Tocari
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[modifica] La controversia sui Tocari
Il nome Tocari è storicamente usato per la prima volta da Strabone per designare una popolazione che nel II secolo a.C., insieme agli Assi, i Passiani (forse collegati con i Parti) e i Sacarauli, provenienti dalla Cina occidentale (gli Yuezhi delle cronache cinesi), distrussero il regno greco-ellenistico della Battriana in Afghanistan e vi fondarono l'Impero Kushan. Purtroppo di questi Tocari non è chiara né la lingua né l'appartenenza etnica. È stato proposto che siano popolazioni iraniche della Asia Centrale affini agli Sciti, ma è anche possibile che siano di origine proto-turca.
Si può far notare che Thagurus è anche il nome con cui era nota la cosiddetta Serindia, ossia il paese della Seta, cioè l'antica Cina occidentale. In epoca medioevale una parte dell'Afghanistan divenne noto come Tokharistan (nelle cronache cinesi Tu-hu-lo, e nella cultura indiana Tukaras, Tusharas).
Oltre alla precedente accezione, Tocari è anche il nome con il quale convenzionalmente si indicano nel contesto della linguistica gli antichi Indoeuropei non-iranici della Cina occidentale. È verosimile che questi indoeuropei occidentali siano stati i fondatori e primi abitatori delle citta'-oasi nel deserto di Taklamakan, in Uigur. È chiaramente possibile che i Tocari di Strabone ed i Tocari della linguistica siano connessi, ma non ne esistono prove certe.
[modifica] Lingua
Tocario è il nome convenzionale con il quale si indica una lingua letteraria indoeuropea, sorprendentemente non-indo-iranica (lingua centum, affine alle lingue indoeuropee del ramo occidentale) parlata nella regione del bacino del Tarim in Xinjiang-Uigur (Cina) fino almeno all'XIII secolo dopo Cristo.
Ne sono noti due dialetti:
-Tocario A noto anche come Turfanese (turfaniano) o Agneano, parlato nell'antico regno di Agni, nella depressione di Turfan;
-Tocario B anche Kucheano, parlato nella antica città di Kucha.
Il nome Tocario fu proposto dal linguistica W.K.Muller per raggruppare i due dialetti, basandosi su una catena di ragionementi che per quanto plausibili, difficilmente potranno mai essere provati. In effetti si sa che in Tocario A, il nome che la popolazione si dava è Arsi, il nome del paese è Arsype, mentre la lingua è designata come Arsikantu. Vista la somiglianza è quindi possibile che i cosiddetti Tocari siano in realtà da accostarsi agli Aorsi che potrebbero quindi non essere iranici, come in genere si suppone.
Esiste una vasta letteratura buddhista scritta in tocario.
[modifica] Origine
È stato suggerito che siano discendenti dalle culture siberiane neolitiche di Afanasevo e di Tagar. In tal caso sarebbero da collegarsi agli Afanasiani di cui sarebbero il ramo meridionale e civilizzato.
[modifica] Popolazione
La popolazione indoeuropea occidentale non è mai molto stata numerosa, limitata come era alle varie citta'-oasi, tra cui si possono citare: Turfan (il Che-shi cinese), Kucha, Aksu, Karashahr, Cherchen. Per quanto è noto, gli indoeuropei furono sempre divisi in citta'-stato e piccoli principati, fino alla conquista cinese sotto l'imperatore Wu-Ti, divenendo provincia dell'impero cinese Han con il nome di Paese d'Occidente (Hsi-yu). La crescente desertificazione del Taklamakan e l'instabilita' geopolitica dell'area (invasioni di Unni, Uiguri, Mongoli) deve aver progressivamente indebolito la presenza indoeuropea almeno a partire dal III secolo a.C. Le persecuzioni contro i buddhisti, i nestoriani e in genere contro tutte le religioni straniere nel 843-845 (periodo Tang) devono essere state un altro duro colpo. È possibile che i resti dei cosiddetti Tocari siano quindi stati assorbiti dagli Uiguri (o Chi-Ti, cioè i Ti rossi, nelle cronache cinesi), immigrati nella regione proprioin quel periodo e attuali abitatori del Xinjiang-Uigur, tra i quali compaiono legami genetici con le popolazioni europee.
È generalmente accettato che le mummie dalle caratteristiche nord-europee ritrovate in Cina siano da collegarsi al Tocario della linguistica (vedi Mummie del Tarim).
[modifica] Bibliografia
- Villar F., Gli indoeuropei e le origini dell'Europa, Il mulino, 1997
- Gumilev, L.N. Gli Unni. Un impero di nomadi antagonista della Cina, Einaudi 1972 (orig. Khunnu, 1960)