Ragusa (Croazia)
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Ragusa | |
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Nome ufficiale: | Dubrovnik |
Stato: | Croazia |
Regione: | contea raguseo-narentana |
Coordinate: | Latitudine: 42° 38′ N Longitudine: 18° 06′ E |
Altitudine: | m s.l.m. |
Superficie: | km² |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2005) 48.770 ab. ab./km² |
CAP: | 20000 |
Pref. tel: | 020 |
Sito istituzionale |
Ragusa (in croato Dubrovnik) è una città della Croazia meridionale situata lungo la costa della Dalmazia. La città, che ha lungamente mantenuto la sua indipendenza come repubblica marinara, vanta un centro storico di particolare bellezza che figura nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO e che le è valso il soprannome di "perla dell'Adriatico".
Indice |
[modifica] Geografia
Ragusa è il capoluogo della contea raguseo-narentana, nonché la maggiore città della Dalmazia meridionale.
La città di Ragusa è stata fondata originariamente su un'isola rocciosa e poi collegata alla terraferma mediante interramento di un sottile braccio di mare (che corrisponde oggi alla parte pianeggiante della città). Le fortificazioni attuali risalgono al XVII secolo, quando in seguito ad un devastante terremoto la città venne ricostruita quasi interamente.
Dal punto di vista urbanistico, il centro storico (che è tassativamente pedonale) è diviso a metà da un lungo stradone lastricato (detto appunto Stradun) che termina in prossimità del porto e lungo il quale si affacciano i palazzi più significativi della città.
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Repubblica di Ragusa. |
La città venne fondata col nome di Ragusium nella prima metà del VII secolo ad opera degli abitanti della vicina città di Epidaurum (l'attuale Ragusavecchia o Cavtat) in fuga dalle invasioni degli Slavi e degli Avari. Successivamente, la città entrò sotto la protezione dell'Impero Bizantino ed iniziò a sviluppare un fiorente commercio nell'Adriatico e nel Mar Mediterraneo orientale. Nel XI secolo Ragusa era ormai una florida città mercantile e grazie ad alleanze con altre città poté svilupparsi ulteriormente come repubblica marinara. Da alcuni viene considerata come la quinta repubblica marinara insime a Venezia, Amalfi, Pisa e Genova, dato il carattere essenzialmente italianeggiante dell' aristocrazia che la governava.
Caduta Costantinopoli durante la IV Crociata (1204), la città passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia e tale rimase, seppur con brevi interruzioni, fino al 1358. In questo periodo Ragusa entrò ulteriormente nell'orbita culturale italiana e mutuò dalla Serenissima il proprio assetto istituzionale.
Approfittando della sconfitta dei Veneziani per mano dell'Ungheria, Ragusa si sottomise formalmente a quest'ultima in cambio di un tributo annuale, garantendosi tuttavia una fattuale indipendenza. Ottenuta in questo modo la libertà, Ragusa iniziò a prosperare grazie ad una spiccata attitudine mercantile ed all'abilità dei suoi governanti. Nel giro di pochi decenni la città divenne un primario centro commerciale e culturale e giunse a rivaleggiare con la Serenissima Repubblica di Venezia. Neppure il declino della potenza ungherese (battaglia di Mohács, (1526)) riuscì a scalfire la prosperità di Ragusa: la città si diede prontamente all'Impero ottomano e preservò ancora una volta la sua sostanziale indipendenza.
Col XVII secolo iniziò per la città un lento quanto inarrestabile declino, dovuto sia alla scoperta dell'America (che tagliò fuori il Mediterraneo dalle principali rotte commerciali), sia soprattutto al catastrofico terremoto del 6 aprile 1667, che rase al suolo gran parte della città facendo 5.000 vittime.
Ragusa risorse velocemente dalle macerie dotandosi di un impianto urbanistico moderno, ma la ripresa fu parziale e di breve durata. La città venne sempre più a dipendere dal gioco delle potenze straniere e poté conservare la sua indipendenza solo grazie alla sua modesta importanza, finché non venne occupata dalle truppe austriache e poi napoleoniche, che dissolsero l'antica repubblica ragusea (1808) e l'annetterono alle Province Illiriche (1809).
Assegnata all'Austria con il Congresso di Vienna (1815), Ragusa fu unita alla Dalmazia e rimase per un secolo sotto il dominio degli Asburgo. La dominazione austriaca coincise col risveglio nazionale della popolazione croata e con le pretese irredentistiche da parte italiana. Bisogna ricordare che fino agli anni '20 del '900 l'italiano era una lingua ampiamente parlata in tutto il centro storico, retaggio delle antiche statuizioni che considerarono prima il latino e poi l'italiano come lingua ufficiale della Repubblica. Alcune delle famiglie storiche di Ragusa si consideravano quindi italiane più che slave, e il plurilinguismo era molto frequente. Anche una forte minoranza serba viveva da secoli in città, tanto che in occasioni di qualche elezione locale il partito autonomista filoitaliano si alleò col partito serbo in funzione anticroata. Nel 1919 Ragusa divenne parte del neonato Regno di Jugoslavia e successivamente, dopo la seconda guerra mondiale, della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.
In seguito alla dissoluzione di quest'ultima ed alla successiva guerra in Jugoslavia, la città si trovò quasi sulla linea del fronte ed il 6 dicembre 1991 venne bombardata dalle forze armate serbe dalle montagne alle spalle della città. Le bombe causarono molte vittime e non risparmiarono neppure il centro storico, che venne notevolmente danneggiato.
Con la fine delle ostilità la città si è velocemente ripresa ed ha ripreso infine la sua vocazione culturale e turistica.
[modifica] Personaggi illustri
- Giovanni Gondola *Casa di Gondola (Ivan Gundulić) (1589-1638), letterato, autore del poema epico Osman
- Marino Ghetaldi (1566-1617), matematico
- Ruggero Boscovich (Ruđer Bošković) (1711-1787), illustre matematico, astronomo, fisico e filosofo
- Ottavio Missoni, celebre stilista
- Marino de Bona
- Franco Sacchetti
[modifica] Voci correlate
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