Samarcanda
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Samarcanda (Samarqand o Самарқанд sia in Uzbeko che nella lingua russa, in Persiano سمرقند ) (popolazione 412.300 nel 2005) è la terza città per dimensioni in Uzbekistan e la capitale della Provincia di Samarcanda. La città è per lo più conosciuta per essere nel mezzo della Via della seta nel percorso tra la Cina e l'occidente.
È collocata a una latitudine 39° 39' 15, a una longitudine 66° 57' 35E, e a 702 metri sopra il livello del mare. Nonostante sia un'importante città dell' Uzbekistan, la maggior parte degli abitanti è di lingua tagica. Nel 2001, dopo vari fallimenti, l'UNESCO ha inserito la città vecchia di 2700 anni nella World Heritage List, sotto il titolo di Samarcanda - Crocevia di culture.
Indice |
[modifica] Storia
Samarcanda (In greco: Marakanda) è una delle delle più antiche città del mondo, in grado di prosperare per la sua posizione lungo la Via della seta, la maggiore via commerciale di terra tra Cina e Europa. Un tempo Samarcanda fu la città più ricca dell'Asia centrale e per la maggior parte della sua storia fece parte dell'Impero Persiano. Fondata circa nel 700 a.C., era già capitale della Satrapia della Sogdiana sotto gli Achemenidi di Persia quando Alessandro Magno (nella zona conosciuto come Iksander Khan) la conquistò nel 329 a.c.. Sotto l'Impero Sasanide di Persia, Samarcanda rifiorì e diventò una delle città maggiori dell'Impero.
Dal VI al XIII secolo la popolazione si ingrandì e divenne più popolosa della moderna Samarcanda. In quegli anni la città conobbe l'invasione araba (che portò il suo alfabeto e convertì all'Islam la sua popolazione, quella dei Persiani e di diverse successive dinastie turche). Fu saccheggiata nell'anno 1220 dai Mongoli. Sopravvisse solo una minima parte della popolazione ma essa dovette superare anche un sacco successivo condotto da un altro condottiero mongolo: Khan Baraq. La città impiegò decenni per ristabilirsi da quei disastri.
Nel 1370, Tamerlano decise di rendere Samarcanda una città stupenda e usarla come capitale dell'impero che avrebbe costruito e che si sarebbe esteso dall'India alla Turchia. Per 35 anni la città fu ricostruita e fu piena di cantieri con artigiani e architetti provenienti dalle parti più disparate dell'Impero timuride. Tamerlano fece così crescere la città, che divenne il centro della regione chiamata in Occidente Transoxiana ma che gli Arabi avevano definito semplicemente Mā warā' al-Nahr (Ciò che è al di là del fiume [Oxus]).
Suo nipote Ulugh Beg governò il paese e la sua capitale per 40 anni. Creò varie scuole scientifiche dedite allo studio della matematica e dell'astronomia. Ordinò anche la costruzione di un grande osservatorio.
Nel XVI secolo gli Uzbeki spostarono la capitale a Bukhara e Samarcanda iniziò un lento declino. Dopo l'assalto dei Persiani guidati da Nadir Shah, la città fu abbandonata nel XVIII secolo. L'emiro di Bukhara tentò di ripopolare la città alla fine di quel secolo.
Nel 1868, la città divenne parte dell'Impero russo, essendo stata conquistata dal colonnello A.K. Abramov, nonostante il contrattacco da parte di forze guidata da Abdul Malik Tura, figlio dell'Emiro di Bukhara, e di Bek di Shahrisabz. Abramov divenne il primo governatore militare della città di Okrug che i Russi scelsero come capitale amministrativa della zona. La città divenne successivamente capitale del Turkestan russo e venne raggiunta dalla ferrovia trans-caspica nel 1888. Divenne capitale dell'Uzbekistan sovietico dal 1925 fino al 1930.
Attualmente la città è reclamata dai nazionalisti tagiki, che oltre a essere maggioranza nel luogo, vorrebbero che essa tornasse a far parte del Tagikistan al quale dicono che appartiene storicamente. Al fine di questo scopo hanno fondato un movimento clandestino chiamato "Rinascimento".
[modifica] Monumenti
A Samarcanda si trovano alcune fra le più notevoli costruzioni dell'architettura islamica. La città è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO.
[modifica] Personalità
[modifica] Galleria fotografica
Un uomo anziano, fotografato da Prokudin-Gorskii vicino Samarcanda prima del 1915, probabilmente di etnia tagika |
Bololar (il ragazzo) con Bobo (il nonno) a Samarcanda, prima del 1915 |
||
Mercato di Samarcanda, prima del 1915 |
Mercante mostra colorate stoffe di seta, cotone e lana; prima del 1915 |
Una Madrasa di Samarcanda |
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Samarcanda