Salviatino
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Il Salviatino è una zona del quartiere 2 di Firenze (Campo di Marte) che occupa la prima collina di Fiesole.
Prende il nome dalla famiglia fiorentina Salviati, della quale si ricordano Francesco Salviati (arcivescovo di Pisa), tra i promotori della congiura dei Pazzi, Jacopo Salviati e Leonardo Salviati, l'Infarinato, esponente dell'Accademia della Crusca, che qui vi costruì un'imponente villa con vista superba sulla città, acquistata nel 1914 da Ugo Ojetti.
Il quartiere cominciò ad essere abitato agli inizi del Novecento quando la borghesia fiorentina decise di edificarvi villini monofamiliari in stile inglese per i primi turisti anglosassoni che facevano di Firenze una tappa del loro viaggio in Europa. Il quartiere, per i villini e i giardini ben curati, conserva ancora un lieve stile inglese.
Qui il filosofo Giovanni Gentile il 15 aprile 1944 fu assassinato da Bruno Fanciullacci e Antonio Ignesti innanzi al cancello di Villa Montalto al Salviatino (vedi Assassinio di Giovanni Gentile), alloggio messo a sua disposizione dal bibliofilo Tammaro De Marinis. La villa oggi è un importante centro congressi. A pochi metri si trova l'ostello per la gioventù di Villa Camerata, un'antica villa del XVI secolo circondata da un parco di alberi d'alto fusto.
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