Architettura neoclassica
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Si definisce neoclassica qualsiasi architettura di stampo prettamente classico concepita in epoca posteriore all'età classica o tardo-classica e che sia stata realizzata in aree geografiche al di fuori della Grecia e della penisola italiana. La definizione, molto rigorosa, implica delle precisazioni riguardo ai luoghi e ai tempi che vengono presi come "campione" e come limite assoluto ai fini della classificazione. Per età classica o tardo-classica ci si riferisce ad un periodo molto lungo (il più vasto in tutta la storia della civiltà) che và dal III secolo a.C. (epoca di maggior splendore della regione greca dell'Attica) fino alla fine dell'Impero Romano (verso il 480 d.C. quando cessò di governare l'ultimo imperatore legittimamente riconosciuto).
Atene e Roma sono le città simbolo della classicità e dello splendore dell'umanità antica, e costituiscono esse stesse il raggiungimento di quei valori civili e culturali universali che abbracciano la modernità tutta. A partire dal Rinascimento in una Firenze quanto mai aperta alle innovazioni e agli sperimentalismi della bellezza (resi possibili dai Medici), architetti (come Leon Battista Alberti, Andrea Palladio e Filippo Brunelleschi), pittori (come Raffaello e Leonardo) e scultori (come Michelangelo e Bramante) riscoprono i fasti del passato e teorizzano l'"architettura" di un nuovo stile dell'arte capace di riproporre con un processo di "imitatio" (diverso dalla pura e semplice imitazione) gli stilemi perfetti e assoluti del "gran passato" e di portare l'epoca contemporanea a nuovi livelli di sublime e di perfezione mai sperimentati prima.
La Città Ideale dell'Anonimo Fiorentino è il "luogo ideale" in cui la classicità "moderna" trova la "sua" rappresentazione e raggiunge il suo culmine. Il pittore (che alcuni identificano in Piero della Francesca) ha voluto rappresentare il modello di assoluta perfezione della città neoclassica rinascimentale, concepita come una "scacchiera" dove i pavimenti delle strade con l'intersecarsi di marmi di diversi colori riflettono ed amplificano la struttura della città in cui gli edifici, proprio come i "pezzi" di una scacchiera, sono ordinati e collocati a intervalli di spazio regolari e prestabiliti secondo canoni di assoluta perfezione. Inoltre gli edifici (che non devono assolutamente superare i 3 piani di altezza) sono disposti in maniera simmetrica e trasversale rispetto al centro della "rappresentazione" che culmina con una Rotonda, una particolare tipologia di edificio neoclassico che, in quanto strutturalmente di forma circolare, vuole rappresentare (con l'iperbole della circonferenza del cerchio, figura da sempre ritenuta "perfetta" perché in se chiusa e conchiusa) come il coronamento di un'opera che tutto racchiude all'interno di sè lasciando un vuoto ideale ed universale al di fuori di sè.
Inizia così il neoclassicismo, un' "epoca",(se così si può definire) che attraversa universalmente interi popoli, governi, e culture di ogni area geografica del Mondo, riuscendo a infrangere quei limiti di tempo e di spazio che la "vera" classicità (quella dell'Atene di Pericle) non era riuscita a superare. Verso la metà del XVI secolo il Palladio progetta e realizza celebri ville per "signori" e regnanti di mezza Italia, che poi nell'800 diverranno emblema della "neoclassicità moderna". Lo stile neoclassico degli edifici, col suo richiamo agli stilemi perfetti e assoluti della classicità, diviene a partire dalla fine del XIX secolo un modello internazionale universalmente riconosciuto da tutti gli Stati del Mondo, che cominciano ad adornare le loro moderne capitali con edifici dalla fortissima tempra classica con pronai, capitelli, colonne e fregi che ci riportano agli splendori dell'Atene classica di Pericle e dei bassorilievi di Fidia ornanti il Partenone.
Esempi di edifici neoclassici realizzati fra il 1880 e il 1930 si possono trovare in tutti gli Stati Uniti, in Australia , ma anche a Berlino (la Porta di Brandeburgo ne è un celebre esempio), a Mosca e persino a Hong Kong e nel Sud America. Verso la fine dell'800 la pura classicità diviene il fulcro teorico e culturale per la realizzazione di intere città (come Washington DC, capitale degli Stati Uniti che fu concepita come una "schacchiera" dove trovano posto edifici ed isolati interi in "equilibri" di spazio stabiliti a tavolino da architetti e ingegneri) o per la creazione di intere porzioni di nuove città (come New York, dove parti del complesso di edifici del Municipio e l'intera strada di Wall Street sono stati concepiti con criteri esclusivamente classici e neoclassici).
[modifica] Il Neoclassicismo nell'età Moderna
Fra gli edifici neoclassici più importanti realizzati nell'epoca moderna e contemporanea vi sono:
L'edificio della Corte Suprema degli Stati Uniti a Washington DC è una capolavoro assoluto di tutto il neoclassicismo tardo-contemporaneo. L'edificio, che nella facciata anteriore mostra un pronao a 8 colonne con capitelli in stile corinzio, fu progettato nel 1932 da Cass Gilbert, celebre architetto statunitense che allora era già noto a tutta la critica d'arte internazionale per aver progettato nel 1920 il Woolworth Building di New York (che era stato l'edificio più alto del Mondo) e per aver posto forti accenti neoclassicistici nella realizzazione del complesso del Municipio di New York. Secondo Cass Gilbert l'edificio doveva risplendere della stessa bellezza dei templi antichi dei fori romani e della stessa purezza stilistica delle basiliche rinascimentali, e così, per costruire l'edificio l'architetto del grattacielo di New York fece importare dall'Italia i celebri marmi di Carrara e di Siena. La Corte Suprema degli Stati Uniti aprì i battenti nel 1935 dando ad una delle città più "recenti" della storia moderna la dignità e il valore di quell'autentica e austera classicità che era stata baluardo delle capitali antiche della civiltà umana.
L'edificio della Borsa di New York (New York Stock Exchange) a Wall Street è considerato un caposaldo della "classicità moderna". L'edificio, che fu progettato dall'architetto George Post, presenta un pronao a 6 colonne in stile corinzio con ampi fregi simili a quelli realizzati da Fidia per il Partenone. Nonostante l'edificio sia ubicato in un contesto moderno che comprende quasi esclusivamente edifici di moltissimi piani, l'architetto nella genesi della costruzione è riuscito a rispettare i canoni e i dettami più rigorosi della classicità, creando una "scenografia architettonica" che ha dell'incredibile e che non contrasta affatto col contesto urbano in cui si trova. L'ampia facciata dell'edificio (che non si affaccia direttamente su Wall Strett) è stata realizzata interamente in marmo e presenta svariati motivi ornamentali (come bocche di leone e balconcini di marmo) che ne arrichiscono il valore architettonico e culturale. All'interno dell'edificio si trova la celebre sala delle contrattazioni che presenta ampie volte a crociera coronate da affreschi e bassorilievi. Dentro la sala si trovano centinaia di computer e televisori che vengono manovrati ogni giorno da migliaia di persone che trasferiscono, muovono e spostano tutti i capitali economici della Terra.
Il Lincoln Memorial di Washington DC è uno degli edifici neoclassici più visitati al Mondo. Progettato come un monumento in memoria del presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln che si era battuto per l'abolizione della schiavitù e che per il valore dell'uguaglianza di tutti gli esseri umani aveva donato la propria vita, il memoriale era già stato concepito a livello ideale nel 1867, ma fu solo nel 1911, dopo che l'area di costruzione era stata scelta e preparata, che il cantiere dell'edificio, diretto dall'architetto Henry Bacon, pose la prima pietra nel suolo della città di Washington DC. L'edificio venne inaugurato nel 1922 e fu costruito sul modello di un tempio greco in stile dorico. All'interno dell'edificio che presenta colonne e fregi in marmo bianco proveniente dall'Indiana e dal Colorado, si trovano sculture e statue concepite utilizzando il modello delle celebri "copie romane" (statue realizzate in epoca romana che ricalcano i bronzi perduti della Grecia classica), come nel caso della grande statua di Lincoln posta proprio al termine delle scalinate che portano all'interno del memoriale. Una miniatura dell'edificio del Lincoln Memorial da sempre viene stampata sul retro delle banconote da 5 dollari.
Il Jefferson Memorial di Washington DC è uno degli edifici "moderni" che celebra, più di ogni altro, lo stile neclassico palladiano. Concepito nel 1939 da John Russel Pope sul modello delle ville palladiane e dei templi greci e romani, l'edificio si dipana lungo una rotonda di colonne in stile ionico, che culmina con un pronao a 8 colonne (sempre con capitelli ionici) affacciato al fiume Potomac con un'ampia scalinata di marmo del Vermont e con interni suggestivi in calcare bianco dell'Indiana. Il memoriale comunica al visitatore un sensazione di purezza espositiva e di equilibrio delle forme degni delle opere cardine della classicita come dell'acropoli di Atene. Con l'apertura ufficiale del memoriale dedicato a Thomas Jefferson (uno dei Padri Fondatori della democrazia americana) avvenuta nel 1943 si conclude "idealmente" l'ultimo periodo della neoclasscità moderna.
Il Vittoriano detto Altare della Patria fu progettato da Giuseppe Sacconi e costruito a Roma in Piazza Venezia in un arco di tempo vastissimo che va dalla seconda metà dell'800 per arrivare sino alla prima metà del XX secolo. Fu inaugurato nel 1911 durante L'Esposizione Universale e rappresenta l'opera architettonica più imponente costruita in tutto il XIX secolo. L'opera, la più grande mai concepita nello stile neoclassico, si arricchisce di fregi, sculture, bassorilievi, scalinate e pronai che hanno visto la partecipazione in sinergia di diversi artisti provenienti da tutta Italia. Il progetto, di grande respiro, fu concepito e realizzato per riportare la Roma moderna ai fasti e agli splendori dell'età classica (di cui costituisce insieme ad Atene l'emblema di tutta la cultura antica della civiltà umana) e, allo stesso tempo, per celebrare le imprese del re d'Italia Vittorio Emanuele II. L'edificio, per le sue notevoli dimensioni, presenta una struttura marmorea dinamica e complicatissima con un portico neoclassico caratterizzato da colonne in stile corinzio (con foglie d'acanto scolpite sul marmo) che coincidono ai lati con due rispettivi pronai a 2 colonne (realizzate sempre con capitelli corinzi) che ci riportano agli splendori del tempietto della Nike (la Vittoria "personificata") dell'acropoli di Atene. Il coronamento dell'edificio, in corrispondenza di ciascun pronao, è ornato da gruppi bronzei di carri romani con cavalli rampanti, che ripropongono le sinergie architettoniche ed espressive degli archi di trionfo che gli imperatori romani facevano erigere nell'Urbe ogni volta che vincevano una guerra. La costruzione dell'edificio ha sollevato parecchie polemiche nella critica d'arte più intransigente che vedeva nell'edificio (anche dopo che la costruzione era stata completata) un tentativo anacronistico e "mal riuscito" di riportare a Roma la classicità dell'età imperiale. Per le sue "proporzioni" e per quegli equilibri strutturali che esprime l'edificio è oggi considerato uno dei monumenti più belli del Mondo.
La Chiesa della Madeleine di Parigi (Chiesa della Santa Maddalena) è un tempio napoleonico concepito all'inizio dell'800 per celebrare la potenza dell'impero di Napoleone la bellezza della città di Parigi. Definita allora la città più bella del Mondo, Parigi era diventata il fulcro di un grande impero (il più grande nella storia della modernità) e necessitava di un "restyler", cioè di un processo di rinnovamento che, proprio come il Rinascimento partorito a Firenze aveva cambiato per sempre il volto dell'Italia, in Francia avesse così stabilito nuovi canoni di bellezza e di grandezza, più confacenti all'immagine di città imperiale che ormai aveva profondamente caratterizzato Parigi. Erano gli anni delle conquiste militari, dei fasti imperiali, dei quadri di David, dei mobili e delle suppellettili in Stile Impero (caratterizzati dalle celebri frecce poste ad X e dalla lettera N, l'iniziale del nome di Napoleone, inscritta su sedie e cassetti).
In questo periodo così fulgido di stimoli culturali e politici venne concepita la struttura di un enorme tempio che avrebbe dovuto ornare il centro della città di Parigi. Nel 1806, dopo una "gara" d'appalto avvenuta fra architetti di primo piano, Napoleone commissionò a Pierre-Alexandre Barthélémy Vignon la costruzione dell'edificio neoclassico che doveva ispirarsi alla grandezza assoluta del Pantheon di Roma. L'edificio, che fu costruito sui ruderi di un altra costruzione neoclassica già presente nel sito di costruzione, è stato rimaneggiato più volte dopo che l'impero di Napoleone ebbe termine fino a diventare una chiesa, consacrata alla Santa Maddalena, ed assumere l'aspetto attuale con cui noi lo conosciamo.
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