Data di nascita di Gesù
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Non si conosce l'esatta data di nascita di Gesù, né l'anno, né il mese e il giorno. Il calendario gregoriano, attualmente in uso in Italia e nei paesi occidentali, conta gli anni a partire dalla nascita di Gesù. Tuttavia si riconosce oggi che vi fu un errore nel calcolo (eseguito dal monaco Dionigi il Piccolo), per cui Gesù non sarebbe nato nell'anno 1 a.C..
Sull'origine della festa del Natale, vedi Natale.
Indice |
[modifica] Anno di nascita
[modifica] I calcoli di Dionigi il Piccolo
La numerazione degli anni usata nel nostro calendario fu introdotta da un monaco scita, Dionigi il Piccolo, che viveva a Roma e nel 525 calcolò che Gesù fosse nato 753 anni dopo la fondazione di Roma. Egli contò quindi gli anni ab incarnatione Domini nostri Jesu Christi ("dall'incarnazione di nostro Signore Gesù Cristo"). L'anno 1 è anche il LX anno consolare dall'elezione per la prima volta di Gaio Giulio Cesare a console. In base a questo conteggio, l'anno 248 di Diocleziano (bisestile) corrispondeva all'anno 532 di Cristo.
Questo calcolo fu approvato dal papa Giovanni II e, a partire dall'VIII secolo, adottato in tutto il mondo cristiano su impulso di studiosi come Beda il Venerabile.
Visto che lo zero non era conosciuto in Europa a quell'epoca, Dionigi fece precedere immediatamente l'anno 1 d.C. ("dopo Cristo") dall'1 a.C. ("avanti Cristo"). Gesù secondo il suo calcolo nacque dunque nell'1 a.C., in quanto l'1 d.C. è il primo anno successivo alla sua nascita. (Lo zero fu introdotto dai matematici indiani e divulgato in Europa principalmente da Leonardo Fibonacci con il suo Liber Abaci del 1202).
Oggi sappiamo che il calcolo di Dionigi dovette essere sbagliato, in quanto Gesù non poteva essere nato in quella data. Tuttavia il nostro calendario continua ad usare la numerazione di Dionigi. Pare che la causa principale del suo errore sia che egli, sbagliando, ponesse la morte di Erode sette anni più tardi della data corretta.
Una certa confusione fu causata[citazione necessaria] dalla riforma del calendario operata da Augusto il 31 agosto dell'8 d.C.: mentre fino ad allora il calendario romano iniziava l'anno a marzo, Augusto ne spostò l'inizio a gennaio. Beda, che aveva portato con sé gli appunti di Dionigi, senza rendersene conto, ritenne che gennaio e febbraio dell'anno 753 di Roma precedessero marzo 753 e scrisse che Giulio Cesare divenne console nel 693 di Roma, pensando, forse, che l'anno di Roma e l'anno consolare già coincidessero. In pratica collocò la nascità di Gesù al 25 dicembre dell'anno 752 di Roma. Ancor prima Cassiodoro, che si era occupato dei calcoli di Dionigi, l'aveva posta al 25 dicembre del 751.
[modifica] I vangeli
Nel vangelo di Matteo la nascita di Gesù viene posta durante il regno di Erode il Grande (2,1): questi morì il 13 marzo del 4 a.C., quindi Gesù nacque prima di questa data. Basandosi sul termine di due anni citato da Matteo (2,16), alcuni propongono il 6 a.C..
Anche il vangelo di Luca fa riferimento a Erode (1,5); inoltre dice che Gesù nacque in occasione del censimento indetto dal governatore della Siria Quirinio (2,2). In effetti, Tertulliano riferisce che l'imperatore Augusto aveva bandito un censimento nel 7 a.C.; Quirino, però, divenne governatore solo nel 6 d.C., dopo la deposizione di Archelao, e bandì allora un altro censimento, come riferisce Giuseppe Flavio. Probabilmente Luca, che scrive decenni più tardi, ha confuso le date poiché ad entrambi gli avvenimenti (morte di Erode e deposizione di Archelao) fecero seguito delle turbolenze sociali legate alle attese messianiche degli ebrei. Di recente i biblisti della "scuola di Madrid" hanno proposto una spiegazione alternativa: il passo di Luca sarebbe la traduzione errata di una presunta fonte in lingua aramaica, che parlava in realtà di un censimento precedente a quello di Quirino (quindi quello indicato da Tertulliano).
I vangeli di Marco e Giovanni, invece, non danno alcuna informazione sulla nascita di Gesù: essi infatti iniziano il racconto dalla predicazione di Giovanni Battista, con Gesù già adulto.
[modifica] La stella di Betlemme
Per approfondire, vedi la voce Stella di Betlemme. |
Sono stati fatti diversi tentativi di identificare la "stella" vista dai Magi (Vangelo di Matteo, cap. 2) con un evento astronomico noto: questo consentirebbe di determinare con maggiore precisione la data della nascita di Gesù.
Il primo tentativo, in ordine di tempo, fu quello di identificare la "stella" con la cometa di Halley; essa tuttavia passò nel 12 a.C., il che sembra essere troppo presto. In tempi recenti è stato proposto che si sia trattato di un allineamento planetario: da questa ipotesi si ottiene una datazione compresa tra il 7 e il 6 a.C..
[modifica] Giorno di nascita
Esistono ipotesi moderne sul giorno esatto o il periodo dell'anno nel quale sarebbe nato Gesù:
- Una ipotesi, basata sul clima, propone [citazione necessaria] come data più probabile di nascita il mese di ottobre poiché, sebbene in Palestina faccia piuttosto caldo, il deserto ha forti sbalzi di temperatura e, quindi, è improbabile che i pastori abbiano passato la notte all'aperto a fine dicembre.
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Motivazione: tesi strampalata e priva di basi di una pur minima autorevolezza Segnalazione di --Calgaco
- Recenti ritrovamenti hanno rilanciato la possibilità che Gesù sia realmente nato negli ultimi giorni di dicembre o in gennaio. Alcuni studiosi infatti, dallo studio dei manoscritti di Qumran, ritengono di avere ricostruito la successione dei turni di servizio dei sacerdoti del Tempio di Gerusalemme all'epoca della nascita di Gesù[1]: in particolare la classe di Abia avrebbe servito alla fine di settembre. Secondo il Vangelo di Luca, fu durante tale turno che Zaccaria ricevette l'annuncio della nascita di San Giovanni Battista; questi nacque nove mesi dopo, e Gesù dopo altri sei. Si giunge così proprio alla fine di dicembre.
[modifica] Note
- ↑ Per un commento dei testi di Qumran (principalmente 4Q320-321), cfr. S. Talmon. The Calendar Reckoning of the Sect from the Judæan Desert, in Scripta Hierosolyminitana IV (1958), pp. 162-199; C. Martone. Un calendario proveniente da Qumran recentemente pubblicato, in Henoch XVI (1994), pp. 49-76; Id., Calendari e turni sacerdotali a Qumràn, in F. Israel - A. M. Rabello - A. M. Somekh (a cura di), Hebraica. Miscellanea di studi in onore di Sergio J. Sierra per il suo 75° compleanno, Torino, 1998, pp. 325-356; J. Finegan. Handbook of Biblical Chronology, Peabody, 19982, pp. 275-278. Sui difficili problemi di intercalazione del calendario qumranico, che comunque risultava imperfetto, R. T. Beckwith, The Perpetual Calendar of the Dead Sea Scrolls, in Id., Calendar & Chronology, Jewish and Christian, Leiden, 1996, pp. 120-140; U. GLESSMER, Calendars in the Qumran Scrolls, in P. W. Flint - a cura di J. C. Vanderkam. The Dead Sea Scrolls After Fifty Years, Leiden, 1999, pp. 376-395.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- La vita di Gesù nel testo aramaico dei Vangeli, José Miguel Garcia, BUR, 2005.