Architettura barocca
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Storia dell'architettura |
Architettura preistorica |
Architettura egiziana |
Architettura mesopotamica |
Architettura greca |
Architettura romana |
Architettura paleocristiana |
Architettura bizantina |
Architettura romanica |
Architettura gotica |
Architettura del Rinascimento |
Architettura del Manierismo |
Architettura barocca |
Architettura del Settecento |
Architettura neoclassica |
Architettura del romanticismo |
Movimento Moderno |
Architettura Moderna |
Architettura postmoderna |
Categoria:Architettura |
Storia dell'arte |
modifica |
L'architettura barocca è quella fase della storia dell'architettura europea che comprende i secoli XVII e XVIII, preceduta dal rinascimento e manierismo e che, nell'ultima sua fase, prende il nome di rococò. Il termine barocco, originariamente dispregiativo, indicava la mancanza di regolarità e di ordine. Questo tipo di critiche nei confronti dell'architettura barocca ebbe luogo nel tardo illuminismo e sfociarono nei canoni estetici dell'architettura neoclassica.
Indice |
[modifica] Gli inizi
L'architettura barocca sviluppa alcune tendenze già evidenti nel manierismo alla fine del XV secolo, il quale a sua volta aveva infranto il rigore formale del Rinascimento. Le alterazioni delle proporzioni e le tensioni espresse da Michelangelo nel Vestibolo della Biblioteca Laurenziana a Firenze sono già un'anticipazione dello spirito del barocco. Del resto l'aggiunta michelangiolesca del massiccio cornicione al palazzo Farnese suscitò all'epoca reazioni, proprio per l'alterazione in senso drammatico delle proporzioni classiche. Se gli architetti manieristi alterano l'impaginazione rigorosa delle facciate rinascimentali aggiungendovi temi e decorazioni caratterizzati da un raffinato e oscuro intellettualismo, senza modificare la logica planimetrica e strutturale delle facciate negli edifici, gli architetti barocchi modificano quell'architettura sia nelle piante, sia nelle partiture di facciata, in funzione di una concezione spaziale nuova. Le facciate delle chiese non costituiscono più la terminazione logica della sezione interna, ma divengono un organismo plastico che segna il passaggio dallo spazio interno alla scena urbana.
[modifica] Roma barocca
La culla dell'architettura barocca è Roma, e l'origine è fondata sull'opera dei quattro maestri Carlo Rainaldi, che alcuni critici considerano ancora tardo-manierista, Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona. A questi si deve la spinta iniziale di quest'arte, che ha dei tratti specifici: il senso della massa e dell'unità formale di tutte le parti, il gusto per l'informe (H. Wolfllin). In particolare Francesco Borromini esprime una concezione dello spazio e del suo rapporto con la luce di una tale sensibilità da poter essere considerato tra i maggiori architetti del Seicento. Il barocco romano divenne un modello per il resto d'Europa, ma spesso fu interpretato regionalmente con una grande varietà di linguaggi: se a Roma esso fu aulico, monumentale, di disegno lineare ma fortemente plastico e chiaroscurale, severo e drammatico, in altre regioni si espresse in forme più snelle e aggraziate, talvolta riccamente decorate. Fra le due espressioni un denominatore comune è il senso unitario dello spazio. Se nelle chiese romane lo spazio si dilata entro potenti membrature in pietra, nel nord Italia e nel centro Europa spesso esso si espande su murature curvilinee intonacate che sembrano involucri elastici.
[modifica] Il barocco secondo i critici classicisti
Il termine barocco, coniato dai critici settecenteschi già vicini alla sensibilità illuminista e neoclassica, inizialmente ha una connotazione negativa, riferito a tutto ciò che è eccessivo, eccentrico, fuori misura, fantasioso, bizzarro, ampolloso e fuori dalle regole razionali e di "buon gusto" dell'arte classica.
Si predilige la linea curva; prevalgono gli andamenti sinuosi, anche nelle arti minori come l'ebanisteria. Le curve non sono solo semplici ma anche complesse come ellissi, spirali o curve a costruzione policentrica, talvolta con motivi che si intrecciano tra di loro, formando più andamenti curvi tanto da risultare quasi indecifrabili. Tutto deve destare meraviglia ed è il forte senso della teatralità di quel periodo che spinge l'artista all'esuberanza decorativa, all'effetto sorpresa e al dramma espressivo. Le statue diventano dramma, rappresentazione, messa in scena che coinvolge il pubblico.
In una prima fase, l'arte del barocco cerca di dare movimento e spazialità con linee curve agli edifici, mentre in una seconda fase gli edifici divengono più regolari e adottano linee curve solo nella decorazione. Non bisogna dimenticare che nel Seicento, a fianco di una tendenza "barocca" con le caratteristiche sopra descritte, convive una linea "classicista" che interpreta l'architettura e l'arte con maggiore sobrietà e rispetto delle regole e che diverrà prevalente nel corso del Settecento.