Giardino
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Un giardino è un luogo preposto alla coltivazione di piante da frutto, da fiore o da arredamento situato intorno o in un luogo vicino a una costruzione umana.
Indice |
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Storia del giardinaggio. |
Anche se dall'avvento dell'agricoltura l'uomo impara a servirsi delle piante, dobbiamo aspettare il Medioevo per avere una prima forma di giardino, all'interno delle proprietà monacali e nelle immediate vicinanze di castelli e corti. Questi appezzamenti sono coltivati a ortaggi ed erbe medicinali, compresi qualche alberi da frutto. E tutti rigorosamente all'esterno delle mura cittadine (tranne qualche rara eccezione), poiché al suo interno non c'è molto spazio. Solo dal XIII secolo cominciano a diffondersi giardini e frutteti all'interno dei cortili nelle case patrizie: la spiegazione è da ricercare nella voglia dei nobili di ricreare una parte della campagna (dove era usanza passare 4 mesi all'anno) in città. L'hortus conclusus (ovvero orto chiuso, circondato da mura) è l'ideale da riprodurre, un'immagine idilliaca di un terreno pianeggiante di forma regolare cinto da alte mura, che racchiude al suo interno prati verdi, fiori, erbe e frutteti, cornice ideale per una fontana di acqua purissima, da collocarsi sempre al centro dell'hortum. Uno sfondo ideale per gli amori cortesi tanto celebrati nella letteratura del periodo.
[modifica] Il giardino all'italiana
Nel XV secolo l'idea di giardino all'italiana assume un significato profondamente decorativo e architettonico, che trova la sua forma "primitiva" più illustre nel giardino di Castello, villa Medicea. Si comincia ad usare i viali come assi prospettici che connettono le varie parti del giardino e viene data particolare attenzione agli effetti panoramici, accentuati con giardini pensili, terrazze e scenografiche scalinate. È un ritorno alle forme architettoniche di gusto classico (siamo nel Rinascimento) e si nota una spiccata passione per l'ars topiaria. L'evoluzione anche culturale porterà la creazione, nel Cinquecento, di giardini attentamente asserviti alla geometria delle forme: nasce l'architettura vegetale, dove minerali e vegetali sono usati allo stesso modo, al servizio dell'uomo. Ma già solo un secolo dopo (e in Veneto, grazie anche alle ville palladiane, nello stesso Cinquecento) la forma perfetta ciqnuecentesca viene modificata e ammorbidita. Il giardino barocco presenta aiuole e terrazze che solo vicino al palazzo mantengono il rigore geometrico: via via che ci si allontana le forme si fanno più sinuose e compaiono ovali e forme irregolari morbide.
[modifica] Il giardino alla francese
In Francia, alla corte del Re Sole, quando Versailles rivaleggia con Vaux-le-Vicomte per la bellezza e la grandiosità dei suoi giardini, progettati da Andrè Le Notre, nasce la denominazione di giardino alla francese. Tuttavia l'arte dei giardini in Francia è pesantemente influenzata dal Rinascimento italiano e dagli stessi giardini all'italiana. È Caterina de' Medici a chiedere la risistemazione dei giardini delle Tuileries secondo i gusti italiani, rivisitanti e interpretati dal prolifico Le Notre. Il giardino francese si differenzia da quello italiano principalmente per la mancanza di terrazzamenti (facilmente comprensibile dalla morfologia del suolo francese, solitamente pianeggiante) e i pendii dolci , un grande studio sulle viste prospettiche con ampissimi viali e grandi canali d'acqua e non ultimo, una vegetazione che prevale sull'architettura, ovvero scenografiche quinte di boschi (lontane, ma sempre presenti). Caratteristica tipica dei giardini alla francese è l'uso dei cosiddetti parterre de broderie, ricami disegnati su aiuole con sabbie colorate (bianche, rosse, gialle, beige) usando piccole siepi, solitamente di bosso nano.
[modifica] Il giardino paesaggistico
Per approfondire, vedi la voce Giardino all'inglese. |
Il XVIII secolo vede arrivare in Inghilterra una nuova concezione di progettare i giardini, che durerà fino a buona metà del secolo successivo (e verrà esportata in tutto il mondo): il giardino paesaggistico, che sarà poi scenario ideale per il movimento socio-culuturale del Romanticismo. Completamente opposto ai giardini alla francese e all'italiana, questo giardino ha come caratteristica principale l'illusorea apparenza di essere un territorio naturale quasi selvaggio e lasciato al caso. Niente di più falso! Gli architetti del verde inglesi (comincia infatti a nascere questa professione, soprattutto grazie a maestri come Charles Bridgham, Lord "Capability" Brown e il grande William Kent) aboliscono l'ars topiaria, i terrazzi, i boschetti le aiuole e i canali per fare spazio a un giardino con dolci pendii, alberi isolati o a gruppi, ruscelletti e addirittura false rovine romane, gotiche o tempietti che si specchiano su piccoli laghi. Nasce il landscaping, l'arte di fondere il giardino con il paesaggio e questo grazie a una nobiltà e alta borghesia che non disdegna di occuparsi delle tenute agricole e, anzi, ne è fiera. Gli intellettuali britannici esaltano questo nuovo modo di progettare giardini, contrapponendola alla rigidezza dei giardini alla francese e credendola la realizzazione dell'equilibrio raggiunto dalla società inglese loro contemporanea, che nei giardini si riflette armonica e naturale. Questi giardini vengono anche chiamati "georgiani".
Da aggiungere: giardini urbani, giardini zoologici e botanici
[modifica] Tipologie
- Orto (coltivato ad ortaggi)
- Frutteto (con alberi da frutto)
- Giardino all'italiana
- Giardino alla francese
- Giardino d'inverno (od orangerie)
- Giardino Mediterraneo
- Giardino paesistico britannico
- Giardino naturale e giardino ecologico
- Giardino zoologico
- Giardino botanico
- Parco urbano moderno
- Giardino zen