Semaforo (segnale)
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Il semaforo è il più antico dei segnali luminosi che possiamo incontrare lungo le strade, in occasione di passaggi pedonali o incroci.
In base ad una convenzione universalmente riconosciuta le luci del semaforo possono avere solamente 3 colori, rosso per indicare la fermata, verde per indicare il via libera e giallo per preavvertire dell'imminenza di un cambio di stato. Fatta questa premessa valida per tutti, non tutte le Nazioni utilizzano le stesse convenzioni in merito alla sequenza di apparizione dei colori; in Italia il colore giallo viene usato da solo o in combinazione con il colore verde per preannunciare l'imminente ordine di arresto, in altri Stati viene usato anche in combinazione con il rosso per indicare l'avvicinarsi del via libera.
Indice |
[modifica] La storia del semaforo
Sembra che il primo esempio di segnaletica riconducibile al semaforo odierno risalga al 10 dicembre 1868 quando a Londra fu installato un segnale, derivato da quelli ferroviari del tempo, con indicazioni tramite cartelli e illuminazione durante l'uso notturno. Il primo semaforo moderno è stato invece progettato negli USA e messo in funzione nel 1914 a Cleveland; era anche questo mutuato dai segnali ferroviari e composto di 2 sole luci, rossa e verde. Per avere i primi esempi di semaforo a 3 luci bisognerà attenderne l'installazione alcuni anni più tardi, nel 1920 a New York. In ogni caso questi primi esempi sono tutti relativi a semafori comandati manualmente, per avere i primi controlli automatici dovranno passare ulteriori 2 anni negli U.S.A., da cui verranno anche esportati in Europa. Nel 1922 si assiste alla prima installazione Europea a Parigi, seguita dalle installazioni nelle più grandi città come Amburgo, Berlino, Milano, Roma e Londra effettuate entro il 1926.
Un'altra tappa importante nella storia dei semafori è quella del 1961 quando, a Berlino venne installato il primo semaforo specificatamente designato per i passaggi pedonali. Da questo primato il commercio berlinese ha cercato di ricavare il maggior ritorno di immagine possibile; è anche oggi facile trovare nei negozi della città ogni sorta di articolo celebrativo di questo avvenimento.
[modifica] I tipi
Il tipo più classico tra i semafori è quello in cui la lanterna contenente le tre luci circolari disposte in verticale è montata su pali di metallo ai 4 angoli di un incrocio, ma, a seconda delle necessità e in alcune circostanze specifiche sono possibili altre soluzioni. Quando è tecnicamente possibile e soprattutto in caso di intersezioni stradali particolarmente importanti e trafficate è usuale l'installazione di un semaforo in posizione sopraelevata, per consentire una migliore visibilità da una maggior distanza. Sempre con lo stesso scopo di visibilità si possono incontrare impianti semaforici in cui la luce di colore rosso è di dimensioni molto maggiori rispetto altre due.
Altro caso frequente è quello di semafori affiancati tra di loro in cui le lampade riportano l'indicazione di una specifica freccia di direzione e dove vi sono obblighi (o autorizzazioni) diverse in base alle specifiche direzioni di marcia.
I semafori specifici per i pedoni si differenziano da quelli automobilistici per il fatto che possono essere anche di forma non rotonda, solitamente sono tondi a 3 colori con all'interno allogiate delle mascherine: Colore ROSSO = omino/pedone fermo; Colore giallo = Omino/pedone fermo; Colore verde = omino/pedone movimento. Altre caratteristiche di questi semafori sono l'installazione ad una altezza più bassa rispetto a quelli per i veicoli e alla presenza di serigrafie sulle luci che ne richiamano esplicitamente l'uso. Negli ultimi anni i semafori pedonali italiani sono stati dotati del colore giallo.
Diffusissimi nei paesi ad alta densità ciclabile, i semafori per biciclette riproducono esattamente i colori e le sequenze di quelli per autoveicoli, tranne che per la caratteristica mascherina a forma di bicicletta.
Per maggiore sicurezza e per una particolare attenzione alle esigenze dei disabili, le indicazioni luminose dei semafori pedonali sono sempre più spesso integrate anche da segnalazioni sonore (avvisatore acustico per non vedenti.Vedi foto).
[modifica] La funzionalità
L'utilità dell'impianto semaforico ai fini della sicurezza stradale è evidente ma per evitare l'insorgere di problemi collaterali è necessario un attento studio di vari particolari. Tra questi c'è ad esempio la temporizzazione delle varie fasi di via libera e di stop per evitare il formarsi di code controproducenti. In recenti studi si è accertato ad esempio che per taluni incroci stradali è preferibile la costruzione di una rotatoria (la dove lo spazio esiste) anziché l'installazione di un impianto semaforico. Con l'avvento delle tecnologie più recenti e dell'informatica sono iniziati i controlli automatizzati dei semafori, messi a servizio del trasporto pubblico per agevolare il transito dei mezzi di superficie; l'autobus, il tram o l'eventuale mezzo di soccorso hanno a bordo un congegno, solitamente a onde radio, in grado di connettersi con l'impianto semaforico per richiedere la priorità al via libera (verde). Nelle versioni più evolute, il funzionamento degli impianti semaforici moderni viene pilotato da sensori, spire magnetiche formate da cavi elettrici annegati nell'asfalto, in grado di gestire la temporizzazione del semaforo ed i flussi di traffico in tempo reale, grazie all'utilizzo di appositi software.
Metodi meno moderni ma pur sempre efficaci per migliorare la gestione del traffico sono quelli di installare un apposito pulsante in presenza dei passaggi pedonali per far sì che il flusso degli autoveicoli venga interrotto su effettiva necessità. È anche abitudine, durante le ore notturne, di deviare l'impianto semaforico dalla sequenza normale di rosso e verde alla luce gialla lampeggiante di avvertimento, sempre per snellire il più possibile il traffico....