Fernando Pessoa
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Fernando António Nogueira Pessoa (Lisbona, 13 giugno 1888 — Lisbona, 30 novembre 1935), meglio conosciuto come Fernando Pessoa, fu un poeta e scrittore portoghese. È considerato uno dei maggiori poeti di lingua portoghese, e per il suo valore è comparato a Camões. Il critico letterario Harold Bloom lo definì, accanto a Pablo Neruda, il poeta più rappresentativo del XX secolo.
Avendo vissuto la maggior parte della sua giovinezza in Sudafrica, la lingua inglese giocò un ruolo fondamentale nella sua vita, tanto che traduceva, lavorava, scriveva, studiava e perfino pensava in Inglese. Visse una vita discreta, trovando espressione nel giornalismo, nella pubblicità, nel commercio e, principalmente, nella letteratura, in cui si scompose in varie altre personalità, note come eteronimi. La sua figura enigmatica interessa gran parte degli studi sulla sua vita e opera, oltre ad essere il maggior autore della eteronomia.
Morì a causa di problemi epatici all’età di 47 anni nella stessa città dov’era nato. L’ultima frase che scrisse fu in inglese "I know not what tomorrow will bring... ", e si riportano come le sue ultime parole (essendo molto miope) "De-me os meus òculos!" (Datemi i miei occhiali).
Indice |
[modifica] Biografia
Se depois de eu morrer, quiserem escrever a minha biografia, Não há nada mais simples. |
Se dopo la mia morte volessero scrivere la mia biografia, non c’è niente di più semplice. |
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- Fernando Pessoa/Alberto Caeiro; Poemas Inconjuntos; Scritto nel 1913-15; Pubblicato in Atena nº 5, Febbraio 1925
[modifica] La giovinezza a Durban
Alle tre e venti del pomeriggio del 13 giugno 1888 nasceva a Lisbona Fernando Pessoa. Il parto avvenne al quarto piano a sinistra del numero 4 del Largo de São Carlos, davanti all’Opera di Lisbona, il Teatro Nacional de São Carlos.
Suo padre era il funzionario pubblico del Ministero della Giustizia e critico musicale del «Diário de Notícias» Joaquim de Seabra Pessoa, di Lisbona; sua madre Maria Magdalena Pinheiro Nogueira, originaria della Ilha Terceira nelle Azzorre. Con loro vivevano anche la nonna Dionisia, malata mentale, e due zie non sposate, Joana e Emilia.
Venne battezzato il 12 luglio nella Chiesa dei Martiri del quartiere dello Chiado. I padrini furono sua zia materna Ana Luísa Pinheiro Nogueira e il Generale Chaby. Il nome Fernando Antonio è collegato a Sant'Antonio da Padova, da cui la sua famiglia reclamava una discendenza genealogica. Il nome di battesimo del Santo era infatti Fernando Bulhões, e il giorno a lui consacrato a Lisbona era il 13 giugno, lo stesso della nascita di Pessoa.
La sua infanzia e adolescenza vennero marcate da fatti che lo avrebbero influenzato in seguito. Cinque anni dopo il padre morì, a soli 43 anni, vittima della tubercolosi. Lasciò la moglie, il piccolo Fernando e suo fratello Jorge, che non avrebbe raggiunto l’anno di vita. La madre fu costretta a vendere parte della mobilia e a trasferirsi in una abitazione più modesta, al terzo piano di Rua de São Marçal n. 104. è in questo periodo che nasce il suo primo pseudonimo, Chevalier de Pas. Lui stesso rivelò questo fatto a Adolfo Casais Monteiro in una lettera del 13 gennaio 1935, in cui parla diffusamente dell’origine degli eteronomi. Nello stesso anno scrive il suo primo poema, un’epigrafe infantile dedicata “Alla mia amata mamma”.
Nel 1895 sua madre si risposa per procura con il Comandante João Miguel Rosa, console del Portogallo a Durban (Sudafrica), che aveva conosciuto un anno prima. In Africa Pessoa dimostrerà presto di possedere abilità letterarie.
A seguito del matrimonio si trasferisce con la madre e un prozio, Manuel Gualdino da Cunha, per Durban, dove passa la maggior parte della sua giovinezza. Viaggiano con la nave “Funchal” fino a Madeira, e poi si imbarcano nel vascello inglese “Hawarden Castle” fino al Capo di Buona Speranza.
Dovendo dividere le attenzioni della madre con la prole del nuovo matrimonio e con il patrigno, Pessoa si isola, propiziandosi così momenti di intensa riflessione. A Durban riceve una educazione di stampo britannico, con un profondo contatto con la lingua inglese. I suoi primi testi e studi saranno infatti in inglese. Mantiene il contatto con la letteratura inglese con autori come como Shakespeare, Edgar Allan Poe, John Milton, Lord Byron, John Keats, Percy Shelley, Alfred Tennyson, solo per citarne alcuni. L’Inglese giocò un ruolo importante nella sua vita, sia per il lavoro (divenne infatti corrispondente commerciale a Lisbona), che per alcuni dei suoi scritti, che per traduzioni di opere quali ‘’Annabel Lee’’ e ‘’Il Corvo’’ di Edgar Allan Poe. Con l’eccezione del libro ‘’Mensagem’’, gli unici lavori pubblicati in vita saranno le due raccolte dei suoi poemi in inglese, : Antinous e 35 Sonnets e English Poems I - II e III, scritti fra il 1918 e il 1921
Frequenta le scuole primarie nell’istituto dei frati irlandesi di West Street, dove riceve anche la prima comunione e riesce a concentrare 5 anni in soli 3. Nel 1899 entra nella Durban High School, dove resterà per tre anni e sarà uno dei primi alunni della classe. Nello stesso anno crea lo pseudonimo di Alexander Search, con cui si auto-invia delle lettere. Nel 1901 è promosso con distinzione nel primo esame della Cape School High Examination, e scrive i primi poemi in inglese. Nello stesso periodo muore sua sorella di due anni Madalena Henriqueta. Nelle vacanze parte con la famiglia per il Portogallo. Sulla stessa nave con la quale viaggiano si trova anche la salma della sorella defunta. A Lisbona abita con la famiglia nella zona di Pedrouços, poi nella Avenida de D. Carlos I, n. 109. Nella capitale portoghese nasce João Maria, quarto figlio del secondo matrimonio della madre. Con il patrigno, la madre e i fratelli compie un viaggio alla Ilha Terceira, nelle Azzorre, dove abita la famiglia materna. Si recano anche a Tavira per visitare i parenti del padre. In questo periodo scrive la poesia ‘’Quando ela passa’’.
Pessoa resta a Lisbona quando la famiglia rientra a Durban. Torna in Africa da solo con il vapore “Herzog”. È il periodo in cui tenta di scrivere romanzi in inglese, e si iscrive alla Commercial School. Lì studierà la notte, perché durante il giorno si occupa di discipline umanistiche. Nel 1903 si candida all’Università del Capo di Buona Speranza. Nella prova di esame per l’ammissione non ottiene un buon punteggio, ma riceve il voto più alto fra 899 candidati nel saggio stilistico di inglese. Per questo riceve il Queen Victoria Memorial Prize.
Una anno dopo rientra alla Durban High School dove frequenta l’equivalente di un primo anno universitario. Approfondisce la sua cultura, leggendo classici inglesi e latini; scrive poesia e prosa in inglese, e nascono gli eteronimi Charles Robert Anon e H. M. F. Lecher; nasce sua sorella Maria Clara e pubblica nel giornale del liceo un saggio critico intitolato Macaulay. Infine, chiude i suoi ben avviati studi sudafricani raggiungendo all’università il «Intermediate Examination in Arts», con buoni risultati.
[modifica] Rientro definitivo in Portogallo e inizio della carriera
Lasciando la famiglia a Durban rientra definitivamente nella capitale portoghese da solo nel 1905, dove abita presso una zia. La madre e il patrigno tornano a loro volta, e Pessoa si trasferisce a vivere con loro. Continua la produzione di poemi in inglese, e nel 1906 si immatricola nel corso superiore di lettere dell’Università di Lisbona, che però abbandona senza neanche completare il primo anno. È in questo periodo che entra in contatto con importanti scrittori della letteratura portoghese. Si interessa all’opera di Cesário Verde e ai sermoni di Padre Antônio Vieira. I suoi rientrano a Durban, e Fernando inizia a vivere con la nonna, che muore poco dopo, lasciandogli una piccola eredità. Passa quindi a dedicarsi alla traduzione di corrispondenza commerciale, un lavoro che viene normalmente definito “corrispondente estero”. Sarà il suo lavoro per tutta la vita, con una modesta vita pubblica.
Pessoa viene ricoverato il 29 novembre 1935 nell’ospedale di Luís dos Franceses, vittima di una crisi epatica; si tratta chiaramente di cirrosi epatica, causata dall’abuso di alcool di tutta una vita. A titolo di curiosità, si riporta che fosse molto fedele alla marca di brandy "Águia Real". Il 30 novembre muore all’età di 47 anni. Negli ultimi momenti della sua vita chiede i suoi occhiali e invoca gli eteronimi. La sua ultima frase scritta è nella lingua in cui fu educato, l’inglese: I know not what tomorrow will bring (Non so cosa porterà il domani)
[modifica] Eredità
Si può dire che la vita del poeta fu dedicata a creare, e che con questa creazione, creò altre vite attraverso i suoi eteronimi. Questo è stata la sua principale caratteristica, e il motivo di interesse per la sua persona, apparentemente così pacata. Alcuni critici si chiedono se Pessoa abbia realmente fatto trasparire il suo “io” reale, o se questo non fosse un altro prodotto della sua fertile creatività. Quando tratta temi soggettivi e quando usa l’eteronimia, Pessoa diviene enigmatico fino all’estremo. Questo particolare aspetto è quello che muove gran parte delle ricerche sulla sua opera. Il poeta e critico brasiliano Frederico Barbosa dichiara che Fernando Pessoa fu «l’enigma in persona» (purtroppo il sottile gioco di parole va perso nella traduzione, perché in portoghese “pessoa” significa “persona”). Scrisse da sempre, partendo dal primo poema all’età di 7 anni fino al letto di morte. Aveva a cuore l’intelletto dell’uomo, giungendo a dire che la sua vita era stata una costante divulgazione della lingua portoghese; nelle parole del poeta riportate per bocca dell’eteronimo Bernardo Soares «la mia patria è la lingua portoghese». Oppure, attraverso un poema:
«Ho il dovere di chiudermi in casa nel mio spirito e lavorare
quanto io possa e in tutto ciò che io posso, per il progresso della civiltà e l’allargamento della conoscenza dell’umanità» |
Come Pompeo, che disse che «navigare è necessario, vivere non è necessario», Pessoa dice nel poema Navegar é Preciso che «vivere non è necessario; quel che è necessario è creare».
Su Pessoa il poeta messicano premio Nobel per la letteratura Octavio Paz dice che «il poeta non ha biografia: la sua opera è la sua biografia», e inoltre che «niente nella sua vita è sorprendente – nulla, eccetto i suoi poemi». Il critico letterario statunitense Harold Bloom lo considerò il poeta più rappresentativo del XX secolo assieme al cileno Pablo Neruda.
In occasione del centesimo anniversario della nascita il suo corpo è stato traslato, come un eroe nazionale, nel Monastero dei Jerónimos a Lisbona, vicino ai cenotafi di Camões e di Vasco da Gama.
[modifica] Pessoa e l’occultismo
Fernado Pessoa possedeva legami con l’occultismo e il misticismo, con la massoneria e con i rosacroce (benché non si conosca alcuna affiliazione concreta in una loggia o fraternità di queste organizzazioni), e difese pubblicamente le organizzazioni iniziatiche sul quotidiano “Diario di Lisbona” del 4 febbraio 1935 contro gli attacchi della dittatura del “Nuovo Stato”. Il suo poema ermetico più noto e apprezzato nei circoli esoterici si intitola "No Túmulo de Christian Rosenkreutz". Aveva l’abitudine di richiedere consultazioni astrologiche, grazie anche alla certezza della sua data e ora di nascita.
Una volta, leggendo una pubblicazione del famoso occultista inglese Aleister Crowley, Pessoa vi trovò alcuni errori, e scrisse all’autore perché li correggesse. Crowley fu impressionato dalle conoscenze di Pessoa e, amando molto viaggiare, arrivò fino in Portogallo per incontrarlo. Qui giunto visitò con lui la maga tedesca Miss Jaeger, che iniziò a corrispondere con Pessoa con uno pseudonimo occultista. L’incontro però non fu molto cordiale, a causa dei gravi squilibri psichici e spirituali di Crowley.
[modifica] Nota Autobiografica
Questa nota biografica fu scritta da Fernando Pessoa, il 30 marzo 1935, e venne parzialmente pubblicata come introduzione al À memória do Presidente-Rei Sidónio Pais, edito dalla casa Editorial Império nel 1940. Essendo un testo autografo, si noterà che è una “biografia” molto soggettiva e piuttosto incompleta, ma rappresenta i desideri e le interpretazioni dell’Autore in quel preciso momento della sua vita.
- Nome completo: Fernando António Nogueira Pessoa.
- Età e provenienza: Nato a Lisbona, quartiere dei Mártires, al n. 4 del Largo de S. Carlos (oggi del Directório) il 13 giugno 1888.
- Filiazione: Figlio legittimo di Joaquim de Seabra Pessoa e di D. Maria Madalena Pinheiro Nogueira. Nipote paterno del generale Joaquim António de Araújo Pessoa, combattente delle campagne liberali, e di D. Dionísia Seabra; nipote materno del consigliere Luís António Nogueira, giureconsulto e che fu Direttore Generale del Ministero del Regno, e di D. Madalena Xavier Pinheiro. Ascendenza generale: misto di portoghesi ed ebrei.
- Stato civile: Scapolo.
- Professione: La designazione più corretta sarebbe «traduttore», la più esatta «corrispondente straniero in imprese commerciali». Essere poeta e scrittore non costituisce professione, ma vocazione.
- Abitazione: Rua Coelho da Rocha, 16, 1º. Dto. Lisboa. (Indirizzo postale - Casella Postale 147, Lisbona).
- Funzioni sociali svolte: Se per questo si intendono cariche pubbliche o funzioni varie, nessuna.
- Opere pubblicate: L’opera è essenzialmente dispersa, in varie riviste e pubblicazioni occasionali. Quello che considera come valido in libri o foglietti è il seguente : «35 Sonnets» (in inglese), 1918; «English Poems I-II» e «English Poems III» (sempre in inglese), 1922, e il libro «Mensagem», 1934, premiato dal Segretariato della Propaganda Nazionale nella categoria «Poema». Il foglio «L’Interregno», pubblicato nel 1928, e costituito da una difesa della Dittatura Militare in Portogallo deve essere considerato come non esistente. Tutto ciò deve essere rivisto, e forse molto ripudiato.
- Educazione: Poiché sua madre, dopo la morte di suo padre nel 1893, si risposò nel 1895 in seconde nozze con il Comandante João Miguel Rosa, Console di Portogallo a Durban, Natal, venne lì educato. Vinse il premio Regina Vittoria di stile inglese nell’Università del Capo di Buona Speranza nel 1903, all’esame di ammissione, all’età di 15 anni
- Ideologia Política: Considera che il sistema monarchico sarebbe il più adatto per una nazione organicamente imperiale come è il Portogallo. Considera, allo stesso tempo, una monarchia completamente irrealizzabile in Portogallo. Per questo, se ci fosse un plebiscito fra regimi, voterebbe, sebbene con dolore, per la repubblica. Conservatore di stile inglese, cioè con libertà nel conservatorismo, e assolutamente antireazionario.
- Posizione religiosa: Cristiano gnostico e pertanto interamente opposto a tutte le Chiese organizzate, e soprattutto alla Chiesa di Roma. Fedele, per motivi che saranno impliciti più avanti, alla "Tradizione Segreta" del Cristianesimo, che ha relazioni intime con "Tradizione Segreta" di Israele (la Santa Kabbalah) e con l’essenza occulta della Massoneria.
- Posizione iniziatica: Iniziato, per comunicazione diretta del Maestro al Discepolo, nei tre gradi minori dello (apparentemente estinto) Ordine Templare del Portogallo.
- Posizione patriottica: Appartenente a un nazionalismo mistico, da cui sia abolita tutta l’infiltrazione cattolico-romana, se fosse possibile un nuovo sebastianismo, che la sostituisca spiritualmente, sempre che nel Cattolicesimo portoghese vi sia mai stata spiritualità. Nazionalista guidato da questo motto «Tutto per l’Umanità, niente contro la Nazione».
- Posizione sociale: Anticomunista e anti-socialista. Altro si deduce da quanto è detto sopra.
- Riassunto di queste ultime considerazioni: avere sempre nella memoria il martire Jacques de Molay, gran Maestro dell’Ordine dei Templari, e combattere sempre e dappertutto i suoi tre assassini: l’Ignoranza, il Fanatismo e la Tirannia.
- Lisbona, 30 marzo 1935 (nell’originale 1933, per apparente lapsus)
[modifica] Opera poetica
O poeta é um fingidor. Finge tão completamente |
Il poeta è un fingitore Finge così completamente |
- Fernando Pessoa/Bernardo Soares; Autopsicografia; Pubblicato il 1 aprile 1931
La grande creazione estetica di Pessoa è considerata l’invenzione degli eteronimi, che attraversa tutta la sua vita. A differenza degli pseudonimi, gli eteronimi sono personalità poetiche complete: identità che, inizialmente inventate, divengono autentiche attraverso la loro personale attività artistica, diversa e distinta da quella dell’autore originale. Fra gli eteronimi si trova lo stesso Fernando Pessoa, in questo caso chiamato ortonimo, che però sembra sempre più simile agli altri con la loro maturazione poetica. I tre eteronomi più noti, quelli con la maggiore opera poetica sono Álvaro de Campos, Ricardo Reis e Alberto Caeiro.
Un quarto eteronimo di grande importanza nell’opera di Pessoa è Bernardo Soares, autore del Livro do desassossego (Libro dell'inquietudine). Soares è talvolta considerato un semi-eteronimo, a causa delle notevoli somiglianze con Pessoa, e per non aver sviluppato una personalità molto caratterizzata.
Al contrario, i primi tre possiedono addirittura una data di nascita e di morte, quest'ultima ad l’eccezione di Ricardo Reis. Proprio questo dettaglio venne sfruttato dal premio Nobel per la letteratura José Saramago per scrivere il libro L’anno della morte di Ricardo Reis.
Attraverso gli eteronimi, Pessoa condusse una profonda riflessione sulle relazioni che intercorrono fra verità, esistenza e identità. Quest’ultimo aspetto è notevole nell’aura di mistero che circondava il poeta.
[modifica] Il giorno trionfale
Lettera a Adolfo Casais Monteiro del 13 gennaio 1935 sulla nascita degli eteronimi:
« Un giorno in cui avevo definitivamente rinunciato — era l'8 marzo 1914 — mi sono avvicinato da un alto comò e, prendendo un foglio di carta, mi sono messo a scrivere, all'impiedi, come faccio ogni volta che posso. E ho scritto circa trenta poesie di seguito, in una specie di estasi di cui non riesco a capire il senso. Fu il giorno trionfale della mia vita e non potrò mai averne un altro come quello. Cominciai con un titolo: O Guardador de Rebanhos (Il Guardiano di greggi). E quello che seguì fu la nascita in me di qualcuno a cui diedi subito il nome di Alberto Caeiro. Scusate l'assurdità di questa frase: il mio maestro era sorto in me».
[modifica] Ortonimo
L’opera ortonima di Pessoa è passata per fasi distinte, ma fondamentalmente è una ricerca di un certo patriottismo perduto. L’ortonimo fu profondamente influenzato, in vari momenti, da dottrine religiose come la teosofia e da società segrete come la massoneria.
La poesia che ne risulta possiede una certa aria mitica, eroica (quasi fosse una poesia epica, ma certo non nell’accezione originale del termine), e talvolta tragica.
Pessoa un poeta universale, nella misura in cui ci fornisce una visione simultaneamente multipla e unitaria della vita, pur con contraddizioni. È proprio nel tentativo di guardare il mondo in forma multipla (con un forte substrato di filosofia razionalista ed anche con influenze orientali) che risiede una spiegazione plausibile alla creazione degli eteronimi più celebri.
L’opera principale del “Pessoa-sè-stesso” è “Mensagem” (‘’Messaggio’’), una raccolta di poemi sui grandi personaggi storici portoghesi. Il libro fu inoltre l’unico pubblicato in vita dall’autore.
L’ortonimo è considerato simbolista e modernista, per l’evanescenza, l’indefinizione e l’insoddisfazione, e per l’innovazione praticata nelle diverse vie con cui formula il discorso poetico (sensazionismo, paulismo, intersezionismo ecc.)
[modifica] Eteronimi
[modifica] Álvaro de Campos
Fra gli eteronimi, Campos fu l’unico a manifestare fasi poetiche differenti nel corso della sua opera. Era un ingegnere, educato all’inglese ma di origine portoghese, ma sempre con la sensazione di essere straniero in qualsiasi parte del mondo.
Inizia la sua avventura come decadente influenzato dal simbolismo, ma aderisce presto al futurismo. A seguito di una serie di disillusioni esistenziali, assume una vena nichilista, che viene esplicitata nel poema “Tabacaria”, considerato uno dei più noti e della lingua portoghese, e quello che forse ha maggiormente influenzato altri autori.
[modifica] Ricardo Reis
L’eteronimo Ricardo Reis è descritto come un medico che si autodefinisce latinista e monarchico. In un certo qual modo simboleggia l’eredità classica nella letteratura occidentale, espressa con simmetria, armonia, una certa vena bucolica, con elementi epicurei e stoicismi. L’inesorabile fine di tutti i viventi è una costante nella sua opera, sempre classica, depurata e disciplinata.
Secondo le parole di Pessoa, Reis si trasferì in Brasile come protesta per la proclamazione della Repubblica in Portogallo, e non si conosce l’anno della sua morte.
José Saramago continua l’universo di questo eteronimo nel romanzo “O ano da morte de Ricardo Reis”, in cui Reis torna a Lisbona dopo la morte di Pessoa e stabilisce un dialogo con il fantasma dell’ortonimo, ambedue sopravvissuti al loro creatore.
[modifica] Alberto Caeiro
Da parte sua Caeiro, nato a Lisbona, avrebbe vissuto tutta la vita come contadino, quasi senza studi formali ma solo con una istruzione elementare; nonostante questo è considerato il maestro fra gli eteronimi, ma anche dall’ortonimo stesso. Essendo morti i genitori, visse con la zia di uno di loro, grazie a una modesta rendita. Morì di tubercolosi. È noto anche come poeta-filosofo, ma rigettava questo titolo e propugnava una “non-filosofia”. Credeva che gli esseri semplicemente “sono”, e nulla più; era irritato dalla metafisica e da qualunque tipo di simbologia sulla vita.
Possedeva un linguaggio estetico diretto, concreto e semplice, ma tuttavia sufficientemente complessa per il suo punto di vista riflessivo. Il suo ideale si può riassumere nel verso “C’è sufficiente metafisica nel non pensare a niente”. La sua opera è raccolta nel volume “Poemas Completos de Alberto Caeiro”.
[modifica] Citazioni
- Não cantes mais!
- Quero o silêncio
- Para dormir
- Qualquer memória
- Da voz ouvida,
- Desentendida,
- Que foi perdida
- Por eu a ouvir…
- (Non cantare più! / Voglio il silenzio / per dormire / qualsiasi ricordo / della voce udita/incompresa/che fu perduta / perché l'ho udita)
- De repente, pauso no que penso
- (All'improvviso, pauso in ciò che penso)
- Escrever é preciso. Viver não é preciso
- ("Scrivere è necessario. Vivere non è necessario.")
- Não sou nada.
- Nunca serei nada.
- Não posso querer ser nada.
- À parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo.
- (Non sono niente. / Non sarò mai niente. /Non posso volere d'essere niente. / A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo )
- (da "Tabacaria", considerato uno dei più bei testi della letteratura portoghese)
[modifica] Curiosità
- Il poeta lavorava come corrispondente commerciale, con un sistema che oggi definiremmo free lancer. Così facendo riusciva a lavorare due giorni alla settimana, dedicando il resto del tempo alla sua grande passione: la letteratura.
- La poetessa brasiliana Cecília Meireles fu in Portogallo per delle conferenze nel 1934, e desiderò incontrare il poeta, che ammirava moltissimo. Riuscì a contattarlo per lettera e a fissare un incontro. L’appuntamento era per mezzogiorno, e lei attese fino alle due, senza che Pessoa si presentasse. Alla fine rientrò in albergo, dove la attendeva una copia del libro “Mensagem” con un biglietto. In esso Pessoa le spiegava che, secondo il suo oroscopo, “i due non erano fatti per incontrarsi”. In effetti non si incontrarono mai, perché l’anno seguente il poeta venne a mancare.
- Pessoa era alto 1,73 m, secondo la sua carta di identità
- Il suo certificato di morte reca come causa del decesso “blocco intestinale”.
- A Porto è stata creata la Universidade Fernando Pessoa (UFP), come omaggio al poeta.
- Fernando Pessoa é il primo portoghese a figurare nella Plêiade (Collection Bibliotèque de la Pléiade), prestigiosa collezione francese di grandi nomi della letteratura.
- Ophélia Queiroz, la sua innamorata, gli creò l’eteronimo Ferdinand Personne. "Ferdinand" é equivalente a "Fernando" in alcune lingue, e "Personne" significa "nessuno" in francese, con un gioco di parole sul suo creare altre personalità senza avere un proprio “io” definito.
[modifica] Cronologia
- 1888: In giugno nasce Fernando António Nogueira Pessoa; in luglio viene battezzato.
- 1893: In gennaio nasce il fratello Jorge; il padre muore di tubercolosi il 13 luglio; la famiglia è obbligata a vendere all’asta parte dei beni.
- 1894: Nel mese di gennaio muore il fratello Jorge; crea il suo primo eteronimo; João Miguel Rosa è nominato console interno a Durban.
- 1895: In luglio scrive il suo primo poema, e João Miguel Rosa parte per Durban; La madre di Pessoa si sposa con questi per procura in dicembre.
- 1896: Il 7 gennaio viene concesso il passaporto alla madre, e partono per l’Africa; nasce Henriqueta Madalena, sorella del poeta, in ottobre.
- 1897: Frequenta le scuole primarie nella West Street. Nello stesso istituto fa la Prima comunione.
- 1898: Nasce, in ottobre, la seconda sorella, Madalena Henriqueta.
- 1899: Entra nella Durban High School in aprile; crea lo pseudonimo Alexander Search.
- 1900: In gennaio nasce il 3° figlio del matrimonio, Luís Miguel; in giugno, Pessoa passa l’esame Form III ed è premiato in francese.
- 1901: In giugno passa il primo esame, muore Madalena Henriqueta e inizia a scrivere le prime poesie in inglese; parte con la famiglia per il Portogallo in agosto.
- 1902: In gennaio nasce a Lisbona il fratello João Maria; in maggio va alla Ilha Terceira; in giugno la famiglia ritorna a Durban; in settembre li segue anch’egli.
- 1903: Sostiene l’esame di ammissione all’Università del Capo, ottenendo il miglior voto nel saggio di stile di lingua inglese.
- 1904: In agosto nasce sua sorella Maria Clara e in dicembre termina i suoi studi in Sudafrica.
- 1905: Rientra a Lisbona, dove abita presso una zia. Continua a scrivere poemi in inglese.
- 1906: Si immatricola nel Corso Superiore di Lettere. La madre e il patrigno rientrano a Lisbona, e Pessoa torna a vivere con loro.
- 1907: La famiglia ritorna ancora a Durban, e Pessoa si trasferisce dalla nonna. Lascia gli studi di lettere. In agosto muore la nonna.
- 1908: Inizia a lavorare come corrispondente commerciale estero negli studi commerciali.
- 1910: Scrive poesia e prosa in portoghese, inglese e francese.
- 1912: Pessoa debutta come critico letterario, provocando polemiche con la cerchia intellettuale portoghese.
- 1913: Intensa produzione letteraria. Scrive O Marinheiro (Il marinaio).
- 1914: Crea gli eteronimi Álvaro de Campos, Ricardo Reis e Alberto Caeiro. Scrive i poemi O Guardador de Rebanhos e anche il Libro dell'inquietudine
- 1915: In marzo esce il primo numero di “Orpheu”. Pessoa "uccide" Alberto Caeiro.
- 1916: Il suo amico Mário de Sá-Carneiro si suicida.
- 1918: Pessoa pubblica poemi in inglese, recensiti con distacco dal “Times”.
- 1920: Conosce Ophélia Queiroz. Sua madre e i suoi fratelli rientrano in Portogallo. In ottobre attraversa una grande crisi depressiva, che lo porta a pensare di internarsi in una casa di cura. Rompe con Ophélia.
- 1921: Fonda la casa editrice Olisipo, per la quale pubblica poemi in inglese.
- 1924: Appare la rivista "Atena", diretta da Fernando Pessoa e Ruy Vaz.
- 1925: Il 17 marzo muore a Lisbona la madre del poeta.
- 1926: Dirige con suo cognato la "Revista de Comércio e Contabilidade". Chiede il brevetto di una sua invenzione.
- 1927: Passa a collaborare con la rivista "Presença".
- 1929: Riallaccia la relazione con Ophélia.
- 1931: Rompe nuovamente con Ophélia.
- 1934: Pubblica Mensagem.
- 1935: Il 29 novembre, è ricoverato con diagnosi di colica epatica. Muore il giorno seguente, 30 novembre.
[modifica] Traduzioni in italiano
[modifica] in Italia:
- Fernando Pessoa. Il marinaio, nella traduzione di Antonio Tabucchi, Torino, Ed. Einaudi tascabili, coll. Scrittori tradotti da scrittori, 1988 (testo portoghese a fronte)
- Aforismi sull'arte, Ed. Sandro Naglia, In "Micromega" n° 5/1997
- Alla memoria del Presidente-Re Sidónio Pais, saggio introduttivo e traduzione di Brunello De Cusatis, Roma, Antonio Pellicani, 1997, pp. 70. Tit. orig. «À Memória do Presidente-Rei Sidónio Pais»
- Chuva Oblíqua: dall'Infinito turbolento di Fernando Pessoa all'Intersezionismo portoghese, trad. Luciana Stegagno Picchio. Pisa, "Quaderni Portoghesi" n.º 2, Autunno 1977, pp. 27-63
- Da Il guardiano di greggi di Alberto Caeiro, Poema Ottavo, Ed. Maria José de Lancastre, trad. Marco Forti, in "Almanaco dello Specchio", n.º 9, pp. 70-81. Milano, Arnoldo Mondadori Ed., 1980
- De Pessoa a Oliveira, La Moderna Poesia Portoghese – Modernismo, Surrealismo, Neorealismo (Trad. de diversos poemas), ed. Giuseppe Tavani, Milano, Ed. Accademia, 1973
- Due racconti del mistero, trad. Amina Di Munno, Genova, Herodote Ed., 1983, 74 p.
- Epitaffi, trad. Sandro Naglia, in: "Micromega" n° 3/2001
- Epitalamio, trad. Sandro Naglia, Pescara, Edizioni Tracce, 1994
- Faust, ed. Maria José de Lancastre, Torino, Einaudi, 1995, 135 p. Tit. orig. Fausto. Tragédia Subjectiva
- Fernando Pessoa. Imminenza dell'Ignoto, trad. Luigi Panarese, Milano, Ed. Accademia, 1972
- Fernando Pessoa. Una sola moltitudine, trad. Antonio Tabucchi, collab. Maria José de Lancastre, Milano, Adelphi, 1979, portoghese/italiano
- Imminenza dell'Ignoto, intr. e note di Luigi Panarese, Milano, Edizione Accademia, 1972, 337 p.
- Lettere alla fidanzata, con una testimonianza di Ophélia Queiroz, Ed. Antonio Tabucchi, Milano, Adelphi Edizioni, 1988, 124 p. - Tit. orig.: Cartas de amor de Fernando Pessoa
- Lisbona: quello che il turista deve vedere, trad. Ugo Serani, Roma, Biblioteca del Vascello, 1995, 100 p. Tit. orig. Lisbon: What the tourist should see
- Mumia, Pisa, "Quaderni Portoghesi", Autunno 1977, pp. 69-73
- Novelle poliziesche, trad. Roberto Mulinacci e Amina Di Munno, Firenze, Passigli Editori, 199, 141 p. Tit. orig. A Very Original Dinner, Novelas Policiárias. ISBN 88-368-0546-9
- Pagine di letteratura portoghese (Antologia), trad. P. A. Jannini, Milano, Nuova Accademia, 1955, pp. 384-393
- Poesia (Trad. 4 poemas de Pessoa), "In Poesia", Quaderno Secondo, pp. 370-373, Milano, Mondadori, 1945
- Poesia di Fernando Pessoa, Cronistoria della vita e delle opere, ed. Luigi Panarese, Milano, Lerici Editori, 1967, portoghese/italiano
- Poesie di Ricardo Reis (Le), trad. L. Naldini e V. Caporali, con testo a fronte, Firenze, Passigli, 2005. Premio "Leone Traverso" nella 36^ edizione 2006 del "Premio Monselice per la traduzione"
- Politica e Profezia. Appunti e Frammenti 1910-1935, a cura di Brunello De Cusatis, Roma, Antonio Pellicani, 1996, 348 p.
- Quartine di gusto popolare, introduzione di S. Naglia, trad. di Sandro Naglia e Mariavittoria Altieri, Pescara, Tracce, 1992 (ried. Pescara/Roma, Tracce/L'Unità, 1999)
- Scritti di sociologia e teoria politica, a cura di Brunello De Cusatis, Roma, Settimo Sigillo, 1994, 222 p.
- Sola moltitudine (Una), ed. Antonio Tabucchi/Maria José de Lancastre, Milano, Adelphi Edizione, 1979, portoghese/italiano
- Sonetto portoghese (Il), dalle origini ai nostri giorni (trad. de dois sonetos de Passos da Cruz), trad. Leo Negrelli, Firenze, Il Fauno Ed., 1964
- Tre saggi di critica letteraria, ed. Sandro Naglia, in: "Tracce" n° 42-43, giugno 1996
- Tre sonetti di Fernando Pessoa, trad. Luigi Panarese, Firenze, "Quartiere" n.º 3
- Ultima maschera di Fernando Pessoa: le «Quadras ao gosto popular» (L'), trad. Silvano Peloso, in: "Quaderni Portoghesi", n.º 2, pp. 127-147. Milano, Autunno 1977
- Ultimatum e altre esclamazioni, ed. Ugo Serani, Roma, Biblioteca del Vascello, 1994, 111 p.
- Último Sortilégio (O), trad. Carmen Radulet, Milano, "Quaderni Portoghesi", n.° 2, Autunno 1977, pp. 108
- Poesie di Fernando Pessoa, edizioni Passigli.
- Economia & Commercio. Impresa, monopolio, libertà, a cura di Brunello De Cusatis, postfazione di Alfredo Margarido, Roma, Ideazione Editrice, 2000, pp. 283
- I *racconti / Fernando Pessoa, Firenze, Passigli, 2005, 220 p. (contiene, in trad. italiana: A hora do Diablo (trad. di Roberto Mulinacci), O banqueiro anarquista (trad. di Ugo Serani), A very original dinner, Novelas policiárias (trad. di Amina Di Munno).
[modifica] in Portogallo:
- Fernando Pessoa. Una sola moltitudine, trad. Antonio Tabucchi, Porto, Edições ASA, 1988, português/italiano
- Mensagem, fot. Jorge Barros; design João Machado; pref. José Augusto Seabra; trad. di António Tabucchi, Porto, ASA, 1988, 243 p., il., português/castelhano/francês/italiano/romeno
- Ode Marítima, trad. Orietta del Bene, Lisboa, Instituto Italiano de Cultura, "Estudos Italianos em Portugal", n. 33-34-35., 1970-71-72
- Poesia di Fernando Pessoa (La), trad. Luca Frediani, Lisboa, Instituto Italiano de Cultura, "Estudos Italianos em Portugal" , n. 14-15, 1955-56, pp. 145-168
[modifica] Musica
- Il cantautore brasiliano Caetano Veloso ha composto una canzone chiamata “Lingua” con un verso ispirato da un articolo di Pessoa, La mia patria è la lingua portoghese. Il verso recita: La mia lingua è la mia patria / io non ho patria: ho una matria. / Voglio una fratria.
- Prima di lui il compositore Tom Jobim aveva musicato il poema O Tejo é mais belo que o rio que corre pela minha aldeia (Il Tago è più bello del fiume che passa nel mio paesino).
- Il cantante sardo Mariano Deidda ha interpretato i testi di Pessoa in Deidda interpreta Pessoa: nel mio spazio interiore (ed. Zelda Music/Warner, distribuito da MoonLightRecords)
[modifica] Riferimenti
- Modernismo
- Letteratura moderna
- Poesia moderna
- Eteronimia
- Antonio Tabucchi
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Fernando Pessoa
[modifica] Collegamenti esterni
- Pessoa tra i poeti e sognatori...
- http://www-utenti.dsc.unibo.it/~lorenzet/ig/
- Casa Fernando Pessoa (in portoghese)
- Vastissima opera poetica - Jornal da Poesia (in portoghese)
- Pessoa rivisitato (in portoghese)
- TriploV: Fernando Pessoa (in portoghese)
- Fernando Pessoa – Opera poetica (in portoghese)
- Hipermedia Pessoano - Università Fernando Pessoa (in portoghese)
- Istituto Portoghese del Libro e delle Biblioteche: Bibliografia Attiva (in portoghese)
- Fernando Pessoa in English, by himself and Jonathan Griffin
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