Pteranodon
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Pteranodon Stato di conservazione: Fossile |
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ricostruzione di Pterodon longiceps |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||||||||
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Specie | ||||||||||||||||||||||||
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Con un'apertura alare che avrebbe potuto superare in lunghezza un elefante, dalla proboscide alla coda, il Pteranodon doveva certamente proiettare una grande ombra sulle sue prede. Questo rettile volante si buttava in picchiata per catturare i pesci, prorpio come fanno gli attuali albatros.
Nome: Pteranodon significa: alato senza denti
Misure: oltre 7 m di apertura alare
Alimentazione: pesce
Epoca e ambiente: 70 milioni di anni fa, nel Cretaceo, nel Wyoming (USA)
[modifica] Ossa leggere e testa crestata
Nonostante le dimensioni, lo pteranodonte pesava solo come un bambino di pochi anni. Il motivo di ciò erano le leggere ossa cave del suo scheletro. La forma delle ossa e la ricostruzione della muscolatura indicano che questo rettile poteva sbattere le ali per volare. Lo pteranodonte aveva una cresta lunga, sottile, sporgente all'indietro, e un becco privo di denti.
[modifica] Timone direzionale
Gli esperti ritengono che la cresta servisse allo pteranodnte come un timone stabilizzatore, per cambiare direzione durante il volo. Questo rettile, poi, aveva una specie di sacco di pelle posto all'interno del becco nella mascella inferiore. Quando catturava un pesce, lo deponeva in questa sacca per mangiarlo in seguito o per portalo ai piccoli, in modo simile a quanto fanno gli attuali pellicani.