Franco Sacchetti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Franco Sacchetti (Ragusa, Dalmazia, 1332 - San Miniato, Pisa, 1400) è un poeta e novelliere vissuto principalmente nella Firenze del XIV secolo. È oggi ricordato soprattutto per la sua raccolta Il trecentonovelle.
Indice |
[modifica] Vita
Nato in una famiglia di mercanti originari di Firenze, seguì le orme paterne con un certo successo, e a 31 anni si stabilì a Firenze dove si integrò al punto di ricoprire preso diverse cariche pubbliche. Fu infatti inviato a Bologna nel 1376 come ambasciatore, fece parte degli Otto di Balìa (1383), Priore (1384 e podestà di Bibbiena, San Miniato, dove probabilmente scrisse la sua opera più celebre e infine morì, a Faenza e a Portico di Romagna. Visse generalmente nell'agiatezza (procuratagli dai traffici mercantili) e frequentò la migliore società fiorentina, in cui si fece una certa fama come gaudente e gradito membro delle brigate. Inoltre come rimatore riceveva e mandava sonetti a numerosi altri letterati dell'epoca, che peraltro non avevano più lo smalto delle tre corone fiorentine, come rileva il De Sanctis che li chiama, poco caritatevolmente, Ultime voci de' trovatori italiani (F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana). Una serie ravvicinata di lutti familiari lo indusse a meditare le Scritture e a scrivere una serie di meditazioni su brani evangelici.
[modifica] Opere
- La battaglia delle belle donne di Firenze con le vecchie (ante 1354) in rima
- il Libro delle rime in cui sono raccolte in ordine cronologico liriche di argomento amoroso
- Sposizioni dei Vangeli (1378-1381), in 49 capitoli, meditazioni in prosa su brani del Vangelo
- il trecentonovelle raccolta inizialmente integra di cui ci sono giunte solo 223 novelle
[modifica] Altri progetti
- Wikisource contiene opere originali di o su Franco Sacchetti
[modifica] Collegamenti esterni
- Il libro delle rime (ediz. 1936) e
- La battaglia delle belle donne ; Le lettere ; Le sposizioni di Vangeli (ediz. 1938), testi integrali dalla collana digitalizzata "Scrittori d'Italia" Laterza