Aritmetica modulare
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L'aritmetica modulare (a volte detta aritmetica dell'orologio poiché su tale principio si basa il calcolo delle ore a cicli di 12 o 24) rappresenta un importante ramo della matematica. Essa trova applicazioni nella crittografia, nella teoria dei numeri (in particolare nella ricerca dei numeri primi), ed è alla base di molte delle più comuni operazioni aritmetiche e algebriche.
Si tratta di un sistema di aritmetica degli interi, nel quale i numeri "si avvolgono su se stessi" ogni volta che raggiungono i multipli di un determinato numero n, detto modulo. L’aritmetica modulare venne formalmente introdotta da Carl Friedrich Gauss nel suo trattato Disquisitiones Arithmeticae, pubblicato nel 1801.
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[modifica] La relazione di congruenza
L'aritmetica modulare si basa sul concetto di congruenza modulo n . Dati tre numeri interi a, b, n, con n≠0, diciamo che a e b sono congruenti modulo n se la loro differenza (a−b) è un multiplo di n. In questo caso scriviamo
e diciamo che a è congruo a b modulo n. Per esempio, possiamo scrivere
poiché 38 − 14 = 24, che è un multiplo di 12.
Nel caso entrambi i numeri siano positivi, si può anche dire che a e b sono congruenti modulo n se hanno lo stesso resto nella divisione per n. Quindi possiamo anche dire che 38 è congruo 14 modulo 12 poiché sia 38 sia 14 hanno resto 2 nella divisione per 12.
[modifica] Proprietà delle congruenze
[modifica] Relazione di equivalenza
La congruenza è una relazione di equivalenza tra numeri interi come si evince dalle seguenti proprietà:
- Proprietà riflessiva: ogni numero è congruo a sé stesso modulo n, per ogni n diverso da 0 fissato.
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- Dimostrazione: si ha a - a = 0. Ma come è noto, ogni intero non nullo è divisore di 0. Quindi n divide (a - a)
- Proprietà simmetrica: se a è congruo a b modulo n allora b è congruo ad a modulo n
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- Dimostrazione: se n divide (a - b) , allora n divide anche l'opposto (b - a) = - (a - b)
- Proprietà transitiva: se a è congruo a b modulo n e b è congruo a c modulo n allora anche a è congruo a c modulo n.
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- Dimostrazione: se n divide (a - b) e n divide (a - c) allora, per la proprietà distributiva della divisione rispetto alla sottrazione, n divide anche [(a - c) - (a - b)]=[a - c - a + b] = (b - c).
[modifica] Invarianza rispetto alle operazioni aritmetiche
Un'altra importante caratteristica della relazione di congruenza è il fatto di essere preservata dalle usuali operazioni aritmetiche tra interi:
- Invarianza per addizione: aumentando o diminuendo della stessa quantità due numeri congruenti modulo n, i nuovi numeri ottenuti sono ancora congruenti tra loro modulo n. Più sinteticamente
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- Dimostrazione: scriviamo (a - b) = (a - b + c - c) = (a + c) - (b + c)
- Invarianza per moltiplicazione: moltiplicando per una stessa quantità due numeri congruenti modulo n, i nuovi numeri ottenuti sono ancora congruenti tra loro modulo n.
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- Dimostrazione: se n divide (a - b) allora n divide (a - b)×c
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- Nota: Questa proprietà si può invertire solo se n non divide c, cioè se c non è congruo a 0 (mod n).
- Invarianza rispetto all'elevamento a potenza: elevando due numeri congrui modulo n alla stessa potenza k, i numeri ottenuti sono ancora congrui tra loro modulo n.
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- Dimostrazione: se a ≡ b ≡ 0 (mod n) la proposizione è banale. Se a ≡ b (mod n) non sono nulli, supponiamo di sapere che . Moltiplicando entrambi i termini per a grazie all'invarianza per moltiplicazione, avremo . Partiamo ora dalla congruenza a ≡ b (mod n) e moltiplichiamo entrambi i membri per bk − 1(mod n), sempre grazie all'invazianza per moltiplicazione. Otteniamo:. Confrontando le due espressioni, ed utilizzando le proprietà simmetrica e transitiva, si deduce che . Poiché la proposizione è vera per k = 1 e il fatto che sia vera per k-1 implica che essa è vera per k, per il principio di induzione la proposizione è vera per ogni k.
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- Nota: Questa proprietà si può invertire solo se k è diverso da 0.
[modifica] Le classi di resto modulo n
Le proprietà riflessiva, simmetrica e transitiva descritte sopra indicano che la relazione di congruenza modulo n è una relazione di equivalenza e definisce quindi un insieme quoziente.
La divisione con resto di un intero a per n
- a= k×n + r
indica che ogni elemento a è equivalente ad un intero r tra 0 e n-1: il resto della divisione di a per n. Ne segue che l'insieme quoziente è formato dagli n elementi
- [0],[1],...,[n − 2],[n − 1].
L'insieme quoziente è chiamato insieme delle classi di resto modulo n.
Ciascuna classe di resto [r] rappresenta, oltre a r stesso, tutti i numeri interi della forma a= k×n + r per qualche intero k.
Ad esempio, nella congruenza modulo 7, la classe di resto [5] rappresenta, oltre al numero 5, anche il numero 12 (=1×7 + 5), il numero 19 (=2×7 + 5), il numero 2308 (=329×7 + 5) ecc. Inoltre [5] rappresenta anche il numero -2 (= -1×7 + 5), il numero -9 (= -2×7 + 5) e così via.
[modifica] L'aritmetica delle congruenze modulo n
Le invarianze descritte sopra rispetto a somma e moltiplicazione indicano che tali operazioni sono ben definite anche al quoziente. Queste operazioni continuano a soddisfare le proprietà commutativa, associativa e distributiva. Gli elementi neutri per l'addizione e la moltiplicazione sono le classi [0] e [1].
Le classi modulo n con la somma formano un gruppo abeliano: più precisamente, formano un gruppo ciclico finito. Con somma e prodotto formano un anello. Diversamente da quanto accade per i numeri interi, il prodotto di due elementi non nulli può essere nullo. Ad esempio:
- [2] * [3] = [6] = [0] se n = 6.
Questo non succede però quando n è un numero primo: in questo caso infatti le classi formano un dominio d'integrità (e anche un campo).
Tra le proprietà delle operazioni troviamo le seguenti:
- [a] + [b] = [a + b]
- [ab] = [a][b]
[modifica] Bibliografia
- H. Davenport, Aritmetica superiore, Zanichelli, Bologna, 1994, ISBN 8808091546 - Capitolo II
- Tom M. Apostol (1976): Introduction to Analytic Number Theory, Springer-Verlag, New York. ISBN 0-387-90163-9 (Chapter 5).
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