale. Questo può essere visto nell'immagine sottostante, un piccolo giardino "Zen" che è parte del Japanese Tea Garden a San Francisco Golden Gate Park. Non visibile in questo scorcio, sul lato sinistro, ci sono numerosi sassi sulla riva del letto di pietruzze, racchiusi da arbusti di bordura.
[modifica] Critiche
Il concetto di giardino zen viene considerato un mito da molti importanti esperti giardinieri giapponesi e da molti esperti di buddismo. Essi sostengono che si tratta di una creazione occidentale della fine del XX secolo, che non ha niente a che fare con la tradizione del giardinaggio giapponese. L'estetica del karesansui o "giardno secco" non è affatto unica dei giardini che si trovano vicino ai templi zen. I giardini secchi si possono trovare fuori da case, ristoranti e alberghi. Similarmente, i giardini attorno ai templi zen possono avere molti stili differenti, e i giardini secchi sono solo uno di questi.
Il termine "giardino zen" apparve per la prima volta nel libro del 1935 di Loraine Kuck, intitolato One Hundred Kyoto Gardens. Il primo uso del termine in lingua giapponese non apparve su stampa fino al 1958. Ciò può implicare che qualche studioso giapponese possa aver semplicemente seguito l'uso occidentale, adottando il concetto in voga di "giardino zen", perché già utilizzato dagli stranieri.
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