Carlo Maria Giulini
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Carlo Maria Giulini (Barletta, 9 maggio 1914 - Brescia, 14 giugno 2005) è stato un noto direttore d'orchestra italiano.
Studiò viola e direzione d'orchestra presso il Conservatorio Santa Cecilia a Roma, e fu poi violista di fila nell'orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia negli anni '30, periodo in cui la stessa si esibiva nella sala dell'Augusteo di Roma. In quell'ambito ebbe l'occasione di suonare sotto la direzione dei più grandi musicisti e direttori dell'epoca, tra cui Richard Strauss, Bruno Walter e Wilhelm Fürtwangler.
Lavorò come direttore di orchestre radiofoniche dal 1946 al 1951, per poi passare al Teatro alla Scala di Milano, prima come assistente di Victor De Sabata, quindi, nel 1953, come direttore stabile. Lasciata la Scala nel 1955, si trasferì a lavorare fuori dall'Italia, debuttando negli Stati Uniti con la Chicago Symphony Orchestra. Presto abbandonò le produzioni operistiche per dedicarsi esclusivamente alla direzione del repertorio sinfonico.
Nel 1960 fu in tournée in Giappone. Dal 1973 al 1976 diresse la Wiener Symphoniker di Vienna. Nel 1978 sostituì Zubin Metha alla Los Angeles Philarmonic Orchestra, dove rimase fino al 1984. Diresse anche la Philharmonia Orchestra of London.
Nel 1989 vinse il Grammy Award. Partecipò alle celebrazioni mozartiane del 1991 in Vaticano. Problemi di salute lo obbligarono ad abbandonare il mondo della musica nel 1998.
Affrontò principalmente il repertorio ottocentesco, con rare ma significative puntate nella produzione della prima metà del Novecento, preferendo gli autori di maggior rigore formale e di massima intensità espressiva, quali Beethoven (la sua interpretazione della quinta sinfonia è stata scelta da una giuria di critici europei), Schubert, Brahms, Ravel.
Il suo rigoroso stile interpretativo, asciutto, austero e pensoso, con una preferenza per la dilatazione dei tempi interpretativi, si coniuga con una grande potenza espressiva.