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Il regno dell'Essex (East Seaxe) era uno dei sette regni della cosiddetta eptarchia anglosassone (siamo in Inghilterra. Fu fondato intorno al 500 d.C. Occupava i territori a nord-est di Londra, cioè le odierne contee dell'Essex, dell'Hertfordshire e del Middlesex.
Il regno era circondato a nord dal fiume Stour e dal regno dell'East Anglia, a sud dal Tamigi e dal Kent, a est dal Mare del Nord e a ovest dal regno di Mercia. La prima menzione di questo regno risale a San Beda il Venerabile, che ricorda l'arrivo del vescovo (poi divenuto santo) Mellito a Londra nel 604. Il territorio includeva infatti i resti di due vecchie capitali provinciali dell'epoca romana, Colchester e Londra. A partire dalla metà dell'VIII secolo gran parte del regno compresa Londra, cadde in mano alla Mercia. Dopo la sconfitta del re merciano Beornwulf, attorno all'825, il regno passò al Wessex di re Egbert. Nell'878 il territorio fu ceduto da Alfredo il Grande del Wessex, con il Trattato di Wedmore, al regno vichingo, Danelaw, dell'East Anglia. L'odierna contea inglese mantiene i suoi confini storici a nord e a sud, ma sopre solo i territori a est del fiume Lee.
Molti eventi e sovrani di questo regno, specie delle epoche più lontane, restano ipotetici o sconosciuti (così come per altri regni dell'eptarchia). La dinastia dell'Essex diceva di discendere dal dio Seaxneat, invece che da Woden (come dicevano invece le altre tribù sassoni).
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